Nadal rientra in Coppa Davis: "Ho pianto per i miei infortuni"

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Assente dai campi da gioco dagli ultimi Australian Open, il maiorchino tornerà in campo questo fine settimana con la Spagna nella sfida dei quarti di Davis alla Germania. "Ho voglia di giocare, spero che il mio fisico risponda bene", ha spiegato il numero 1 del mondo

NADAL VS FEDERER, DUELLO PER IL RANKING ATP

Rafa Nadal è pronto a tornare in campo. Il maiorchino, fresco numero 1 del mondo dopo l'ennesimo sorpasso a Roger Federer, riparte dalla Coppa Davis. In questo fine settimana, Rafa guiderà la Spagna nella sfida alla Germania dei quarti di finale in programma alla Plaza de Toros di Valencia. Un'opportunità di tornare sull'amata terra rossa, in vista di due mesi che saranno decisivi in vista della sua stagione, con tanti punti da difendere e l'assalto all'undicesimo trionfo al Roland Garros. Archiviata definitivamente la lesione di primo grado all’ileopsoas, muscolo della parte superiore della gamba, che lo aveva costretto al ritiro al quinto set contro Cilic nei quarti a Melbourne (unico torneo disputato in questa stagione dallo spagnolo), Nadal è pronto a dimostrare di essere ancora l’indiscusso “signore della terra”. Rafa non gioca in singolare con la maglia della nazionale dal match contro la Danimarca nel Gruppo 1 del 2015: in doppio è invece sceso in campo nei play-off per il World Group nel 2016. Lo spagnolo è stato costretto al ritiro negli ultimi tre tornei disputati (Parigi-Bercy ed Atp Finals la scorsa stagione per via del ginocchio sinistro, Australian Open quest’anno), che diventano quattro se si considera anche quello di Acapulco, dove è stato costretto a dare forfait a poche ore dall’esordio per il riacutizzarsi dell’infortunio rimediato a Melbourne. 

"Ho pianto per i miei infortuni a Melbourne e Acapulco"

Nadal è già a Valencia per preparare la sfida con la Germania di Sascha Zverev, recente finalista al Miami Open. "Mi piace la Plaza de Toros di Valencia - ha spiegato il maiorchino a 'Onda Cero' -. Abbiamo già giocato a Madrid, Alicante e Córdoba, sempre con risultati positivi. Non so ancora se giocherò venerdì, dipende da come andranno questi allenamenti. Sono felice, spero che il mio corpo risponda bene perché arrivo da cinque mesi complicati, cominciati a Shanghai. Quando ho recuperato dal guaio al ginocchio, è arrivata in Australia la lesione del psoas. Ho molta voglia di giocare e sono qui per dare il mio contributo". Rafa ammette di aver sofferto molto per i continui infortuni: "Cambierei il fatto di aver giocato qualche Slam in meno pur di evitarmi qualche infortunio - ha proseguito Rafa -. Credo di aver perso più tornei di molti miei colleghi. Ho pianto ad Acapulco e in Australia, sono stati momenti complicati. Gli infortuni fanno parte della vita di uno sportivo, ma la realtà è che i tornei passano e nessuno te li restituisce". Il futuro di Rafa a 32 anni è ancora roseo: "Il mio sogno è quello di essere felice, essere in salute e poter stare con le persone a cui voglio bene. Dopo viene il tennis e poter giocare al massimo delle mie possibilità". 

Due mesi di fuoco per Rafa

Dopo l'impegno in Davis con la Spagna, Nadal sarà chiamato a un'impresa quasi impossibile: difedere da qui fino a Parigi i 4680 punti accumulati lo scorso anno, quando vinse nell'ordine Montecarlo, Barcellona, Madrid e il Roland Garros, perdendo sull'amata terra rossa appena una partita (ai quarti degli Internazionali d'Italia). L'obiettivo di Rafa potrebbe essere proprio quello di arrivare in testa al secondo Slam stagionale: per farlo dovrà rivincere i Masters del Principato e di Madrid, l'ATP 500 in Catalogna e vincere almeno una partita al Foro Italico. In questo modo manterrebbe un esiguo vantaggio di 10 punti su Federer, alla vigilia di Parigi, dove poi sarebbe comunque costretto a vincere per difendere i 2000 punti del 2017. In pratica Nadal ha la possibilità di incrementare di 820 punti il suo bottino solo in caso di clamoroso en-plein, oppure potrebbe permettersi di perdere in finale sia a Montecarlo che a Madrid, a patto di tornare al successo a Roma (l'ultimo nel 2003). Federer starà comodamente seduto sul divano di casa sua a Basilea e assisterà a questi due mesi di fuoco del rivale, che potrebbe consegnargli nuovamente lo scettro del ranking già nel giro di poche settimane.