ATP Finals 2017: Federer, buona la prima. Sock ko 6-4, 7-6

Tennis

Lo svizzero vince la partita d'esordio sul cemento della O2 Arena contro lo statunitense. Pur senza convincere, missione compiuta per il numero 2 del mondo nel primo match del gruppo Boris Becker

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Roger Federer ha battuto Jack Sock nella partita d'esordio delle ATP Finals 2017. Alla O2 Arena di Londra, nel primo match del gruppo Becker, il numero 2 del mondo ha avuto la meglio dello statunitense con i parziali di 6-4, 7-6 (4) in un'ora e 31' di gioco. Vince senza convincere il Re, che con questo successo sale a quota 50 vittorie in questo magico 2017, a fronte di soli quattro ko. Federer ha fatto fruttare al meglio il break del primo game, prima di vedersi annulare ben cinque palle break nel secondo set, anche a causa di troppi errori gratuti. Decisiva una prima implacabile (69% in campo, il 90% di punti vinti e appena due punti concessi sul proprio servizio nel secondo set) e i 13 punti in più dell'avversario, che agli 11 aces ha aggiunto anche 6 doppi falli, tra cui quello decisivo sul 4 pari nel tie-break. Per Federer, giunto alla 15^ partecipazione alle Finals, si tratta della 12^ vittoria al debutto: l'ultimo ko risale a quattro anni fa, quando fu battuto da Novak Djokovic. Ora serviranno altre quattro partite perfette per tentare di sollevare l'ultima coppa della stagione per la settima volta in carriera. 

Roger, massimo risultato, minimo sforzo

Al sorteggio Federer sceglie di ricevere e fa bene: da vecchio marpione, concede a Sock la pressione della battuta e piazza subito il break, con la ciliegina finale del rovescio lungolinea in controbalzo che ha deliziato il mondo in questa stagione. Roger tiene senza particolari problemi il servizio nonostante gli entri appena una prima su due e resta avanti in scioltezza (3-1), cercando di limitare l’americano nel suo colpo preferito, il diritto. Sock scioglie il braccio e strappa anche un sorriso allo svizzero quando nel settimo game si gira di schiena su una volèe a colpo sicuro, sbagliata però da Roger. Federer però non si lascia impressionare e chiude il set con due aces consecutivi sul 6-4 in 36’ di gioco, senza dare mai una sola opportunità all’avversario (un solo servizio dello svizzero finito ai vantaggi). Lo statunitense si scrolla di dosso la scimmia e comincia a bombardare anche al servizio, con quattro aces in tre turni consecutivi, costringendo lo svizzero a risposte difficili. Si vive così sul filo dell’equilibrio fino al settimo game, solitamente terreno di caccia per il genio di Basilea, che però vede annullate due palle break da un Sock mentalmente dentro al match. Nel nono gioco l’americano va improvvisamente in tilt e con un paio di errori piuttosto banali, concede altre due palle break, pur essendo in controllo sul 40-15: un Federer troppo falloso, però, non ne approfitta e tiene in vita l’avversario (5-4). Roger spreca anche il quinto break point del secondo set, dando qualche segno di nervosismo per non essere riuscito ad accorciare il match. Il servizio però non tradisce il Maestro (due soli punti concessi a Sock nel parziale), che è costretto al 28° tie-break del suo 2017: un sanguinoso doppio fallo (il sesto del match) sul 4-4 consegna a Federer il primo successo in queste Finals in poco più di un’ora e mezza. Avanti il prossimo, la strada per la finale di domenica prossima è ancora lunga. 

"Non avevo buone sensazioni in risposta"

Roger Federer si presenta sorridente nella consueta intervista post-partita: missione compiuta, con vittoria in due set e massimo risultato con il minimo sforzo. "La cosa fondamentale era tenere la palla in gioco, avevo la sensazione che la palla volasse in risposta - ha detto lo svizzero -. Ho avuto una buona intensità, sono partito bene nel primo set. Nel secondo invece c'è stato più equilibrio e siamo andati al tie-break: tutti e due potevamo vincerlo. Credo che sia stato decisivo quel doppio fallo di Sock". Federer è tornato a Londra per la 15^volta in carriera dopo aver saltato il Masters 2016: "Dopo aver mancato Londra lo scorso anno per infortunio avevo voglia di tornare - ha detto -. Anche se devo dire che fu bello seguire la battaglia per il primo posto tra Murray e Djokovic. Sono comunque felice di essere ancora qui a Londra, di ritrovare i tifosi che spesso mi spingono a Wimbledon".