Djokovic news di oggi in diretta dall'Australia: terminata l'udienza decisiva

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©Getty

Novak Djokovic ha impugnato la decisione di revoca del visto decisa dal Governo australiano. Il caso in mano alla Corte Federale: terminata da poco l'udienza decisiva. "La corte potrebbe riunirsi nel pomeriggio o in serata". I suoi legali: "In tanti vogliono resti in Australia". La difesa del ministro: "Ha scelto lui di non vaccinarsi". Riuscirà il campione in carica a partecipare agli Australian Open, al via il 17 gennaio?

LA SENTENZA SUL CASO DJOKOVIC: LE NEWS DI DOMENICA LIVE

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Djokovic, il legale: "Nole rischio trascurabile di trasmissione"

Il legale di Djokovic sta facendo notare che Hawke ha dichiarato di non avere letto le informazioni mediche fornite da Djokovic (Hawke aveva detto di non essere un medico): tra queste informazioni c'era scritto che il tennista serbo rappresenta un rischio trascurabile di trasmissione del Covid.

- di fabrizio.moretto.1992

L'udienza si concluderà in tempi brevi

Un giudice ha precedentemente spiegato la necessità di chiudere l'udienza in tempi brevi, per permettere a Djokovic di sapere in tempo se potrà o meno partecipare al torneo di domani. Viste le ampie memorie depositate, il tribunale si aspetta che l'udienza si concluda entro l'ora di pranzo (ora locale, in Italia circa le 3 di mattina)

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Wood: "Djokovic via dal Paese? Infiammerebbe sentimento anti-vax"

Nick Wood, l'avvocato di Djokovic, sta mettendo in dubbio l'affermazione del ministro dell'immigrazione Hawke secondo cui la sua presenza in Australia potrebbe infiammare il sentimento anti-vax nel Paese. Secondo la difesa, infatti, la sua espulsione potrebbe ottenere lo stesso effetto.
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La difesa di Djokovic

Le osservazioni dei legali del tennista, invece, sono: l'impossibilità di considerare le conseguenze della cancellazione del visto. Il fatto che non sia soddisfacente come risposta che la presenza di Djokovic “è o potrebbe essere” un rischio e, infine, l'irragionevolezza delle conclusioni di Hawke sulla posizione di Djokovic sulla vaccinazione. IL DOCUMENTO COMPLETO
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Le motivazioni di Hawke

Ricordiamo che tra gli argomenti del ministro Hawke sono presenti: il fatto che ci siano pochi dubbi che Djokovic si opponga personalmente alla vaccinazione. Ci sono "ampie prove", inoltre, che la presenza del serbo possa favorire il sentimento anti-vaccinazione. Il numero uno al mondo non ha dimostrato che il ministro non ha considerato l'impatto della cancellazione sul sentimento anti-vax.
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Il presidente della Corte Suprema spiega la presenza dell'intera corte

Il presidente della Corte Suprema, James Allsop, sta spiegando perché è stata presa la decisione di tenere questa udienza davanti all'intera corte, non a un solo giudice. Come affermato da Abc, Allsop cita l'affermazione del Ministro, secondo cui questo caso "riguarda il preservare la vita e della salute di molti membri della comunità". Dice anche che è necessario muoversi rapidamente, a causa degli Australian Open in sospeso. Quest'udienza comporta che la decisione non può essere impugnata in seguito in tribunale
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È cominciata l'udienza

La tanto attesa udienza che deciderà il destino di Djokovic agli Australian Open è cominciata. L'udienza si svolge online, con i tre giudici in sedi separate.
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Udovicic: "Djokovic trattato ingiustamente"

In Serbia, il ministro dello Sport Vanja Udovicic ha detto che Djokovic è stato trattato ingiustamente e in modo disumano dalle autorità australiane. Udovicic ha aggiunto che la Serbia sta valutando le prossime mosse diplomatiche, quando si sarà concluso il processo che riguarda il numero uno al mondo. “Mi spiace che un campione come Novak abbia dovuto affrontare tutto questo”, ha detto il ministro all’agenzia di stampa Tanjug
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Djokovic ha raggiunto il suo avvocato

Come affermato dal Sydney Morning Herald, Novak Djokovic è arrivato negli studi del suo avvocato alle 8.57 (ore locali)
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Djokovic, la decisione arriverà in tempo?

