Incredibile a Bercy, dove il neo numero 1 del mondo paga lo sforzo in semifinale con Federer e cede 7-5, 6-4 al sorprendente russo Khachanov, che porta a casa il suo primo Masters della carriera
Clamoroso a Parigi Bercy, dove Karen Khachanov conquista il suo primo Masters 1000 della carriera battendo in finale un irriconoscibile Novak Djokovic, ko con i parziali di 7-5, 6-4 dopo un'ora e 37' di gioco. Nole ha pagato a caro prezzo la maratona in semifinale con Federer, interrompendo la sua striscia vincente a 22 match (non perdeva da agosto, agli ottavi del Masters di Toronto) e fallendo così l'assalto al 73° titolo, al 33° Masters (il quinto a Bercy dopo 2009, 2013, 2014 e 2015) e al quinto trionfo del 2018 dopo Wimbledon, Cincinnati (dove ha completato il Golden Masters), Us Open e Shanghai. Strepitosa la settimana del russo, che si prende lo scalpo del quarto Top 10 consecutivo, questa volta il più prestigioso, visto che il serbo tornerà numero 1 del ranking da lunedì. Dopo Isner (salvando due match point), Zverev (solo 3 games concessi) e Thiem, Khachanov è andato a prendersi la vittoria più bella della carriera, la quarta in assoluto, la terza dell'anno dopo Marsiglia e Mosca, sempre sul veloce indoor. Il 22enne di Mosca salirà all'11° posto della classifica ATP (miglior risultato di sempre), impedendo anche a Fabio Fognini di occupare la numero 12 e migliorare il proprio best ranking.
Djokovic-Khachanov, la cronaca
Nole ha sfatato il tabù delle palle break nel quarto game e al quinto tentativo (dopo le 12 fallite in semifinale con Federer), sfogando la rabbia repressa per quanto accaduto con lo svizzero. Il russo, appena alla quarta finale della carriera, non si scompone e piazza l'immediato controbreak nel quinto gioco, rimettendo le cose in parità. Il serbo sembra accusare la fatica dopo la maratona con il King, trovando dall'altra parte della rete un avversario dalla mano pesante ma precisa, quasi infallibile al servizio (69% di prime in campo). Khachanov non trema, anzi, con una certa sfacciataggine piazza un altro break nell'undicesimo gioco con un paio di magie e chiude 7-5 il primo set tra lo stupore generale. Nole non riesce proprio ad ingranare, il russo ne approfitta e senza pietà strappa la battuta al suo rivale anche il apertura del secondo set, mettendo la testa avanti già nel terzo game. Djokovic si conferma in debito di ossigeno, Khachanov non ha pietà del fenomeno di Belgrado e va a vincere 6-4 anche il secondo parziale, mettendosi in tasca la vittoria più importante della sua giovane carriera. Per Nole, appuntamento alle Finals, tra una settimana, per confermare di essere comunque il numero 1 del mondo.