Roland Garros, i risultati di oggi: Cilic e Ruud in semifinale, Rublev e Rune ko

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Michela Curcio

Cilic e Ruud volano in semifinale al Roland Garros per la prima volta in carriera: battuti rispettivamente il russo Rublev e il danese Rune. Nel tabellone femminile decisa la seconda semifinale, che vedrà la n°1 del mondo Swiatek affrontare la russa Kasatkina. Giovedì torna in campo anche Martina Trevisan contro Coco Gauff. Il torneo è il diretta su Eurosport, canali 210 e 211 Sky

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Cilic-Ruud: la semifinale maschile che non ti aspetti. In una parte bassa di tabellone sbilanciata in partenza e che ha perso in anticipo Tsitsipas, Medvedev e Sinner, a emergere sono stati il croato, che ha completato il set di semifinali in ogni Slam, e il norvegese, atteso principe sulla terra rossa e finalmente al penultimo atto di un Major. E forse non è neanche una sorpresa.

 

Cilic si è imposto su Andrey Rublev in cinque set al termine di una partita a tratti nervosa, a tratti scintillante, a tratti nervosamente scintillante. Entrambi sapevano di avere di fronte un’occasione che forse non si ripeterà più, ma forse per il croato questo risultato era fondamentale un po’ di più. 33 anni possono essere un’egida a livello fisico, ma sono anche un serbatoio di esperienza al quale attingere dopo un quarto set perso al giro di boa di un ottavo game a base di tensione. Il match point sprecato già nel decimo game nel quinto parziale poteva trasformarsi in beffa se dall’altro lato di campo ci fosse stato un Rublev più cinico. La chance sfumata, invece, si è trasformata in benzina per un super-tiebreak interpretato da Cilic con soli dritti e rovesci vincenti. Difficile giocare meglio di così, ma difficile anche smettere di sognare una finale che non è così irraggiungibile. Altrettanto difficile sarà per Rublev superare un’altra delusione in uno Slam. Lo zero su cinque in termini di quarti di finale vinti in un Major rischia di inibire una carriera da undici titoli ATP, di cui cinque di categoria 500, e da due finali in Masters 1000, a Montecarlo e a Cincinnati, nel 2021, sconfitto rispettivamente da Stefanos Tsitsipas e Alexander Zverev. Guai a pensare, però, che Rublev abbia già dato tutto a neanche 25 anni. Il confine tra la confort zone e il salto di qualità a volte viene deciso da dettagli, contingenze, momenti fortuiti e imprevedibili. Il tempo è ancora benigno con Andrey

 

Così come il tempo è sicuramente benigno con Holger Rune, sconfitto, ma non nello spirito, da un Casper Ruud che, al netto di un comprensibile tremore nel secondo set, ha dimostrato che cinque anni in più sono il limite che si frappone tra un teenager e una semifinale in uno Slam. Che Alcaraz e Rune alla fine non saranno i protagonisti di una finale in un Major tutta tra classe 2003 non vuol dire che i ragazzi sono sopravvalutati o che la loro avventura al Roland Garros sia stata un fallimento. Semplicemente questo non era ancora il tempo di Carlos e di Holger, ma è ancora il momento di cui li ha sconfitti, ossia Zverev e Ruud, rispettivamente classe 1997 e 1998, ridimensionati troppo in fretta senza poter neanche avere il beneficio di crescere con i propri tempi. 

 

Roland Garros femminile, Swiatek-Kasatkina in semifinale

Per quanto riguarda il Roland Garros al femminile, infine, la semifinale nella parte alta di tabellone sarà tra l’inarrestabile Iga Swiatek, alla trentatreesima vittoria di fila nel circuito WTA, e una Daria Kasatkina mai arrivata così in fondo in uno Slam. Per dovere di cronaca, è giusto dire che nessuna di loro ha brillato nel rispettivo match di quarti di finale. La polacca ha sconfitto una Jessica Pegula rimasta a ruota soltanto fino al 3-2 nel primo set, tanto che è inutile chiedersi se la palla fosse davvero rimbalzata due volte nel punto che ha dato alla Swiatek il break che poi ha spaccato la partita. L’impressione è che il doppio tocco ci sia stato, ma che un po’ tutti siano stati in buona fede a non notarlo perché la pallina non ha cambiato spin nel passare dall’altro lato di campo.  Nel derby russo contro la Kudermetova, invece, la Kasatkina ha avuto il merito di avere giusto un filo meno paura della sua connazionale, la quale, ripresa per i capelli la partita dopo che Daria aveva ormai assestato la velocità della propria seconda di servizio sotto i 100km/h, ha rovinato tutto con una serie di disastri di dritto e di rovescio difficili da commentare. Nè le due sono sembrate granché legate in campo, tra nastri per i quali non si sono mai scusate e una stretta di mano a fine match francamente fredda.  Kasatkina e Kudermetova insieme hanno commesso 75 errori non forzati in 165 punti giocati: una statistica che è pane per i denti di una Swiatek in missione. E se la polacca avesse bisogno di ulteriori rassicurazioni, sarà sufficiente che si ricordi che nei tre precedenti stagionali, agli Australian Open, nel WTA 500 di Dubai e nel WTA 1000 di Doha, ha perso undici game in totale. Che Iga fosse destinata ad arrivare in fondo al Roland Garros, forse, è stata l’unica incrollabile certezza fin dal primo giorno di torneo.

I risultati dei quarti al Roland Garros

  • Cilic-Rublev 5-7, 6-3, 6-4, 3-6, 7-6
  • Ruud-Rune 6-1, 4-6, 7-6, 6-3

 

  • Kasatkina-Kudermetova 6-4, 7-6
  • Swiatek-Pegula 6-3, 6-2

Il programma delle semifinali femminili di domani

  • ore 15: Swiatek-Kasatkina
  • a seguire: Trevisan-Gauff