Ottima prova dell'azzurro, che nell'antipasto di Coppa Davis batte il giapponese Nishioka 6-1, 6-3, 6-4 e vola per la quarta volta consecutiva al terzo turno di Melbourne. Avanzano anche Cilic, Tsonga, Carreno Busta, Kyrgios e Dimitrov
AUSTRALIAN OPEN, RISULTATI E TABELLONE
Andreas Seppi conferma il suo feeling con il cemento di Melbourne qualificandosi per la quarta volta di fila al terzo turno degli Australian Open. Il 33enne altoatesino, numero 76 ATP e reduce dal successo nel challenger di Canberra, dopo l'esordio positivo contro il 18enne francese Corentin Moutet, ha superato in tre set il giapponese Yoshihito Nishioka: 6-1, 6-3, 6-4 il punteggio in un'ora e 51' di gioco. Un match sempre dominato in cui Andreas ha sempre tenuto a distanza il 22enne asiatico, numero 168 del ranking. Nel terzo parziale Seppi ha annullato una pericolosa palla break sul 4-4, quindi sul 5-4 ha strappato il servizio al rivale chiudendo la pratica. Una buona notizia anche in chiave Davis, visto che Nishioka sarà quasi sicuramente uno degli avversari dell'Italia nella sfida con il Giappone, in programma nel primo week end di febbraio a Morioka."E' stato un buon match - ha sottolineato Seppi, come riportato dal sito della Federtennis -. Sono partito molto bene, mentre lui nel primo set ha fatto tanti errori. L'unico aspetto negativo è la percentuale di prime al servizio sotto il 50%, ma da fondo ho mosso bene la palla. Ho sempre avuto in mano il gioco, anche nei momenti importanti dell'incontro. Positivo aver chiuso in tre set, perché a Melbourne in questi giorni fa molto caldo e dopo la settimana di Canberra e le due partite giocate qui cominciavo ad accusare un po' di stanchezza. Ora ho una giornata di riposo per recuperare". Il prossimo avversario dell'azzurro sarà il bombardiere croato Ivo Karlovic, che ha superato il giapponese Yuichi Sugita al 12-10 al quinto dopo 4 ore e 33' di gioco. Tre i precedenti, con l'altoatesino sotto 2-1 (unica vittoria a Barcellona nel 2007 su terra). Seppi è alla tredicesima partecipazione agli Australian Open: ha raggiunto tre volte gli ottavi (2013, 2015 e lo scorso anno, fermato da Wawrinka dopo aver rimontato due set e annullato un match point a Kyrgios al 2° turno).
Spettacolo Tsonga, Kyrgios senza problemi. Dimitrov, che fatica
Sul cemento della Margaret Court Arena è andato in scena uno dei match più spettacolari visti sino ad ora, con protagonisti Denis Shapovalov e Jo-Wilfred Tsonga. Ad imporsi in cinque set è stato il francese, che ha portato a casa un match in cui si trovava sotto 2-1 e 3-5 nel terzo, grazie a una straordinaria rimonta. Tsonga (testa di serie numero 15) ha battuto il Next Gen canadese con i parziali di 3-6, 6-3, 1-6, 7-6(4), 7-5 al termine di una battaglia durata tre ore e 37' di gioco. Il francese se la vedrà al terzo turno contro l'idolo di casa Nick Kyrgios (17), che ha superato 7-5, 6-4, 7-6 il serbo Troicki e che sembra molto più equilibrato rispetto al passato. Avanti anche Marin Cilic. Il croato, sesta testa di serie del seeding, ha battuto senza problemi il portoghese Joao Sousa con il punteggio di 6-1, 7-5, 6-2. Soffre cinque set il lussemburghese Muller (23) contro il tunisino Jaziri, che si arrende dopo oltre quattro ore di lotta, mentre lo spagnolo Carreno Busta (10) sfrutta il ritiro del francese Gilles Simon mentre conduceva 1-0 ed era avanti 3-0 nel secondo set. Finalmente un sorriso per i tifosi statunitensi che vedono avanzare Ryan Harrison, capace di estromettere la 31^ testa di serie, l'uruguaiano Pablo Cuevas, battuto 6-4, 7-6, 6-4. Il programma è stato chiuso dalla soffertissima vittoria di Grigor Dimitrov contro il 22enne statunitense Mackenzie McDonald, che ha trascinato il numero 3 del mondo al quinto set. 6-4, 2-6, 6-4, 0-6, 8-6 i parziali per il bulgaro, che ha giocato in modo piuttosto sconcertante, salvandosi solo con l'esperienza e la precisione al servizio. Prendere una bagel dal numero 186 del ranking non è certamente il miglior modo per approcciarsi al terzo turno, dove 'baby Federer' affronterà il russo Rublev, che ha avuto la meglio del cipriota Baghdatis.