Il Roland Garros rinviato di una settimana: via il 30 maggio

Tennis

Slitta di una settimana l'inizio del Roland Garros, con il tabellone principale che partirà il 30 maggio e le qualificazioni al via il 24. L'obiettivo, comunicato dagli organizzatori è quello di dare la possibilità al "maggior numero di tifosi possibile" di partecipare all'evento con il possibile allentamento delle restrizioni dovute alla pandemia da coronavirus

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Il Roland Garros slitta di una settimana e prenderà il via il prossimo 30 maggio, anzichè il 23 come inizialmente previsto. A comunicarlo sono stati gli organizzatori con una nota sul sito del secondo Major della stagione. “In accordo con le autorità di pubblica sicurezza e di governo del tennis internazionale, la Federazione di tennis francese ha preso la decisione responsabile di rinviare l’inizio dell’edizione 2021 del Roland-Garros di una settimana - si legge -. Le qualificazioni avranno luogo dal 24 al 28 maggio, con il tabellone princopale al via il 30 maggio e la finale in programma il 13 giugno". 

 

Roland Garros: "Obiettivo massimizzare la presenza di spettatori"

Il rinvio è stato concordato con le autorità dopo le parole del Presidente francese Macron, che ha ipotizzato una ripresa graduale degli eventi sportivi e culturali a partire dal mese di maggio. Gli organizzatori hanno un obiettivo: "Per questa edizione vogliamo massimizzare le possibilità che il torneo si possa giocare davanti al maggior numero di spettatori, il tutto garantendo la sicurezza sanitaria di ciascuno. Proprio a questo riguardo, il rinvio di una settimana può essere prezioso". 

Wimbledon al via due settimane dopo la finale del 13 giugno

Con lo slittamento del Roland Garros, saranno appena due le settimane di distanza tra la fine dello Slam francese e Wimbledon, al via il 28 giugno. I giocatori avranno pochissimo tempo per prepararsi alla stagione sull'erba. Il rinvio del Roland Garros ha comunque avuto il pieno sostegno da parte del Consiglio del Grande Slam: "Dopo un consulto, abbiamo dato sostegno totale a questa decisione", ha detto il Direttore Generale, Ugo Valensi.