Atp Miami, Fabio Fognini vola in semifinale

Tennis

Stefano Olivari

La gioia liberatoria di Fognini dopo la vittoria ai quarti (foto getty)

L'italiano ha battuto 6-4 6-2 Nishikori, senza mai far entrare in partita il numero 4 del mondo. E adesso in semifinale la sfida con Nadal, che ha eliminato Sock 6-1 6-2. Per lui, che da lunedì tornerà fra i primi 30 del mondo, il miglior risultato in carriera in un Masters 1000 insieme a Monte Carlo 2013

Fabio Fognini batte il numero 4 del mondo Kei Nishikori, va nelle semifinali del Miami Open e ottiene il risultato più importante della sua carriera in un Masters 1000 a pari merito con la semifinale di Monte Carlo 2013. Ci riesce vincendo contro un avversario non al massimo della forma ma comunque dalla classifica nettamente superiore alla sua (4 contro 40). Il premio è Rafa Nadal, che ha eliminato facilmente Jack Sock con un doppio 6-2. In ogni caso da lunedì tornerà fra i primi 30 del mondo, superando Paolo Lorenzi come primo degli italiani. Il 2017 promette davvero tanto per un giocatore che alle soglie dei trent’anni, coetaneo dei Murray e dei Djokovic, non ha ancora espresso tutto il suo potenziale.

Fognini parte subito forte, ben dentro il campo come ha fatto in tutto il torneo, contro un avversario che nei suoi turni di servizio permette comunque di giocare. Il break in favore dell’italiano arriva già sul 2-1: Nishikori dal punto di vista atletico e di timing sulla palla appare una versione minore di se stesso, come a Indian Wells e nei turni precedenti qui a Miami, ma Fognini è bravo nel mettergli pressione, senza sudditanza psicologica nei confronti di quello che è pur sempre il numero 4 del mondo e che nei due precedenti lo aveva battuto, sia pure in partite combattute. Sul 5-3 un passaggio a vuoto dell’azzurro, più che un cambio di marcia di Nishikori, fanno tornare il set in equilibrio, ma subito arriva il nuovo break di Fognini: 6-4 spendendo relativamente poco, mentre il giapponese appare in stato confusionale e prova addirittura il serve and volley alternato a palle corte figlie della disperazione.

Nel secondo set sottovalutare la forza mentale di Nishikori sarebbe il peggiore degli errori e Fognini non lo commette, sotto gli occhi attenti di un Bobo Vieri più composto che nei giorni precedenti. L’avversario diventa molto più aggressivo in risposta, ma continua a servire male e per Fognini arriva un altro break. Sul 3 a 1 esce da una situazione difficile, poi fa un altro break e vola. Qui la tensione arriva anche al braccio dell'azzurroi, che perde il servizio per la prima volta. Ma Nishikori non ne ha più: 6-4 6-2 senza discussioni, prima semifinale in una Masters 1000 conquistata da un italiano fuori dalla terra battuta. Primo italiano ad arrivare due volte in carriera in semifinale di un Masters 1000, e per adesso ci fermiamo qui con la storia. Non è un miracolo, ma un grande risultato di un Fognini centratissimo sul suo tennis. Saper cogliere le opportunità di buoni tabelloni, ricordando di nuovo che Nishikori è il numero 4 del mondo, è un merito del 'nuovo' Fognini e anche (nella peggiore delle ipotesi è stato fortunato) del suo allenatore Franco Davin.