Nel primo Masters orfano dei Fab Four dalle semifinali dai tempi Parigi Bercy 2012, volano in finale due dei giocatori più talentuosi ancora non sbocciati. Grigor Dimitrov e Nick Kyrgios si affronteranno per vincere il primo 1000 della loro carriera dopo aver eliminato per 7-6, 7-6 John Isner e David Ferrer nelle due semifinali caratterizzate dai tiebreak
Nessun break, quattro set finiti al tiebreak e due partite speculari che però ci hanno regalato una delle finali più interessanti per il Mastrers Cincinnati, condizionato dalle tante assenze per infortunio dei big del circuito tennistico. Grigor Dimitrov e Nick Kyrgios si sfideranno in quella che sarà per entrambi la prima finale di un Masters 1000 e almeno uno di loro farà il primo step per passare dallo status di promessa ancora incompiuta a tennista vincente ai massimi livelli. Due giocatori simili ma allo stesso tempo diversi, caratterizzati da grande talento ma anche da un carattere particolare che ha contribuito a limitare le loro possibilità, il bulgaro e l’australiano questa volta hanno sfruttato l’occasione e uno di loro diventerà il quarto vincitore di un Masters di quest’anno dopo le due vittorie a testa di Nadal, Federer e Zverev. E i possibili 1000 punti in classifica rilancerebbero entrambi nella corsa alle Finals di quest’anno, più che mai aperta dopo che Djokovic, Wawrinka e Nishikori hanno annunciato di aver terminato di giocare per questo 2017. Dimitrov e Kyrgios hanno raggiunto la finale in due partite identiche, terminate con il punteggio di 7-6, 7-6 senza nessun break: il bulgaro ha terminato la corsa dell’idolo di casa John Isner, eliminato senza aver mai perso il servizio in tutto il torneo, mentre l’australiano- che nei quarti aveva eliminato Rafa Nadal - non ha fallito la prova del nove contro l’altro spagnolo David Ferrer.
Dimitrov più concreto
Grigor Dimitrov ha aperto il programma contro John Inser, in una sfida che si preannunciava equilibrata: entrambi i tennisti sono arrivi in semifinale con uno score perfetto, senza aver ceduto nemmeno un break. Come da pronostico il protagonista è il servizio e l’unico ad avere chance per strappare il servizio all’avversario è l’americano, testa di serie numero 14, che sul punteggio di 3-3 si porta sul 15-40, ma è bravo Dimitrov a salvare le uniche palle break del primo set, che si avvia verso il tiebreak. Nel game decisivo a fare la differenza è un minibreak sul 2-2, con il bulgaro che chiude per 7-4 e si porta sopra di un set. I numeri nel secondo parziale sono simili: 72% di punti al servizio per Dimitrov, testa di serie numero 7 del torneo in Ohio, e 73% per l’americano, che sotto 4-5 deve annullare un match point (che è stato anche l’unica occasione del break nel secondo set). Isner si salva e arriva il tiebreak anche nel secondo parziale, ma questa volta è più combattuto: Isner e Dimitrov hanno 3 occasioni a testa per portare a casa il set, a fare la differenza sull’11-10 è un errore di dritto dopo il servizio dell’americano, che perde 7-6, 7-6 e lascia il torneo senza aver mai perso la battuta in tutto il torneo.
Kyrgios più maturo
Dopo i due incontri in un giorno, tra cui la vittoria contro Nadal nei quarti, nella giornata di venerdì, Nick Kyrgios era atteso dalla prova del nove contro un avversario sulla carta meno stimolante come David Ferrer. Questa volta però l’australiano ha dato prova di maturità, non fallendo una delle più grandi occasioni della sua stagione, arrivata in un periodo negativo per il nativo di Canberra (tre ritiri negli ultimi quattro tornei e la dolorosa rottura con la fidanzata tennista Ajla Tomljanovic). Nella semifinale contro Ferrer, in forma straripante dopo un periodo difficile che lo ha visto scendere oltre la trentesima posizione del ranking, la partita è insolitamente dominata dai servizi come nel match tra Dimitrov e Isner. Nel primo set nessuna occasione in risposta e nessuna palla break per i due giocatori, con il tiebreak unica soluzione possibile per risolvere la parità: nel gioco decisivo Kyrgios è più lucido e concentrato e chiude per 7-4. Nel secondo set arrivano le prime occasioni di break nel quarto e quinto game, due per Kyrgios e tre per Ferrer, però vengono tutte annullate dal giocatore al servizio. Come Isner, Ferrer salva un match point sotto 4-5 e trascina anche il secondo set al tiebreak, ma come in quello del primo parziale, Kyrgios prende in mano il gioco e chiude 7-6, 7-6, conquistando la prima finale Masters in carriera con una prova di maturità.