Il britannico non giocherà il torneo di avvicinamento agli Australian Open: "Non sono al livello per affrontare un top player. L'intervento chirurgico è un'opzione che devo tenere in considerazione". Entro la fine della settimana deciderà se partecipare o meno al primo Slam stagionale
Andy Murray non sarà al via del torneo ATP di Brisbane, tappa di avvicinamento in vista degli Australian Open. Il britannico, sceso al numero 16 del ranking ATP e fermo dallo scorso luglio, non ha ancora smaltito i cronici problemi all'anca destra. Murray avrebbe dovuto esordire giovedì contro lo statunitense Ryan Harrison: "Non mi sento ancora in forma per competere ad alto livello - ha detto lo scozzese, vincitore a Brisbane nel 2012 e nel 2013 -. Sono molto dispiaciuto di non partecipare al Brisbane International, ero venuto qui con l'intenzione di cominciare forte la mia stagione". Murray è fermo dallo scorso luglio, quando perse in cinque set contro l'americano Sam Querrey nei quarti di finale di Wimbledon: i problemi all'anca lo costrinsero al forfait all'ultimo minuto anche agli US Open. Da allora lo abbiamo visto in campo solamente in due esibizioni: a novembre contro Federer a Glasgow e venerdì scorso ad Abu Dhabi contro Bautista Agut. Proprio il set contro lo spagnolo aveva evidenziato i problemi di mobilità del tre volte campione di uno Slam, che ora ha appena 13 giorni di tempo per rimettersi in piedi in vista degli Australian Open, torneo che non ha mai vinto, perdendo cinque finali tra il 2010 e il 2016. Murray resterà a Brisbane, dove proseguirà le terapie e gli allenamenti, provando qualche set con Milos Raonic. Secondo la 'BBC', potrebbe anche chiedere una wild-card per il torneo della prossima settimana a Sydney, anche se è più probabile trovarlo in campo in un paio di match esibizione al Kooyong Classic a Melbourne, poco prima del via degli Australian Open. Sempre che non decida di tornare in Europa per proseguire le cure all'anca.
Murray: "L'operazione chirurgica è un'opzione secondaria"
Poco dopo l'annuncio del forfait a Brisbane, Andy Murray ha pubblicato su Instagram un lungo post, in cui riassume la sua situazione: "Per prima cosa voglio scusarmi con gli organizzatori del torneo di Brisbane per il mio forfait dell'ultimo minuto e con tutti coloro che avrebbero voluto vedermi giocare (o perdere). Sono stati tutti molto comprenisivi e voglio ringraziarli. Sto attraversando un periodo davvero molto difficile con la mia anca, è da parecchio tempo che sto faticando e ho consultato molti specialisti. Mi è stato raccomandato di trattare il male con una cura conservativa fin dagli US Open e ho fatto tutto ciò che mi è stato chiesto, lavorando duramente per cercare di tornare su un campo da tennis. Dopo aver giocato alcuni set competitivi qui a Brisbane con top players, ho capito che sfortunatamente il lavoro fatto non è servito per portarmi al livello che volevo. Devo così rivedere le mie opzioni. Continuare la terapia e dare ancora più tempo alla mia anca per recuperare è ovviamente un'opzione. Un'altra è quella dell'intervento chirurgico, ma la percentuale di riuscita non è così alta come vorrei: così questa resta un'opzione secondaria e la mia speranza è quella di poterla evitare. In ogni caso, è qualcosa che devo considerare. Ho scelto questa foto di quando ero bambino perché voglio solo tornare a giocare a tennis. Mi manca in modo genuino e farò di tutto per tornare in campo. Non avevo mai realizzato questa mancanza fino a qualche mese fa: amo questo gioco. Ogni mattina mi sveglio con la speranza che possa andare meglio ed è abbastanza demoralizzante andare in campo e renderti conto che non sei ancora al livello necessario per poter competere a questo livello. Resterò in Australia ancora qualche giorno per verificare la condizione della mia anca nella speranza che vada meglio. Deciderò nel fine settimana se restare qui oppure tornare a casa e decidere il da farsi. Scusate il lungo post, ma volevo far capire a tutti il mio stato d'animo davvero ferito. Spero di rivedervi presto dal campo".