Wimbledon 2017, Djokovic prima soffre poi dilaga: Gulbis ko in tre set

Tennis
Novak Djokovic (Getty)

Il serbo scaccia i timori della vigilia e batte agevolmente il tennista lettone. Conquista l'accesso alla seconda settimana dei Championship per la decima volta in carriera, dove agli ottavi incontrerà il francese Adrian Mannarino

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Alla fine lo spauracchio lettone si è rivelato meno pericoloso del previsto. Novak Djokovic ha avuto la meglio su Ernest Gulbis in tre set con il punteggio di 6-4 6-1 7-6. Quasi una passeggiata per il numero 2 del seeding che in poco più di due ore ha spento sul nascere le velleità del lettone, scacciando i timori della vigilia. Quei timori figli della rinascita londinese di un giocatore scomparso dai radar da quasi due anni. Ammesso ai Championship con la classifica protetta, Gulbis (attualmente n.598 del mondo) al turno precedente aveva strapazzato Del Potro con una prestazione perfetta. Sembravano tornati in un attimo i fasti del 2014, quelli della top ten mondiale e degli scalpi eccellenti ai fab-four. La sfida con Djokovic sembrava il preludio perfetto per l’impresa del torneo: il giocatore rinato che batte il campione alla ricerca di sé stesso. Alla fine la trama Hollywoodiana è rimasta solo una suggestione. Il serbo ha faticato solo all’inizio del primo set, infastidito dall’irregolarità del campo e impotente di fronte al servizio atomico del lettone. Perso il servizio al terzo game, Djokovic ha riordinato le idee, inquadrato il gioco dell’avversario e dall’ottavo gioco del primo set al termine del secondo, ha tirato giù un parziale di 9 game a 1 che hanno indirizzato la partita. Troppo falloso ed eccessivamente dipendente dal servizio, Gulbis non ha trovato le contromisure adatte per fermare l’emorragia. Il terzo set è filato liscio seguendo i servizi fino al tie-break, quando Nole ha dato l’accelerazione decisiva.

È un Djokovic soddisfatto quello che si presenta al termine della part davanti ai microfoni: “Ho alzato il mio livello oggi. – ammette subito quasi con orgoglio - Nelle ultime due settimane sono rimasto concentrato solo sul tennis e questo è stato importante. Gulbis mi ha creato qualche problema, lui è un giocatore imprevedibile con un servizio enorme che sull’erba è decisivo. Ma in generale sono soddisfatto delle sensazioni avute. Nervoso all’inizio? Mi spiace di aver trattato male l’arbitro, ma in due situazioni credevo dovesse chiamare in maniera diversa e mi sono fatto sentire. Però sarà stato il caldo e ho fatto cose di cui non sei soddisfatto. Gli chiedo scusa. Mannarino al prossimo turno? È un avversario difficile sull’erba, ha colpi piatti da entrambi i lati e sa anticipare molo bene i colpi. Sta bene, ma anche io sono in buona forma in questo momento”. Un inizio ed un finale piuttosto battagliero per Djokovic. Quasi a voler scacciare via ogni dubbio sulla sua condizione fisica e mentale dichiarando a tutti: “Io ci sono, sono il numero 2 del mondo e lotterò fino alla fine”.