Un anno sulle montagne russe per lo spagnolo, passato da un inizio complicato ai trionfi sulla terra rossa, fino al terzo sigillo agli US Open e al ritorno in vetta al ranking ATP. Ecco la stagione di Nadal, a caccia del suo primo successo alle Finals
Lo scorso anno, di questi tempi, Rafa Nadal era a Manacor a gestire la sua Academy nuova di zecca. Il 20 ottobre 2016, con un post su Facebook, aveva annunciato la fine prematura della sua stagione, che lo avrebbe costretto a saltare le ATP Finals per la quinta volta in carriera a causa di un problema al polso. "Mi devo preparare al meglio per il 2017", scriveva. A posteriori, quella scelta è stata a dir poco azzeccata. Oggi Rafa è tornato numero 1 del mondo dopo un'assenza di oltre tre anni e ha portato a casa il decimo Roland Garros e l'US Open, per un totale di sei tornei, tra cui i Masters di Madrid e Montecarlo. L'infortunio al ginocchio che lo ha messo fuori gioco ai quarti di Bercy non deve offuscare una stagione in cui Rafa non si è certo risparmiato, come dimostrano i 77 match disputati da gennaio, di cui ben 67 vinti, con una percentuale dell'87%, di poco inferiore a quella di Sua Maestà Roger Federer. Lo spagnolo si presenta a Londra con un solo obiettivo: vincere l'unico grande titolo che ancora manca a una bacheca in cui sono presenti 16 Slam, 30 Masters, 4 Coppe Davis e due ori olimpici tra singolare e doppio.
Inizio difficile, poi l'amata terra
Il 2017 si apre come peggio non potrebbe: sconfitta in finale con Federer agli Australian Open e al Masters di Miami, fuori ai quarti di Indian Wells sempre per mano del rivale svizzero. Rafa non ingrana e deve attendere la primavera e il conseguente arrivo della stagione sull'amata terra rossa per rinascere. Complice anche il letargo di Re Roger e i continui guai dei vari Djokovic, Murray e Wawrinka, Nadal vince tutti i tornei di cartello in programma, escludendo gli Internazionali d'Italia: Montecarlo, Barcellona e Madrid, fino ad arrivare al Roland Garros, conquistato per la decima volta in carriera. A Parigi, il maiorchino domina come non mai, chiudendo senza perdere nemmeno un set per la terza volta e concedendo agli avversari appena 35 giochi, di cui sei in finale al povero Wawrinka. Il 15^ Major (il primo dopo 3 anni di diugiuno) gli consente inoltre di superare un'altra leggenda della racchetta come Pete Sampras, diventando inoltre il secondo tennista di sempre (e il primo uomo) dopo Margaret Court Smith (11 Australian Open tra il 1960 e il 1973) ad andare in doppia cifra in un singolo Slam.
L'erba, il ranking e la rinascita a NY
Nadal prolunga il suo digiuno sulla superficie meno amata, quell'erba su cui non vince ormai da Stoccarda 2015. Wimbledon non fa eccezione, con l'eliminazione agli ottavi da parte del lussemburghese Gilles Muller (già giustiziere di Rafa sul campo 1 nel lontano 2005) al termine di un match epico, chiuso 15-13 al quinto dopo quasi cinque ore di battaglia. In molti cominciano a pensare che la stagione di Nadal sia finita con il trionfo di Parigi, ma si sbagliano. Ad agosto il mancino di Manacor torna sul tetto del mondo dopo oltre tre anni di assenza, conquistando la prima piazza del ranking a 31 anni, 2 mesi e 18 giorni, diventando il terzo più anziano numero 1 della classifica ATP, dopo Andre Agassi e Roger Federer. Sull'onda emotiva va Flushing Meadows, dove lo spagnolo torna sul trono degli US Open per la terza volta in carriera dopo il 2010 e il 2013, rompendo anche il tabù che non lo vedeva vincitore sul cemento dal 4 gennaio 2014, quando conquistò il Qatar ExxonMobil Open di Doha, battendo in tre set il francese Gael Monfils.
La campagna cinese e lo stop
Rafa, senza più la scimmia sulle spalle, vince anche l'ATP 500 di Pechino, preparandosi al meglio per l'appuntamento più atteso, la finale del Masters di Shanghai, ancora contro Roger Federer. Il Re si conferma la sua bestia nera di questo 2017, vincendo per la quarta volta in stagione (la quinta consecutiva) e fermando in qualche modo una corsa che sembrava inarrestabile di 16 successi consecutivi sul cemento. A Bercy, Nadal abbandona alla vigilia dei quarti di finale per un problema al tendine del ginocchio destro, subito dopo aver conquistato matematicamente la prima piazza del ranking a fine anno. Ora l'obiettivo è andare a Londra per vincere quelle ATP Finals in cui ha raggiunto per due volte l'atto conclusivo, senza mai portare a casa la coppa. Un affronto per Rafa Nadal, il numero 1 del mondo.