Non sarà solo l'esito favorevole o meno a dare importanza all'udienza che sta per cominciare. Come ricorda Ben Rothenberg sarà fondamentale, infatti, sapere anche se la decisione arriverà primo o meno dell'inizio degli Australian Open: se sì e Djokovic rimarrà senza visto, sarà Rublev a spostarsi nel tabellone e affrontare Kecmanovic. Se no, e Djokovic sarà out, Kecmanovic affronterà un lucky loser
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Djokovic, cosa potrebbe succedere dopo

L'avvocata Carina Ford si occupa di immigrazione e ai microfoni della trasmissione Sunnrise ha detto che Djokovic, nel caso in cui il suo ricorso venisse rigettato, potrebbe come ultima ratio appellarsi alla High Court. In quel caso, nell'attesa della decisione della corte suprema, il tennista potrebbe giocare gli Australian Open, a meno che il ministro Hawke non si opponga al suo rilascio.
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L'udienza sarà davanti a tre giudici

Prima dell'inizio dell'udienza, si può dire che una piccola vittoria gli avvocati del tennista l’hanno ottenuta, poiché, come da loro richiesta, la corte federale ha deciso che la giuria fosse formata non più da un giudice monocratico ma da un collegio di tre membri: i giudici Allsop, Besanko, O’Callaghan.
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Djokovic lascia il Park Hotel

Alle ore 8,42 Novak Djokovic ha lasciato il Park Hotel, dove si trovava in custodia cautelare. Tra meno di un'ora ci sarà l'udienza definitiva che deciderà se il tennista potrà rimanere in Australia a giocare gli Open o se dovrà lasciare il Paese con il visto cancellato per tre anni (foto dal video Twitter di @NathanJCurrie)

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Nadal su Djokovic: "Nessuno è più importante degli Aus Open"

Manca meno di un'ora all'inizio dell'udienza decisiva. Della questione Djokovic, intanto, è tornato a parlarne anche Nadal. LE PAROLE DI RAFA

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Djokovic, non manca il sostegno

Nel tardo pomeriggio (l'alba in Italia), un gruppo di tifosi e attivisti no-vax, si era radunato fuori dalla recinzione di sicurezza che circondava Melbourne Park per esprimere sostegno a Djokovic

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L'ipotesi dell'Australian Open senza Djokovic

Il caso Djokovic tiene in stallo virtuale anche l'Australian Open. Come cambierebbe senza la presenza del serbo? IL TABELLONE SENZA NOLE

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Ambasciata serba: "Che sia trattato come tutti gli altri"

“Sebbene sia il miglior tennista del mondo, la Serbia non si aspetta alcun trattamento preferenziale per Novak Djokovic, ma un approccio adeguato e professionale delle autorità straniere - ha detto l'ambasciata serba in Australia -. D'altra parte non ci aspettiamo che, a causa del suo status, sarà sottoposto a un trattamento particolarmente duro per servire da esempio agli altri solo per la sua popolarità"

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Djokovic scrive a Kyrgios: "Grazie per avermi difeso"

Nick Kyrgios ha rivelato che Djokovic ha reagito a una Instagram Story in cui il tennista australiano ha preso le difese del serbo. “Grazie per avermi difeso”, ha scritto il numero uno al mondo rispondendo alla story. Lo ha rivelato lo stesso Kyrgios nel suo podcast, “No Boundaries Podcast”. “Mi sento piuttosto imbarazzato come atleta australiano che ha visto cosa ha fatto questo ragazzo per noi e per lo sport”, aveva detto il ventiseienne di Canberra nel video.

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De Minaur: "Se Djokovic voleva venire nel Paese doveva vaccinarsi"

Alex de Minaur, giocatore australiano vaccinato che è stato costretto a saltare le Olimpiadi di Tokyo perché positivo al Covid, ha affermato: “Gli australiani hanno avuto una vita molto dura, hanno lavorato molto per proteggere se stessi e i propri confini. Se Djokovic voleva venire nel Paese doveva vaccinarsi due volte. Stava a lui, alle sue scelte, al suo giudizio"

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Djokovic espulso dall'Australia? Un sondaggio vota "a favore"

Mancano poco più di due ore all'udienza che deciderà se Novak Djokovic dovrà lasciare l'Australia o se potrà competere agli Australian Open. Il quotidiano The Ager ha pubblicato i dati di un sondaggio svolto dalla società Resolve Strategic (a cui hanno preso parte 1607 persone tra l'11 e il 15 gennaio) da cui emerge che più di due terzi degli australiani crede che il numero uno al mondo debba essere espulso dal Paese. Come riporta The Age, solo sul 14% dei votanti vuole vedere Djokovic in campo a Melbourne. Il 71% delle persone invece è d'accordo con la decisione del ministro dell'immigrazione che ha deciso di cancellargli il visto

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