Kyrgios evita la condanna per aggressione alla ex: "Mi scuso e mi pento di quanto fatto"

il caso
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Nick Kyrgios, pur ammettendo di aver aggredito l'ex fidanzata, ha evitato la condanna. La giudice Beth Campbell ha respinto l'accusa archiviando il procedimento, sostenendo che Kyrgios ha agito male, ma il reato non era stato pianificato o premeditato e che si è trattato di un "singolo atto di stupidità" . L'australiano su Instagram: "Mi pento e mi scuso per il dolore provocato"

Il tennista australiano Nick Kyrgios si è dichiarato colpevole di aver aggredito l'ex fidanzata, ma ha evitato una condanna per quello che il magistrato ha definito un "singolo atto di stupidità", archiviando l'accusa. Kyrgios (arrivato in stampelle dopo l'operazione al ginocchio) ha ammesso davanti al tribunale di Canberra di aver spinto a terra l'allora fidanzata Chiara Passari dopo un'accesa discussione. La donna aveva sporto denuncia 10 mesi dopo i fatti, dopo che la relazione si era conclusa. Passari ha affermato davanti alla Corte di essere stata gravemente traumatizzata dall'accaduto, di aver subito una grave perdita di peso, di essere rimasta a letto giorno e notte, incapace di dormire o di formare nuove relazioni sentimentali. Gli avvocati di Kyrgios avevano fatto appello per far archiviare l'accusa,  sostenendo che si trattava di un singolo episodio, sicuramente fuori luogo, ma isolato. La giudice Beth Campbell ha respinto l'accusa di aggressione, sostenendo che Kyrgios ha agito male, ma il reato non era stato pianificato o premeditato e che si è trattato di un "singolo atto di stupidità" da parte di un giovane che cercava di districarsi da una situazione di tensione.

Kyrgios sui social: "Mi pento e mi scuso per il dolore che ho generato"

Dopo la sentenza, Kyrgios ha diffuso una nota su Instagram: "Ho reagito a una situazione difficile in un modo di cui mi pento profondamente. So che ho fatto qualcosa di sbagliato e mi scuso per il dolore che ho generato. La salute mentale è una cosa dura. La vita può apparire travolgente. Ma l’ho capito facendomi aiutare, lavorare su me stesso mi ha permesso di sentirmi meglio e di essere una persona migliore. Ora mi concentro sul recupero dell'infortunio, per provare a tornare nel miglior modo possibile”.