Djokovic news di oggi in diretta dall'Australia: terminata l'udienza decisiva

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Novak Djokovic ha impugnato la decisione di revoca del visto decisa dal Governo australiano. Il caso in mano alla Corte Federale: terminata da poco l'udienza decisiva. "La corte potrebbe riunirsi nel pomeriggio o in serata". I suoi legali: "In tanti vogliono resti in Australia". La difesa del ministro: "Ha scelto lui di non vaccinarsi". Riuscirà il campione in carica a partecipare agli Australian Open, al via il 17 gennaio?

LA SENTENZA SUL CASO DJOKOVIC: LE NEWS DI DOMENICA LIVE

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Avvocato Barns: "Atteggiamento orwelliano del governo federale"

"Uno degli aspetti più pericolosi della questione Djokovic è che il governo federale posso considerare qualcuno un rischio per l'ordine pubblico semplicemente sulla base delle sue opinioni. Questo è orwelliano ed è profondamente preoccupante in una società impegnata nella libertà di parola e di pensiero". Sono le parole riportate dal Sydney Morning Herald di Greg Barns, portavoce dell'Australian Lawyers Alliance e avvocato esperto in casi di migrazione

- di fabrizio.moretto.1992

La difesa di Djokovic: "Nessuna pubblica opinione no-vax"

Nei documenti presentati al tribunale, gli avvocati del serbo hanno affermato che non è possibile inserire nel materiale la dichiarazione secondo cui il loro cliente ha note opinioni no-vax. Sebbene Djokovic si sia rifiutato di farsi vaccinare, riporta il Sydney Morning Herald, la sua più forte dichiarazione pubblica contro la vaccinazione risale a quasi due anni fa, ad aprile 2020, prima che fossero disponibili i primi vaccini per il Covid

- di fabrizio.moretto.1992

Novak Djokovic in detenzione al Park Hotel

Novak Djokovic è stato avvistato mentre veniva portato al The Park Hotel, il centro di detenzione di Carlton (Melbourne) dove era detenuto dopo la prima cancellazione del suo visto. Il serbo è apparso calmo e composto, indossava una giacca verde, pantaloni e un maglione con una mascherina bianca, mentre veniva trasportato da una berlina bianca. Un piccolo gruppo di manifestanti pro-rifugiati era accampato fuori dall'hotel Gates con striscioni che chiedevano il rilascio dei richiedenti asilo detenuti presso la struttura
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- di Redazione SkySport24

L'udienza decisiva alle 23.30 italiane

Novak Djokovic ha impugnato la decisione di revoca del visto decisa dal Governo australiano: oggi è stato sentito dai funzionari dell'immigrazione ed è tornato in stato di fermo al Park Hotel. Il caso in mano alla Corte Federale, l'udienza decisiva in programma stasera alle 23.30 italiane. I legali del serbo: "In tanti vogliono resti in Australia". Riuscirà il campione in carica a partecipare agli Australian Open, al via il 17 gennaio?

- di Redazione SkySport24

La difesa di Djokovic: "Tanti vogliono che resti in Australia"

Nelle 268 pagine di documenti presentati dallo studio legale Hall & Wilcox, gli avvocati di Djokovic contestano le convinzioni del ministro. "In Australia e all'estero, tanto vogliono che Djokovic resti in Australia e giochi l'Australian Open 2022" si legge, con riferimento anche a un sondaggio online delle principali testate nazionali, The Age and Sydney Morning Herald. Il 60% di chi ha risposto al sondaggio, pubblicato questa settimana, era favorevole alla sua presenza a Melbourne. Inoltre, si legge, oltre 83 mila persone hanno firmato una petizione online di supporto a Djokovic. I legali del serbo elencano anche una serie di conseguenze "contrarie al pubblico interesse" del secondo tentativo di revoca del visto al numero uno del mondo.

  • Primo, l'azione potrebbe influenzare negativamente la reputazione globale dell'Australia e mettere in discussione i principi e le politiche per la sicurezza al confine e dunque la legge nazionale più in generale.
  • Secondo, pregiudicherebbe gli interessi economici australiani e metterebbe a rischio la possibilità che l'Australia continui a ospitare questo prestigioso evento sportivo internazionale".
  • Terzo, darebbe l'impressione di un processo decisionale politicamente motivato".
- di Redazione SkySport24

Tutti i documenti del caso Djokovic vs Australia

La Corte Federale australiana ha pubblicato sul proprio sito internet tutti i documenti del caso Djokovic vs Australia. CONSULTA I DOCUMENTI
- di Redazione SkySport24

Cosa succede se l'udienza di domenica non sarà decisiva?

