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Montecarlo 2017, la prima semifinale: Ramos-Viñolas contro Pouille

Tennis

Stefano Olivari

Albert Ramos-Viñolas impegnato contro Cilic nei quarti di Montecarlo 2017 (Getty)

Lo spagnolo ha battuto la testa di serie numero 5 Cilic 6-2 6-7 6-2, mentre il francese ha tirato su il morale agli organizzatori piegando Cuevas 6-0 3-6 7-5 in una partita girarta sugli errori dell'uruguayano. Tutto il torneo in diretta su Sky Sport 1-2 HD

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Albert Ramos Viñolas contro Lucas Pouille: questa la prima semifinale di Montecarlo 2017 definita dai quarti del venerdì, dopo la vittoria dello spagnolo contro Marin Cilic 6-2 6-7 6-2 e quella del francese contro Pablo Cuevas 6-0 3-6 7-5. Non esattamente la semifinale sognata dal pubblico internazionale, ma dopo l’eliminazione di Murray e Wawrinka, fra l’altro per mano di Ramos e Cuevas, nella parte alta del tabellone poteva succedere qualsiasi cosa. I francesi comunque possono essere contenti per la consacrazione del ventitreenne numero 17 del mondo.

CILIC RIBALTATO

Ramos-Viñolas ha ribaltato il pronostico contro Cilic, ma non si può dire che la sua vittoria sia stata una grandissima sorpresa. La testa di serie numero 5 non ha certo un tennis da terra battuta e ci ha tenuto a dimostrarlo fin da subito, sparacchiando le palle tenute in campo con umiltà dallo spagnolo. Nella seconda frazione Cilic si è messo a servire bene e ad applicare i suoi due schemi, che comunque in carriera gli hanno permesso di inserirsi fra i grandi, strappando il tie break. Nel terzo set ha fatto subito un break ed è sembrato dilagare contro un avversario battuto negli ultimi tre scontri diretti, ma Ramos non si è scomposto, esattamente come ha fatto con Murray negli ottavi: ha cercato di proporre al croato palle basse e diagonali, difficili da aggredire, così il campione dello U.S. Open 2014 è andato di nuovo fuori giri: 6-2 6-7 6-2 e per Ramos una semifinale clamorosa, la prima in un Masters 1000. Giusto premio per un ventinovenne serio professionista che ha come highlight della carriera il quarto di finale dell’anno scorso al Rolanda Garros (sconfitta con Wawrinka) ed attualmente al suo best ranking: numero 24 ATP, con entrata nei top 20 all’orizzonte. Il solito discorso: il tennis di oggi richiede mentalmente così tanto che certe carriere possono anche iniziare intorno ai trent’anni. Discorso che vale anche per quasi tutti gli azzurri e le azzurre che nelle ultime stagioni si sono distinti: non è che Ramos sia un oltraggio al tennis e Lorenzi la giustizia che finalmente viene fatta.

DRAMMA CUEVAS

Pouille ha conquistato la sua prima semifinale a Montecarlo (la seconda in un Masters 1000, dopo quella a Roma l'anno scorso) grazie al suo straordinario diritto, che fa legittimamente sognare la Francia, ma soprattutto grazie alla poca freddezza del suo avversario nei momenti decisivi della partita. Un braccino, quello di Cuevas, che si era già notato nei quarti di Indian Wells contro Carreno Busta e che si è ripresentato al Montecarlo Country Club in una partita che stava portando a casa grazie anche all'incostanza di Pouille. L'uruguayano dopo avere straperso il primo set non si è scomposto e con le sue armi migliori (un servizio continuo e un rovescio davvero solido) è riuscito a rimettere in piedi la partita, fino al 5-4 del terzo set. Lì ha servito per il match ed onestamente la partita è girata più per la sua paura che per il talento di Pouille, comunque indiscutibile. Un 6-0 3-6 7-5 per il francese, che Cuevas si sognerà a lungo. Francesi comunque esaltati e pubblico (in tribuna anche Totti e Nainggolan) quindi abbastanza caldo. Il numero 17 del mondo a questo punto è il favorito della sua semifinale, per la gioia degli organizzatori che già, con tante defezioni eccellenti, erano quest'anno partiti ad handicap.