Wimbledon 2017, scatta l'ora della "Middle Sunday"

Tennis

Matteo Renzoni

Wimbledon (Getty)
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Dopo un'insolita settimana contraddistinta dal sole e dal caldo, i tabelloni sono allineati agli ottavi di finale. Va in scena la consueta "Middle Sunday", la domenica di riposo tipica dello slam inglese

Sole batte pioggia 6-0 6-0 6-0. Con le nuvole che al massimo hanno fatto un giro dalle parti dell’All England Club con l’idea di godersi il torneo senza disturbarne il regolare svolgimento. È andato tutto liscio e asciutto, insomma, proprio come previsto dal meteo che a Londra ha grande tradizione e di solito è preciso come un occhio di falco. Così con i tabelloni perfettamente allineati agli ottavi di finale, la domenica è proprio domenica. Nel senso che il protocollo sarà rispettato pienamente: porte del Club chiuse e residenti di Wimbledon – intesa come cittadina - pronti a godersi il loro giorno di pace in mezzo alle due settimane più movimentate dell’anno.

E dire che non è andata sempre così: quattro volte nella lunga storia del torneo la domenica di mezzo è stata violata, cioè presa a pallate dai giocatori, per smaltire i match rimandati a causa del tempo avverso. È accaduto pure l’anno scorso: tennisti in campo, pubblico sugli spalti. Con prezzi tanto popolari rispetto al solito da trasformare la “Middle Sunday” in “People Sunday”. Sedici donne e sedici uomini, stavolta, sono pronti a godersi 24 ore con le corde un po’ meno tese del solito. Con i “Doherty Gates” chiusi – cancelli di ingresso al tempio verde della racchetta – quelli rimasti in corsa si trasferiranno ad Aorangi Park per una sessione di allenamento insieme ai rispettivi coach. Occasione per pulire la tecnica e ripassare la tattica, conoscendo già il nome del prossimo avversario. Poi pomeriggio “off”, come dicono da queste parti, per fare tutto quello che non è concesso durante il torneo. Per fortuna alla lavatrice ci pensa il Club, anche per evitare che qualcosa possa rimanere umido o peggio ancora stropicciato. In fondo il bianco ha bisogno di una cura particolare: detersivo, bicarbonato, candeggina e ammorbidente. E manopola impostata sulla temperatura di 60 gradi.

Risultato assicurato, ammesso che le scivolate di questi giorni non abbiano lasciato segni verdi troppo marcati. A proposito, chi non riposa nemmeno di domenica è il team super addestrato di giardinieri. Quest’anno super lavoro considerando la condizione dei prati e gli infortuni che hanno scatenato la polemica legata alla manutenzione. In questo caso una nuvola un po’ cattivella avrebbe fatto comodo considerando il grado di “cottura” della superficie di tutti i campi. Acqua prevista per martedì, quando a sorridere sarà l’erba. Un po’ meno i tennisti costretti a fare avanti e indietro. Ma intanto è domenica, anzi “Sunday”. Per definizione il giorno del sole.