Tennis, Australian Open 2018: Federer raggiunge la semifinale, sfiderà Chung. Nadal out per tre settimane

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Lo svizzero è il quarto semifinalista degli Australian Open: sfiderà la rivelazione del torneo, il sudcoreano Hyeon Chung in un vero e proprio scontro generazionale. Cilic ed Edmund sono gli altri due semifinalisti. Infortunio Nadal: out per almeno tre settimane

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CHUNG BATTE SANDGREN E VOLA IN SEMIFINALE

Roger Federer non ha deluso le aspettative. A Melbourne, lo svizzero campione in carica, ha battuto ai quarti il ceco Tomas Berdych in tre set 7-6, 6-3, 6-4 (in 2 ore e 14 minuti) e ha raggiunto la semifinale. Per la precisione, la quattordicesima nelle 15 partecipazioni al torneo australiano che giocherà contro il sudcoreano Chung, una vera rivelazione. A 36 anni, Federer diventa il più "anziano" che si è spinto così in alto a Melbourne, dopo Ken Rosewall, che nel 1977 arrivò in semifinale a 42 anni.

Berdych non ha fatto brutte figure. Anzi, il tennista ceco ha iniziato l'incontro in maniera aggressiva e nel primo set ha spaventato il numero due del mondo che, sotto 5-2, poi è entrato in partita, senza particolari problemi nei due parziali successivi: complice anche il calo fisico dell'avversario, a causa di un problema alla schiena. Ottimo avvio da parte di Berdych, che ha sorpreso lo stesso Federer, visibilmente teso e nervoso. Berdych ha dominato, tranne però nel momento chiave, quando ha servito per il set. Sul 3-5 e 15-40 Federer ha chiesto l'intervento del falco su una prima di Berdych giudicata buona. Un guasto tecnico gli ha impedito di usufruirne, con l'arbitro che gli ha tolto la chiamata, innescando la polemica dello svizzero. Un episodio che ha cambiato l'incontro, visto che da quel momento in poi, Roger ha tirato fuori la rabbia per poi vincere il match, è cresciuto, annullando due set point, riprendendosi il servizio e dominando il tie-break, con un cambio di marcia potente. Roger è stato implacabile e ha sfruttato anche il calo dell'avversario per imporsi e chiudere i conti. Il finale è 7-6, 6-3, 6-4: l'ennesima eliminazione del ceco, la quinta in Australia e la terza consecutiva per mano dello svizzero. Berdych, infatti, si è dovuto arrendere: alla schiena e alla potenza di Federer. Roger, è di nuovo in semifinale a Melbourne, e dopo l'infortunio di Nadal appare sempre più il favorito.

Federer: "Chung? Non ha niente da perdere"

"Il primo set è stato decisivo - ha commentato a fine partita Federer - Ho cercato di essere aggressivo e di trovare il ritmo durante il match, visto che Berdych era entrato prima in partita. Chung ha uno stile e dei movimenti impressionanti e mi ricorda molto Djokovic. E' aggressivo in difesa, sono contento di affrontarlo. E' chiaro che non abbia niente da perdere e penserò che sia così anche per me, vedremo cosa succederà". Durante la partita, c'è stata anche una contestazione da parte di Federer. Con Berdych al servizio sul 5-3 per conquistare il primo set, lo svizzero ha chiesto il challenge su una chiamata. L'arbitro Murphy ha saputo dalla "control room" che non era disponibile l'immagine, annunciando poi a Federer che aveva esaurito le sue richieste di controlli video per il set. Roger allora si è arrabbiato: "Ero sotto pressione" - ha dichiarato - "E il punto di svolta era molto vicino. Devo esser stato un po' fortunato, un po' arrabbiato e anche un po' frustrato nei confronti dell'arbitro". 

L'infortunio di Nadal

Almeno tre settimane di assenza dai campi per Rafael Nadal dopo l'infortunio alla gamba destra che lo ha costretto al ritiro nei quarti di finale dell'Australian Open (stop durante il quinto set del quarto di finale contro Marin Cilic). Gli accertamenti diagnostici hanno mostrato infatti una lesione di primo grado all'ileopsoas, muscolo della parte superiore della gamba: lo spagnolo riprenderà gradualmente ad allenarsi tra un paio di settimane e dovrebbe riprendere la propria attività ad Acapulco a metà febbraio.