Il trentaseienne azzurro di Davis ha battuto 7-6 2-6 6-4 una delle speranze del tennis italiano, per la prima volta nel tabellone principale di un torneo ATP. Nei quarti troverà il ceco Vesely, in un torneo che ha perso la testa di serie numero 1 Dimitrov. Intanto a Biel buon risultato di Camila Giorgi, che ha eliminato la testa di serie numero 2 Suarez Navarro
Paolo Lorenzi ha battuto Gianluigi Quinzi negli ottavi di finale del torneo di Marrakech, il primo torneo ATP a cui Quinzi si sia mai qualificato. 7-6 2-6 6-4 il risultato della partita, che conferma la versatilità e l’intelligenza di Lorenzi, in pochi giorni passato dal cemento americano al sintetico di Charleroi e quindi alla terra battuta marocchina, ma anche il nuovo inizio del ventunenne marchigiano.
Nuovo Quinzi
A quasi quattro anni dal suo trionfo nel torneo junior di Wimbledon e a poche settimane dell’ennesimo cambio di allenatore Quinzi deve ripartire dalle sue qualità, che ha confermato anche a Marrakech, sia nelle qualificazioni sia nelle due partite di torneo giocate: il primo turno vinto contro Mathieu e questa partita contro Lorenzi, che lo aveva battuto già nel suo magico 2013 al Challenger di Cordenons. Partita combattutissima: primo set al tie break, dopo che Quinzi era riuscito a recuperare un break di svantaggio, secondo nettamente per il giovane con Lorenzi e rifiatare e il terzo con un'altra grande rimonta di Quinzi, che però si è dovuto arrendere all'esperienza del trentaseienne senese-romano. Qualità di Quinzi: rovescio lungolinea, rovescio incrociato, un buon tocco nei corpo a corpo, la capacità di rimanere con la testa attaccato alla partita. Miglioramenti di Quinzi rispetto all’anno scorso: un fisico evidentemente più robusto sull’1,90 di statura, la prima palla di servizio (specialmente quella esterna), qualche centimetro più vicino alla linea di fondo. Difetti, tutti grossi per chi deve fare il salto di qualità: il diritto, spcialmente quando non può appoggiarsi alla potenza dell’avversario, la seconda palla di servizio, la fase difensiva, ma soprattutto l’assenza di un vero colpo vincente a cui aggrapparsi nei momenti difficili. Insomma, dopo questo piccolo exploit a Marrakech non è il caso di gridare al miracolo perché stiamo parlando del numero 304 del mondo, ma di sicuro Quinzi non si è ancora arreso e qualche buon segnale si vede.
Vecchio Lorenzi
Difficile che Quinzi abbia una carriera alla Lorenzi, che ha tutt’altra storia a livello giovanile e che è entrato per la prima volta in un tabellone principale ATP a 25 anni, nel 2006 ad Adelaide. Per certi versi Lorenzi ha avuto più difficoltà di Quinzi, per altri anche meno pressioni. Di certo per i parametri del tennis di oggi ha ancora tanto da dare e anche a Marrakech non è venuto a fare il turista: dopo Garcia Lopez e Quinzi adesso nel Grand Prix Hassan II troverà il ceco Vesely, senz'altro alla sua portata anche se con lui ha perso due volte (a Wimbledon e U.S. Open) e vinto una sola nell'oscura Bundesliga. Sognando una realistica semifinale con Ramos in un torneo che ha parso la testa di serie numero 1, l'ondivago Dimitrov, battuto a sorpresa da Robredo.
Impresa Giorgi
Bel risultato di Camila Giorgi, scivolata al numero 98 del mondo a causa di vari problemi (soprattutto fisici, ma anche l'eterna lite con la FIT ha avuto la sua importanza), sul sintetico indoor del WTA di Biel: dopo avere battuto al primo turno la Lottner ha concesso il bis con la spagnola Carla Suarez Navarro, testa di serie numero 2 e numero 23 del mondo. 2-6 7-6 6-2 per una Giorgi che ha giocato alla... Giorgi, con una quantità impressionante di vincenti ed in ogni caso il pallino del gioco sempre in mano, con una condizione fisica finalmente buona. Fare previsioni con la Giorgi è sempre azzardato, ma in questo torneo di nettamente superiore a lei c'è soltanto la Strycova.