Tennis, il ritiro di Francesca Schiavone: "Adesso sono in pace con me stessa, vorrei fare l'allenatrice"

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Francesca Schiavone ha detto addio al tennis

A 38 anni Francesca Schiavone ha detto basta con il tennis giocato, confessando a Sky Sport di volersi dedicare all'allenamento: "I miei sogni sono cambiati e mi sono fermata, ora voglio trasmettere la passione per questo sport. Serena Williams l'avversaria più difficile, la vittoria nel Roland Garros il momento più bello di sempre"

SCHIAVONE, UNA CARRIERA DA RECORD

LE FOTO DI UNA STORIA VINCENTE

Il suo rovescio a una mano ha fatto sognare tutti i suoi tifosi (e disperare gli avversari). Potente, secco e preciso: "Chi ha questo tipo di colpo può spingere in maniera diversa, se ami questo sport ti rendi conto che è difficile...". Francesca Schiavone ricorda ogni cosa, pensa a tutti gli avversari rimasti spiazzati dal suo rovescio. Sorride su Sky Sport durante l'intervista, subito dopo il ritiro a 38 anni annunciato a New York: "Ho dovuto trovare il modo, per dire basta bisogna essere in pace con se stessi. Oggi lo sono, il mio cuore dice che sto bene così, la mia mente è a caccia di nuove sfide". Magari come allenatrice? "Mi piacerebbe molto trasmettere ai giovani quanto sia speciale questo sport, vorrei vincere un grande Slam come coach". Lei, nel 2010, vinse il Roland Garros battendo Samantha Stosur in due set. Sicuramente uno dei momenti più belli della sua carriera: "Ricordo la festa dopo la vittoria, insieme ai miei genitori e ai miei amici. Mi presi due giorni per stare solo con loro, sono cose che non si vedono in tv. Ma fondamentali".

"Sono a caccia di nuove sfide"

Per la Schiavone è già il momento di cominciare una nuova vita: "La mia mente è già a caccia di nuove sfide. Vivo in America, mi stanno offrendo diverse opportunità e le sto già iniziando a vivere. Chissà, spero mi capiti qualche atleta italiano da allenare". A 38 anni è giusto dire basta: "È stata una decisione maturata mesi fa, attraverso l'andare a scoprire dentro di me cosa mi faceva stare davvero bene. Se il mio prossimo sogno sarebbe stato vincere un grande Slam, allora non sarei qui. I miei sogni erano diversi, quindi mi sono fermata. Piano piano ho trovato le risposte. Non so che effetto mi farà, sono passaggi della vita che indubbiamente arrivano. Bisogna trovare nuove priorità, nuovi sogni, un nuovo lavoro. L'importante è rimanere protagonisti della propria vita, che poi è la cosa che conta". 

"Serena Williams l'avversario più difficile"

Domanda classica: qual è stato l'avversario più difficile in carriera? "Serena Williams". La Schiavone non ha dubbi: "Lei ha queste due qualità: ti prende a cazzotti e ti attacca, ma al tempo stesso quando deve difendere è molto lucida. Quindi devi lottare contro due qualità determinanti: per questo è la numero uno al mondo". Ultimamente ci sono stati diversi momenti negativi: "Non sono stata bene, mi sono rotta la caviglia, ho avuto qualche problema. Non è facile comunicare a tutti che stai così, per questo motivo ho tirato le somme e mi sono chiesta che cosa andassi a fare". Un pensiero sul tennis moderno: "Mi auguro che il campo si apra un po' di più, soprattutto tra le atlete femminili. Secondo me il tennis non è soltanto fare a cazzotti ma anche schivarli, ci sono diversi modi di vedere questo sport. Oggi bisogna essere più aggressivi". Un rimpianto? "Non aver vinto una medaglia olimpica con l'Italia". Magari potrebbe accadare da allenatrice: "Forse...". Ultimo sorriso, ora l'inizio di una nuova vita.