Finisce al primo turno di qualificazione l'avventura del figlio di Bjorn Borg a Wimbledon junior: il 16enne ha ceduto al francese Pourroy. "E' stato un giorno speciale. Mio padre? Mi segue senza intromettersi", ha spiegato Leo
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A 38 anni dall'ultima finale persa da suo padre sui prati londinesi, un altro Borg, il giovane Leo, ha debuttato con sconfitta nelle qualificazioni per Wimbledon. Il 4 luglio 1981 John McEnroe negava al campione svedese il sesto successo di fila ai Championships. Oggi, a Roehampton - un circolo del tennis poco distante dall'All England Club, dove si svolgono le qualificazioni per il torneo juniores - il giovanissimo Borg (classe 2003) ha perso in due set per 6-1 6-4 contro il francese Loris Pourroy. Una sconfitta netta, che però non ha rovinato la prima volta del 16enne svedese sui più nobili prati del tennis mondiale. "E' stato un giorno speciale - le parole di Borg al termine dell'incontro -. Debuttare nel torneo juniores di Wimbledon rappresenta un momento unico. Non è andata bene, ma spero di fare meglio la prossima volta". Già campione di Svezia Under 14 e Under 16, Borg jr è entrato nel tabellone delle qualificazioni grazie ad una wild card concessagli dagli organizzatori. "Sono molto grato di aver avuto questa possibilità, anche se non avevo mai giocato sull'erba. La mia superficie preferita è la terra rossa. Mio padre? Mi segue, ma senza intromettersi. Ed io cerco di non lasciarmi condizionare dal nome che porto". Un nome pesante, da cui cercare di non farsi condizionare la carriera: sarà difficile, ma non impossibile.