Tennis, Australian Open 2018: Federer non tradisce, Struff battuto 6-4, 6-4, 7-6

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Il cammino dello svizzero resta immacolato dopo il 6-4, 6-4, 7-6 con cui ha sconfitto il tedesco Struff, staccando il pass per il terzo turno dove incontrerà una vecchia conoscenza come Gasquet. "Spero di poter giocare ancora la sera, mi aspetto un altro match complicato", ha detto Roger

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Roger Federer vola al terzo turno degli Australian Open. Il Re ha sofferto forse più del previsto contro Jan-Lennard Struff, numero 53 del mondo, che ha messo in difficoltà il prestigioso avversario grazie alla sua stazza (196 cm), specialmente nel terzo set, quando è anche riuscito a strappare la battuta alla seconda testa di serie del seeding. 6-4, 6-4, 7-6(4) i parziali per il fenomeno di Basilea, al successo numero 89 al Melbourne Park. Roger è comunque parso in totale controllo anche nel primo momento critico a Melbourne, lucido e capace di uscire da ogni situazione a rischio con la solita calma ed eleganza. I primi due set sono stati praticamente identici, con Federer che piazza il break nel quinto gioco del primo (chiuso 6-4 in 32') e nel settimo del secondo (chiuso 6-4 in 33'). Nel terzo, Struff si è tolto la soddisfazione di strappare il servizio al Maestro nel quarto gioco, subendo però il pronto contro break dell'elvetico nel quinto. Arrivati al tie-break non c'è stata storia, con Federer che ha fatto valere la propria esperienza, conducendo con autorità fin dai primi scambi e chiudendo 7-4 in un'ora e 55' di gioco. Roger incrocerà ora Richard Gasquet, testa di serie numero 29 del tabellone e giustiziere del nostro Lorenzo Sonego. Quello con il francese è ormai un classico del tennis mondiale, come dimostrano i 18 precedenti. Lo svizzero conduce 16-2, con Gasquet capace di battere l'ex numero 1 del mondo solo nel 2005 a Montecarlo e nel 2011 a Roma, entrambe le volte su terra battuta (10-0 sul cemento). 

"Spero di poter giocare ancora di sera..."

Struff ha dato fastidio a Federer, nonostante una giornata in cui lo svizzero ha messo a segno ben 17 aces a fronte di un solo doppio fallo, con il 58% di prime in campo e addirittura l'83% di punti conquistati con la prima di servizio. La battuta era proprio una delle chiavi del match contro il tedesco: "Sapevo che non era un match facile, mi sono allenato con lui e sapevo che tira forte - ha spiegato Federer subito dopo il match -. Serve a 220 all’ora, dovevo stare molto attento al mio servizio e sfruttare ogni palla break. Non è stato facile, visto che non era favorito. Ha giocato bene, specialmente contando che era alla sua prima partita alla Rod Laver Arena". Il fatto di aver giocato di sera ha sicuramente favorito Roger, anche se a Melbourne c'erano comunque 31°C: "Sono uno di quei 60 tennisti che chiede di giocare la sera: forse incido più degli altri, ma penso che anche Djokovic e gli australiani possano giocare la sera. Sarei contento di poter continuare questa routine, ma potrei giocare anche di giorno", ha spiegato lo svizzero. In mente resta ancora l'impresa del 2017: "Lo scorso anno mi sono divertito, una delle cose migliori è stato anche l'approccio e l'atteggiamento rilassato, non sapevo realmente cosa aspettarmi nel 2017 - ha detto al microfono di Jim Courier -. Abbiamo lavorato duramente con il mio team, dopo i turno con Nishikori e Wawrinka ho pensato che dovevo mantenere il livello di gioco. La rimonta con Rafa in finale è stato il momento dell’anno, uno dei momenti più belli su un campo da tennis". Ora al terzo turno lo aspetta un avversario storico come Richard Gasquet: "Adoro giocare contro Gasquet, ha il rovescio a una mano: dobbiamo mantenere viva questa tradizione - ha concluso il numero 2 del mondo -. E’ un colpo eccezionale per lui, si affida molto al servizio, è uno che rischia molto. Ogni partita è diversa, mi aspetto ancora un match complicato".