Djokovic, dubbi sul futuro: "Non escludo nulla, devo capire cosa fare"
TennisDa dominatore assoluto del circuito con il Grande Slam sfiorato nel 2015, a copia sbiadita di sé stesso nel 2017. L’ex numero 1 del mondo sta pensando ad una pausa dal circuito?
Solo un anno fa Novak Djokovic vinceva il Roland Garros, conquistando il suo quarto slam consecutivo a cominciare da Wimbledon 2015. Era la conferma di uno strapotere assoluto del serbo, saldamente al primo posto della classifica mondiale, e sembrava il preludio a un'altra stagione da dominatore del circuito. Quello stesso giorno però deve essersi rotto qualcosa nella testa e nel fisico del serbo, che da allora, nei 12 mesi a seguire, è riuscito a vincere solamente i tornei di Toronto e Doha. Prima la sconfitta in terzo turno a Wimbledon, che ferma la sua corsa al Grande Slam, già sfiorato nell’annata precedente, poi la delusione delle Olimpiadi, dove è stato sconfitto al primo turno da Del Potro. Il campione che sembrava imbattibile ha iniziato a perdere colpi, e dopo la sconfitta ai quarti di finale contro Dominic Thiem, Djokovic sta seriamente pensando al suo futuro tennistico.
Il calo mentale
Nella scorsa stagione il serbo ha dimostrato di essere calato dal punto di vista mentale: distratto, poco concentrato nei punti chiave e a volte svogliato. Si è parlato prima di una crisi con la moglie Jelena, poi di problemi alimentari ed infine si è incrinato il rapporto con lo storico team di allenatori.
Nole si è riappacificato con la moglie, ora incinta del loro secondo bambino, ha cambiato dieta, passando a quella senza glutine, e infine ha deciso di separarsi dall’allenatore Marian Vajda, dal preparatore atletico Gritsch e dal fisioterapista Amanovic, che l’avevano accompagnato nel corso di tutta la sua carriera. Nulla di tutto ciò ha funzionato e forse anche per questo Djokovic ha deciso di parlare apertamente in conferenza stampa.
“Non escludo nulla”
Il serbo non si nasconde più, non nega che sul campo non è più come prima: “Ovviamente ci sono stati molti cambiamenti ultimamente, a proposito del mio staff e anche di altro. Sono entusiasta di lavorare con Agassi, con lui lavoro da una settimana, lasciatelo fuori. Sto pensando a molte cose – continua Djokovic – ma allo stesso tempo provo un senso di responsabilità verso il gioco stesso e gli altri. Non è una decisione facile da prendere, capirò come sto in questi giorni e deciderò, non escludo nulla”. Un velo sul futuro che 12 mesi fa non ci saremmo mai aspettati da un campione che ha appena compiuto 30 anni.