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Miami 2017, Kyrgios batte Zverev e trova Federer

Tennis

Stefano Olivari

L'australiano ha confermato la sua superiorità sull'altro fenomeno della Next Generation, superandolo 6-4 6-7 6-3 in una partita più equilibrata rispetto a quella di Indian Wells. E adesso in semifinale c'è Federer. Fra le donne finale Konta-Wozniacki

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Nick Kyrgios è in questo momento più forte di Alexander Zverev, ma non è detto che questo rapporto di forza sia confermato nei prossimi anni, quando entrambi domineranno il tennis mondiale dopo il ritiro o il declino dei vari Federer, Nadal, Djokovic e Murray (Aspetta e spera…). Nel presente l’australiano ha conquistato l’accesso alle semifinali del Miami Open battendo 6-4 6-7 6-3 proprio Zverev al termine di una partita di grandissima intensità, dove ogni palla break (ne sono state sfruttate solo due, entrambe da Kyrgios) ha avuto il sapore del set point, indipendentemente dal momento in cui si è materializzata. Il ricordo della sfida di Indian Wells, stradominata da Kyrgios (che dopo Miami è 4-0 negli scontri diretti) era ancora vivissimo, ma questa del Crandon Park è stata di tipo diverso: tutti e due i giocatori concentratissimi nei propri turni di battuta e buttati fuori dal campo in quelli dell’avversario, con Kyrgios a dare però sempre la sensazione di essere superiore. A questa età (22 contro 20) due anni di differenza sono tanti, inoltre nella testa di Kyrgios da qualche mese è scattato qualcosa e gli effetti in campo sono evidenti, come atteggiamento e linguaggio del corpo. Che poi continui a importargli poco del tennis è un altro discorso, magari gli servirà fra 15 anni per scrivere o più verosimilmente farsi scrivere (come del resto Agassi) il suo Open. Tornando alla partita, tutte le poche (5) palle break sono state in favore dell’australiano, che ne ha convertite due al momento giusto. Tema tattico chiaro: Kyrgios a cercare l’entrata nel campo il prima possibile, Zverev più portato al palleggio e ad aprirsi con calma gli angoli. Spettacolo in generale non memorabile, fra i due leader della cosiddetta Next Generation, mentre memorabile è stato invece il tie break del secondo set, pieno di colpi vincenti e conquistato 10-8 dal tedesco dopo avere annullato tre match point. Il terzo set è vissuto nell’attesa del break di Kyrgios, sempre nell’aria: è arrivato sul 3-2 per lui, con Zverev innervosito da un ‘falco’ chiamato dall’australiano con palese ritardo. Il punteggio non deve ingannare, così come la classifica ATP (16 contro 20) abbastanza simile: Kyrgios è già di un livello psicologico superiore rispetto a Zverev ed è pronto per giocare nel girone dei Federer. A proposito, la semifinale è proprio con Federer: uno che potrebbe essere non diciamo suo padre, ma di sicuro il suo maestro. Le donne sono invece già alla finale: nella seconda semi Johanna Konta ha battuto Venus Williams 6-6 7-5 e giocherà quindi sabato contro Caroline Wozniacki.