Next Gen Finals, niente agibilità: tifosi bloccati e inizio ritardato di mezz'ora

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Dopo la pessima figura nella cerimonia di sorteggio dei raggruppamenti, continuano i problemi per la prima edizione delle Next Gen Finals di Milano: a causa della mancanza dell'agibilità per la struttura i tifosi sono rimasti bloccati fuori per oltre mezz'ora e il primo match è cominciato in ritardo

Ottima l'idea, pessima la realizzazione. Questo è un concetto che può essere spesso utilizzato nel tennis, magari riferendosi a un colpo vincente che si è poi rivelato un errore. In questo caso la frase è perfetta per descirvere l'avvio delle Next Gen Finals, che nonostante le ottime premesse sono già incappate in due pessimi episodi che ne stanno precludendo il successo. Infatti dopo la cerimonia di sorteggio dei gironi definita sessista, l'organizzazione del torneo è andata incontro a una seconda pessima figura: la giornata inaugurale della manifestazione è stata condizionata da alcuni problemi burocratici sull'agibilità delle strutture e a farne le spese in prima persona sono stati i tifosi: infatti i numerosi spettatori accorsi per la prima sessione pomeridiana sono rimasti bloccati a causa della mancanza dei certificati. I più fortunati - se così possono essere definiti - sono stati quelli rimasti ad aspettare al freddo sulla passerella esterna, mentre è andata peggio a quelli che erano riusciti a superare l'ingresso perché sono rimasti bloccati nel foyer davanti all'ingresso del campo senza ricevere alcuna notizia. Qualcuno degli spettatori ha accusato dei malori a causa dell'affollamento e gli organizzatori sono finiti sotto accusa. Il via libera è arrivato alle 14.20 e il match tra i russi Khachanov e Medvedev è iniziato alle 14.38, con più di mezz'ora di ritardo rispetto all'orario di inizio previsto.

A Medvedev il derby russo, Chung batte Shapovalov

Il format sperimentale delle Next Gen Finals prevede una partita al meglio dei 5 set composti da 4 game con tiebreak sul 3-3. Un punteggio che non convince appieno: troppo facile arrivare al tiebreak e troppo facile che la partita svolti in pochi secondi su un singolo punto. A testimoniarlo i primi due match di queste Finals: il primo match del girone B è stao il derby russo tra Khachanov e Medvedev con quest'ultimo che si è imposto con il punteggio di 2-4, 4-3, 4-3, 4-2, mentre nel secondo è arrivata un'altra rimonta, quella del coreano Chung contro Shapovalov, che ha vinto il primo set prima di cedere per 1-4, 4-3, 4-3, 4-1. In entrambi i match almeno due tiebreak, che evidenzia la facilità di arrivare al gioco decisivo con questo nuovo formato.