L'ex vice segretario del dipartimento per l'immigrazione Abul Rizvi ha spiegato cosa potrebbe accadere se la Corte federale non riuscisse a prendere una decisione sull'appello di cancellazione del visto di Novak Djokovic all'udienza di domenica. "Un tribunale non può rilasciare un visto - ha detto alla ABC -. Solo il ministro, o il delegato del ministro può rilasciare il visto. Quello che un tribunale può fare è annullare la cancellazione del visto che ripristinerebbe il visto precedente del signor Djokovic. In alternativa, cosa potrebbe fare il ministro se, ad esempio, si trovasse di fronte a una situazione in cui il tribunale non fosse in grado di prendere una decisione entro domenica sera o lunedì mattina e avessimo la prospettiva che il tennista numero uno al mondo fosse in carcere a Melbourne durante gli Australian Open? Un'opzione aperta al ministro è quella di concedere al signor Djokovic un visto transitorio mentre la corte valuta la sua decisione. Penso che sia improbabile, non credo che il governo lo farebbe".
- di Redazione SkySport24

Udienza con tre giudici: piccola vittoria per legali Djokovic

Una piccola vittoria per la squadra legale di Novak Djokovic, che ha confermato che l'udienza si terrà davanti a un tribunale con tre giudic:  James Allsop, Justice Anthony Besanko e Justice David O’Callaghan. Questo limita la capacità del governo australiano di appellarsi se dovesse essere ribaltata la decisione di revoca del visto, accelerando di fatto l'iter e consentendo a Djokovic (in caso di vittoria) di essere in campo lunedì per il 1° turno degli Australian Open. In questo caso per chi perde non c’è possibilità di appello se non alla High Court, ovvero il livello più alto del sistema giudiziario.
- di Redazione SkySport24

Novak Djokovic in detenzione al Park Hotel

Novak Djokovic è stato avvistato mentre veniva portato al The Park Hotel, il centro di detenzione di Carlton (Melbourne) dove era detenuto dopo la prima cancellazione del suo visto. Il serbo è apparso calmo e composto, indossava una giacca verde, pantaloni e un maglione con una mascherina bianca, mentre veniva trasportato da una berlina bianca. Un piccolo gruppo di manifestanti pro-rifugiati era accampato fuori dall'hotel Gates con striscioni che chiedevano il rilascio dei richiedenti asilo detenuti presso la struttura
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Cosa rischia Djokovic

Se il visto fosse cancellato definitivamente, Djokovic salterebbe gli Australian Open, torneo di cui è campione in carica, venendo espulso dal Paese. Inoltre potrebbe rischiare di essere bandito dall’Australia per tre anni, ma la misura potrebbe essere revocata in circostanze eccezionali, visto anche il pedegree dell'atleta e la sua importanza per gli Australian Open (vinti 9 volte)
- di Redazione SkySport24

Djokovic, cosa succede ora  

  • In stato di fermo presso il Park Hotel di Melbourne per la notte
  • Domenica ore 9.30 australiane (23.30 in Italia): udienza decisiva
  • Lunedì: se vince ricorso, previsto il debutto agli Australian Open
- di Redazione SkySport24

Governo cancella visto a Djokovic: ecco i motivi principali

Come si legge nell'affidavit presentato dagli avvocati di Djokovic, e pubblicato online, Hawke ritiene che consentire al serbo di giocare l'Australian Open possa comportare almeno uno di questi rischi:
  • "Incrementare il favore alle posizioni contrarie ai vaccini, facendo sì che più persone rifiutino di vaccinarsi o di ricevere la dose booster"
  • "Rinforzare le posizioni di una minoranza di australiani che rimane non vaccinata e a rischio di contrarre il COVID-19”
  • "Aumentare il numero di persone che decidono di non ricevere la dose booster e/o di non vaccinati che manifestino sintomi gravi e/o contagino altri, e/o aumentare la pressione sul sistema sanitario nazionale".
- di Redazione SkySport24

Muguruza: "Bastava seguire le regole e vaccinarsi"

"Tutto questo avrebbe potuto essere evitato, come abbiamo fatto tutti, vaccinandoci, facendo tutte le cose che dovevamo fare per venire qui in Australia. Tutti conoscevano molto chiaramente le regole. Devi solo seguirle e basta. Non credo sia così difficile". Così la tennista spagnola Garbine Muguruza, due volte vincitrice di uno Slam
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Tsitsipas: "Ora basta, è ora di tornare a parlare di tennis"

"Non mentirò: è stato su tutti i notiziari nelle ultime due settimane. Ecco perché sono qui per parlare di tennis. Non se n’è parlato abbastanza nelle ultime due settimane ed è un peccato". Così Stefanos Tsitsipas, quarta testa di serie degli Australian Open
- di Redazione SkySport24

Osaka: "Triste per situazione Djokovic"

