La danese si impone 7-6, 3-6, 6-4 al termine di una battaglia durata quasi tre ore contro la romena. Primo Major della carriera per Caroline, che da lunedì sarà anche la nuova numero 1 del ranking WTA
Caroline Wozniacki ha conquistato gli Australian Open femminili. La danese, seconda testa di serie del tabellone, ha battuto la numero 1 del mondo Simona Halep con i parziali di 7-6(2), 3-6, 6-4 in due ore e 50' di gioco. Per Caroline si tratta del primo Slam conquistato in carriera, dopo le due finali perse a New York nel 2009 e nel 2014: da lunedì sarà anche la nuova numero 1 del ranking WTA. Wozniacki parte fortissimo e piazza il break già nel secondo gioco, conducendo gli scambi e volando subito via 3-0. Halep comincia a carburare dal quarto game, trovando finalmente qualche lungolinea e sciogliendo il braccio: la danese ha la tremarella nel nono gioco, quando va a servire per il set e non riesce a chiudere, regalando l’opportunità alla rivale di rientrare in partita (5-5). Si va così all’inevitabile tie-break, dove a spuntarla è Wozniacki, che chiude 7-2 grazie a a una prima capace di regalarle l’80% dei punti e una seconda sempre solida (60%). La danese ha una condizione atletica invidiabile e tenta costantemente di allungare gli scambi. Halep sopravvive al terzo gioco, una maratona durata 12’ e 18 punti, in cui annulla quattro palle break, ma deve ricorrere agli integratori sul 3-2 (con il medico chiamato a misurare la pressione arteriosa della numero 1 del mondo), anche a causa del gran caldo di Melbourne, con le temperatura sopra i 30°C nonostante si giochi in notturna e un’umidità che rende il calore percepito intorno ai 38°C. Si vive sul filo dell’equilibrio fino al 4-3, quando la romena strappa a sorpresa il servizio all’avversaria (scesa dal 71%di prime in campo al 43%), andando poi a chiudere 6-3 in 48’ nonostante una precaria condizione fisica. La ‘heat rule’ consente alle due giocatrici di prendersi una decina di minuti di pausa prima di cominciare il set decisivo, in cui Wozniacki torna a comandare gli scambi, sfruttando anche l'inevitabile calo fisico dell'avversaria. La futura signora Lee (l'ex centro degli Warriors ha fatto la proposta un paio di mesi fa) piazza il break nel secondo game, ma perde un altro gioco maratona (18 punti) che sembra rimettere in pista Halep. Altri due break consecutivi evidenziano la grande paura di vincere di entrambe, con Caroline che va in crisi fisica (medical time-out per farsi curare il tendine rotuleo del tendine sinistro) e piscologica dopo aver ceduto la battuta per la terza volta di fila all'avversaria, che mette la freccia sul 4-3. Nessuna delle due sembra voler portare a casa lo Slam, tanto che Halep butta via ancora il servizio stremata dalla fatica, consentendo a Wozniacki l'ennesimo controsorpasso e la gioia del trionfo per 6-4. Wozniacki cancella così lo zero dalla casella trofei Slam vinti, imitando Mauresmo e Clijsters che hanno recuperato vincendoli successivamente al raggiungimento della vetta nel ranking WTA, al contrario di Jankovic e Safina, che invece non ci sono mai riuscite.
I numeri di Wozniacki
Caroline Wozniacki rompe la maledizione alla terza finale Slam. Ovviamente diventa la prima danese (uomini e donne) ad aggiudicarsi un Major e lo fa alla sua undicesima partecipazione al Melbourne Park. Wozniacki è tornata a giocare una finale di uno Slam tre anni e mezzo dopo l'ultima persa nel 2014 a New York contro Serena Williams (nel 2009 cedette a Clijsters, sempre negli US Open). Per Caro è una rivincita, visto che nel 2011 aveva perso in semifinale agli Aus Open contro Li Na dopo aver fallito un match-point. La 27enne di Odense, conquista il 28° trofeo della carriera (su 52 finali), sicuramente il più importante dopo essersi sbloccata lo scorso anno quando aveva chiuso il 2017 vincendo le WTA Finals. La gioia per Wozniacki è doppia: primo trofeo Slam e riconquista del trono mondiale, con tanto di record per la distanza tra i due regni da quando esiste il ranking, ovvero il 1975. Caro infatti torna numero 1 dopo 6 anni esatti, battendo il primato che apparteneva a Serena Williams (5 anni e 29 giorni).
Wozniacki: "E' un sogno che si avvera"
Sorride Caroline Wozniacki, davvero molto emozionata nell’abbracciare il trofeo: “E’ un sogno che si avvera, la mia voce trema – ha detto la danese, che succede nell’albo d’oro a Serena Williams -. I tifosi sono stati speciali per tutte e due le settimane. Simona è stata una grande avversaria, quasi mi spiace aver vinto. E’ stata una partita fantastica, molto dura. Grazie a mio padre e al mio fidanzato, che mi ha calmata nei momenti di massimo nervosismo”. Giornata negativa per Simona Halep: terza finale di uno Slam persa dopo le due al Roland Garros 2014 (sconfitta da Sharapova) e 2017 (ko con Ostapenko) e numero 1 del mondo lasciato in mano a Wozniacki. La romena però rende merito all’avversaria: “Caroline ha giocato in maniera stupenda, sia la finale che in tutto il torneo – ha detto -. E’ stata un’avventura bellissima, iniziata male con l’infortunio alla caviglia. Sono felice di essere arrivata in finale, spero di avere un’altra possibilità in futuro perché ho ancora tanti anni davanti a me”.