Tennis, Nadal attacca dopo ritiro: "Troppi ko e superfici troppo dure: abbiamo una vita oltre il tennis"

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Il maiorchino, costretto al ritiro per infortunio nel quarto di finale degli Australian Open contro Cilic, attacca duramente gli organizzatori del tour mondiale, accusandoli di disinteressarsi delle condizioni fisiche dei giocatori, costretti a giocare su superfici troppo dure: "Abbiamo una vita oltre al tennis e in questo modo il nostro futuro è a rischio"

NADAL, FORFAIT CONTRO CILIC IN SEMIFINALE

IL TABELLONE DEGLI AUSTRALIAN OPEN

Un'uscita di scena che nessuno si aspettava, probabilmente nemmeno lui. Rafa Nadal abbandona gli Australian Open ai quarti di finale, piegato non direttamente da Cilic ma da un infortunio che nemmeno lui è riuscito subito a identificare. Una noia muscolare alla coscia destra, che lo ha costretto a lasciare il campo al quinto set con il croato avanti di un break. E certamente non deve essergli andato giù questo infortunio, se è vero che nella conferenza stampa post partita lo spagnolo ha attaccato duramente il tennis mondiale accusando i responsabili del Tour mondiale di non interessarsi delle condizioni fisiche dei giocatori, costretti a giocare su campi troppo duri e a mettere repentaglio la propria incolumità fisica.

"Ho cominciato a sentirmi stanco nel terzo set", ha cominciato Nadal. "Non camminavo più normalmente. Poi nel quarto set, mi sembra su un drop shot, ho cominciato a sentire qualcosa. Mi sono accorto che in quel momento era successo qualcosa anche se non ho capito subito cosa fosse capitato. L’unica cosa che posso fare ora è accettare questa situazione, anche perché è difficile comprendere da subito l’entità dell’infortunio. Domani farò degli esami e capiremo meglio cosa mi è successo. Non è forse questo il momento giusto di dirlo, ma qualcuno di coloro che governano il tour deve pensare a quello che sta capitando, c’è troppa gente infortunata. Bisogna tener conto dello stato di salute sui giocatori, anche perché abbiamo una vita oltre al tennis: continuare a giocare su superfici così dure potrebbe mettere a rischio il nostro futuro."