"Penso che sia una situazione sfortunata. Ad esempio, è un giocatore così eccezionale ed è un po' triste che alcune persone possano ricordarlo in questo modo. Ma penso anche che non dipenda dai tennisti, dipende dal governo come l'Australia deciderà di gestirlo. So com'è essere nella sua situazione, quando chiesto di quella persona, solo per vedere i commenti degli altri giocatori, non è la cosa migliore". Parole di Naomi Osaka, campionessa in carica degli Australian Open
- di Redazione SkySport24

Manifestanti fuori dalla Rod Laver Arena: "Free Novak"

Circa 200 manifestanti anti-vaccino si sono radunati fuori dalla Rod Laver Arena questo pomeriggio, cantando "free Novak", "free Novak Djokovic", "lascialo giocare" e slogan contro i mandati dei vaccini e i passaporti sanitari. Il gruppo di protesta è apparso settimanalmente per le strade di Melbourne durante la pandemia.  Questa mattina gli organizzatori hanno deciso di includere una marcia verso Rod Laver nel loro itinerario.
Anti-vaccine protestors chant ‘free Novak’ outside Rod Laver Arena.
- di Redazione SkySport24

Nadal: "Australian Open più importante di qualunque giocatore"

"L'Australian Open è molto più importante di qualunque giocatore". Sono le parole di Rafa Nadal commentando la situazione di Novak Djokovic, ancora in stato di fermo in attesa che venga discusso il suo appello contro l'espulsione dall'Australia. "L'Australian Open sarà un grande Australian Open con o senza di lui. E'  chiaro che Novak Djokovic è uno dei migliori giocatori della storia, senza dubbio. Ma non c'è nessun giocatore nella storia che sia più importante di un evento, perché i giocatori rimangono e poi se ne vanno, e altri giocatori stanno arrivando. Nessuno: Roger, Novak o me stesso, Bjorn Borg, che era fantastico ai suoi tempi. Il tennis continua. L'Australian Open è molto più importante di qualsiasi giocatore. Se giocherà il torneo va bene. Se non giocherà l'Australian Open, sarà un grande Australian Open con o senza di lui. Questo è il mio punto di vista".
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- di Redazione SkySport24

Ministro Hawke: "L'opposizione al vaccino di Djokovic puà influenzare gli altri"

Il ministro dell'Immigrazione Alex Hawke ha affermato che gli australiani potrebbero ignorare i requisiti di isolamento se Novak Djokovic rimanesse in Australia. Nei documenti di presentazione resi pubblici, il ministro ha fatto riferimento alle prove emerse la scorsa settimana secondo cui Djokovic ha partecipato a un'intervista e a un servizio fotografico con il quotidiano francese L'Équipe il 18 dicembre sapendo di essere positivo al COVID. "Il signor Djokovic ha pubblicamente riconosciuto che è stato 'un errore di giudizio' partecipare a questa intervista e che avrebbe dovuto riprogrammare questo impegno dato che aveva ricevuto un risultato positivo del test in anticipo il 18 dicembre" ha affermato Hawke. Il ministro sostiene poi che a causa dello "status di alto profilo e della posizione di modello di Djokovic nella comunità sportiva e allargata", il pubblico australiano potrebbe "promuovere un simile disprezzo per i requisiti precauzionali dopo aver ricevuto un test COVID-19 positivo in Australia. In particolare, il suo comportamento può incoraggiare o influenzare altri a emulare la sua condotta precedente e non rispettare le misure di salute pubblica appropriate a seguito di un risultato positivo del test COVID-19, che di per sé potrebbe portare alla trasmissione della malattia e un grave rischio per la salute e un serio rischio per la loro salute e per gli altri ", ha affermato Hawke. In risposta alle osservazioni, gli avvocati che agiscono per conto del giocatore hanno contestato che il loro cliente rappresenti un rischio per la salute e la sicurezza pubblica: "Non ha nemmeno tentato di violare le leggi dell'Australia - afferma una lettera dello studio legale Hall & Wilcox - È una persona di buona reputazione e un diplomatico della Serbia. Oltre ad essere il miglior tennista del mondo, sono noti per i suoi sforzi filantropici, comprese le sue generose donazioni per i soccorsi per il coronavirus e per gli incendi boschivi australiani". CONSULTA IL DOCUMENTO
- di Redazione SkySport24

Novak Djokovic in attesa di capire se potrà restare in Australia e giocare gli Open, primo Slam del 2022, in programma dal 17 gennaio a Melbourne

- di Redazione SkySport24
Dopo aver vinto l'appello contro il decreto di espulsione per non aver rispettato le norme Covid, al n°1 del mondo è stato revocato nuovamente il visto di ingresso dal Ministro dell'Immigrazione
- di Redazione SkySport24