L'ex numero 1 del mondo ha un nuovo tecnico: si tratta del 39enne ceco, fresco di ritiro, che affiancherà Andre Agassi nel tentativo di riportare ai propri livelli il serbo dopo una stagione difficile. La scelta del nuovo allenatore è arrivata tramite un divertente siparietto sui social
Novak Djokovic aggiunge un nome di spicco al suo staff tecnico: Radek Stepanek. Il tennista ceco, 39 anni e ritiratosi da poche settimane dal circus, allenerà l'ex numero 1 del mondo, assente dai campi dall’ultimo Wimbledon e prossimo al rientro in esibizione ad Abu Dhabi, prima del ritorno ufficiale nel circuito a Doha. Stepanek, numero 8 al mondo, 5 tornei vinti in carriera e i quarti di finale di Wimbledon nel 2006 come best in uno Slam, ma anche vincitore della Coppa Davis nel 2013 (sconfiggendo proprio la Serbia di Nole) e di due Major in doppio, affiancherà dunque Andre Agassi in qualità di coach di Djokovic. "Non molto tempo fa io e Radek eravamo dai lati opposti della rete - ha scritto Nole su Instagram -. Ora facciamo squadra insieme per inseguire nuovi obiettivi e condividere la nostra passione per il tennis. Ci aspettano momenti davvero eccitanti!". Bando ai noiosi comunicati, l'ufficialità è arrivata attraverso una esilarante 'stories' su Instagram, con Djokovic e Stepanek divertiti protagonisti. "Se non hai niente da fare potresti farmi da coach", ha chiesto Nole. "Certo, mi sono riposato molto nelle ultime settimane...cosa mi offri?", la risposte di Radek, prima dell'abbraccio che ha sancito l'accordo social.
A dicembre dell'anno scorso Djokovic aveva interrotto il rapporto con Boris Becker, insieme al quale aveva centrato sei Slam (incluso il Roland Garros, l'unico che mancava alla collezione), prima di allontanare il suo intero staff, compreso lo storico tecnico Marian Vajda. Stepanek, che da giocatore ha battuto il suo nuovo allievo solo una volta su 14 (Rotterdam 2006), sarà coach a tempo pieno del serbo, con Agassi che sarà presente nei tornei più importanti del 2018. L'impresa non sarà semplice: Nole è scivolato al 12° posto del ranking ATP dopo una stagione a dir poco travagliata, chiusa a luglio per i noti guai fisici (ritiro a Wimbledon per i problemi al gomito destro) con un record di 32-8 e appena due titoli vinti (Doha ed Eastbourne).