Accusa aggressione all'ex, Kyrgios chiede l'archiviazione per problemi di salute mentale

il caso
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Novità nel caso giudiziario che coinvolge Nick Kyrgios, accusato di aggressione per presunta violenza domestica nei confronti dell'ex fidanzata. I legali del tennista australiano, come rendono noto i colleghi di Skysports Uk, chiederanno il non luogo a procedere invocando problemi di salute mentale. L'accusa ha una potenziale pena massima di due anni di carcere. Il giudice ha aggiornato il caso al 3 febbraio

La difesa di Nick Kyrgios invocherà in tribunale il vizio di mente per chiedere che non gli sia imputata l'accusa di aggressione all'ex fidanzata Chiara Passari. Lo ha anticipato l'avvocato difensore del 27enne campione di tennis australiano, come rendono noto i colleghi di skysports UK, nella prima udienza del processo, a Canberra. Kyrgios, assente in aula perché impegnato in un torneo a Tokyo, rischia fino a due anni di carcere per la violenza domestica denunciata lo scorso dicembre dall'ex compagna. I fatti risalirebbero al gennaio 2021 ma il caso è stato reso pubblico solo a luglio mentre il tennista era impegnato a Wimbledon. Il legale dell'attuale numero 20 del ranking Atp, Michael Kukulies-Smith, ha spiegato che dopo aver riesaminato la storia clinica di Kyrgios dal 2015, compresa la sua salute mentale, ne chiederà l'archiviazione per vizio di mente. In particolare ha citato le dichiarazioni dello scorso febbraio dello stesso tennista, che ha raccontato di aver attraversato un lungo periodo di solitudine, depressione, in cui ha fatto uso di alcol e droghe e ha allontanato familiari e amici. Il magistrato Glenn Theakston ha aggiornato il processo al 3 febbbraio quando Kyrgios ha fatto sapere che intende comparire in aula.