Miami Open, Fognini batte Chardy e va agli ottavi

Tennis

Stefano Olivari

L'azzurro ha superato il francese 3-6 6-4 6-4, in più di due ore di battaglia, e adesso trova Donald Young. Vanno al quarto turno anche Nadal e Nishikori, entrambi faticando, mentre Raonic abbandona il torneo per il solito problema al ginocchio sinistro 

Fabio Fognini ha sfruttato la grande occasione che gli ha proposto il tabellone del Miami Open, battendo 3-6 6-4 6-4 Jeremy Chardy al termine di un match tiratissimo, che ha fatto suo con intelligenza e concentrazione, confermando le distanze in termini di classifica (40 contro 77) rispetto al francese, anche se con due giocatori come loro il ranking ha un peso relativo. E adesso negli ottavi di finale un Donald Young che è 51 ATP e lo ha battuto in entrambi i precedenti. Comunque per Fognini un'altra partita convincente in questo 2017 in cui l'intenzione è di tornare fra i primi 30 del mondo. Primo set deciso dal break di Chardy messo a segno nel terzo gioco, con Fognini che tiene bene il campo ma non riesce quasi mai a entrare nel mono-schema del francese, servizio-diritto. La strategia di Chardy è chiara: mai concedere l’iniziativa all’italiano, a costo di commettere qualche sbaglio più del suo solito. Strategia che funziona con la complicità di un Fognini un po’ legato, che spesso cerca in maniera plateale di sciogliersi il braccio ed in ogni caso non riesce a mettere Chardy sulla difensiva: 6-3 Francia. Sul 2-1 Chardy del secondo set Fognini chiede un medical time-out, per un imprecisato problema alla mano destra. Come spesso avviene, l’idea è quella di rompere il ritmo a chi è in vantaggio. In questo caso non avviene, perché Chardy continua sulla sua strada e solo due prodezze di Fognini riescono a strappargli il break sul 3 pari per poi andare a vincere il set 6-4. L’azzurro sale di livello, tenendo con sempre maggiore sicurezza i suoi game di servizio, ma Chardy si aggrappa alle cose che sa fare bene nonostante Fognini lo costringa sempre ad un colpo supplementare per chiudere i punti. Più si va avanti, sotto gli occhi attenti di Bobo Vieri, più il francese cala fisicamente: sul 2-2 break di Fognini, che poi tiene mentalmente fino al 6-4 contro un avversario che in carriera ha sempre battuto (cinque volte su cinque, questa è la sesta). Non il miglior Fognini, ma proprio per questo una vittoria ancora più importante. Troverà quindi negli ottavi di finale Young, che ha battuto Paire 7-6 6-4, in una parte di tabellone dove si è aperto un buco clamoroso e dove sarebbe più che possibile arrivare al quarto contro Nishikori. 

Il Miami Open perde un altro big prima ancora di entrare nella seconda settimana: Milos Raonic ha infatti lasciato il campo e il torneo senza avere giocato contro l'americano Jared Donaldson, nel terzo turno. Il problema è il solito, quello al tendine del ginocchio sinistro, ed in effetti anche nella sua entrata nel torneo, contro Troicki, il ventisettenne canadese era apparso stranamente trattenuto. Da ricordare che l'attuale numero 5 del mondo si trascina questo guaio da un po' di tempo, dal torneo di Delray Beach dove era arrivato alla finale contro Sock ma non l'aveva giocata proprio a causa di questo infortunio, riacutizzatosi nella semifinale contro Del Potro. E che per precauzione aveva saltato anche Indian Wells.  

Intanto nel torneo prosegue il cammino di Rafa Nadal, anche se Kohlschreiber gli ha fatto passare una brutta mezzora scherzandolo 6-0 nel primo set, come soltanto il tedesco e pochi altri sono potenzialmente in grado di fare. Poi lo spagnolo in quella che secondo alcuni calcoli era la sua partita numero 1.000 (ma anche nel tennis i numeri sono opinabili, fra tornei giovanili, qualificazioni e circuiti minori) ha messo il pilota automatico, senza però mai convincere, e Kohlschreiber è calato soprattutto con il diritto: 6-2 6-3 e ottavi di finale. Visto un Kei Nishikori non troppo brillante: la testa di serie numero 2 ha piegato Fernando Verdasco 7-6 6-7 6-1 e negli ottavi affronterà l'argentino Delbonis (7-6 6-1 su Struff). Agli ottavi anche il trentacinquenne Mahut, che ha avuto ragione di Pella in un match per stomaci forti. Definitivamente terminato il torneo di Paolo Lorenzi, fuori anche nel doppio: in coppia con Sousa ha preso un 6-0 6-3 da Jamie Murray e Soares. Fra le donne continua a fatica il cammino della numero 1 del mondo Angelique Kerber, che ha superato 6-4 7-5 la numero 61 Shelby Rogers. Lunedì è il grande giorno di Federer-Del Potro, guardando il resto del tabellone e le condizioni di Nadal sembra davvero una finale.