Kyrgios si confessa: "I soldi non contano, vorrei una vita normale..."

Tennis
Nick Kyrgios è impegnato con l'Australia in Coppa Davis (Getty)
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Il bad-boy australiano scrive una lettera aperta in cui spiega i suoi comportamenti irrazionali: "Non sono il professionista che il tennis richiede, specie da quando è morta mia nonna. Amo stare a casa, ma se sono motivato in campo sono imbattibile. Il mio futuro? Con un moglie e un paio di figli"

In queste ore, Nick Kyrgios è impegnato con la sua Australia nella semifinale di Coppa Davis contro il Belgio. A detta sua, l'insalatiera d'argento è una delle poche cose che lo stimolano veramente nel tennis. Il bad-boy di Canberrra, classe 1995 e sempre sul punto di esplodere (in tutti i sensi), è reduce dalla clamorosa eliminazione al primo turno degli US Open per mano del connazionale John Millman, numero 235 del ranking ATP. I continui alti e bassi di Kyrgios, al netto degli infortuni, sono dovuti a un carattere poco gestibile. Nick ha preso la penna (o meglio, lo smartphone) e ha scritto una lettera aperta al sito Players Voice, che raccoglie le testimonianze degli sportivi d'Australia. Molti i passaggi in cui il giocatore, che in questo 2017 è ancora fermo al palo in quanto a coppe sollevate, parla delle sue difficoltà con lo sport che, di fatto, lo ha reso ricco e famoso. "A me piace solo essere un ragazzo normale e avere abbastanza soldi da vivere per una vita normale - ha scritto -. Non ho assolutamente bisogno di altro denaro".

"Non sono il professionista che il tennis mi chiede di essere"

La vita professionale di Kyrgios cambia radicalmente nel 2015, con la morte della nonna Julianah Foster, una seconda madre per lui. "Non sono riuscito a passare con lei il tempo che avrei voluto, a causa del tennis - ha scritto -. Mi ha tenuto lontano da lei, ed è qualcosa che ancora mi ha fatto stare male. Ad essere onesto, direi che ho smesso di dedicarmi al tennis quanto avrei dovuto, dal momento in cui è morta. Quando mi affacciai per la prima volta al professionismo pensai che fosse incredibile fare una vita del genere. Quando mio nonno è venuto a mancare di recente, mi sono ritirato da alcuni tornei, perché avevo bisogno di essere a casa. Amo essere a casa mia ed essere normale, più di ogni altra cosa". Il rapporto con la racchetta si è guastato e vive ormai di alti (il quarto di finale vinto a Cincinnati con Nadal) e bassi: "Non sono il professionista che il tennis mi chiede di essere - ha proseguito Kyrgios -. Non sto facendo i progressi che dovrei perché non lo voglio abbastanza, non lo sto prendendo abbastanza seriamente. C’è una battaglia continua tra l’agonista in me che vuole vincere e l’essere umano che vuole vivere solamente una vita normale con la famiglia, lontano dalle luci". 

"Amo vincere, anche ai videogiochi"

Kyrgios non perde però fiducia nei propri mezzi, dal punto di vista fisico e tecnico quasi sconfinati. Senza costanza però è impossibile tenere la testa di fenomeni di longevità come Federer e Nadal, ad esempio: "Amo vincere. Che sia scacchi, Call Of Duty o tennis, odio perdere e mi arrabbio, come avrete notato, quando sento che non mi sto esprimendo al massimo del mio potenziale - ha scritto Nick -. Quando sono nel giusto stato mentale, mi sento imbattibile. Quel periodo di quest’anno in cui ho battuto Novak Djokovic un paio di volte di seguito, ad Acapulco e Indian Wells? Imbattibile". C'è chi lo paragona a un altro bad-boy australiano, Bernard Tomic: "Non riesco a condividere nulla di quello che dice ormai - si legge -. Dice una cosa e ne fa un’altra e si contraddice ogni volta. Dice che il tennis non lo rende felice, che non gli piace giocare, eppure dice che l’unica cosa che lo renderebbe davvero felice sarebbe vincere uno Slam. Non ha alcun senso".  

"Vorrei almeno un paio di figli"

Nonostante i soli 22 anni, Kyrgios ha già ben chiaro il suo futuro, con o senza tennis: "Vorrei guadagnare abbastanza per aprire un centro per ragazzi senzatetto, con problemi familiari o economici, e indirizzarli allo sport. Mi piacerebbe molto farlo, avere un paio di figli e aiutare mia moglie in qualsiasi cosa vorrà fare". Anche se il futuro più recente è un altro, ovvero "rimettere in sesto la mia anca e il mio braccio, e tornare al livello di inizio 2017". Perché il bad-boy, alla fine, vuole tornare a vincere e a sorridere.