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Roland Garros: Muchova e Swiatek sono loro le finaliste a Parigi

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Michela Curcio

La ceca si è aggiudicata la semifinale del Roland Garros contro la bielorussa Aryna Sabalenka: 7-6, 6-7, 7-5 in tre ore e un quarto di gioco. Nell'altro match, il successo della polacca che ha superato 6-2, 7-6 la brasiliana Beatriz Haddad Maia

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Saranno Iga Swiatek e Karolina Muchova a giocare la finale femminile al Roland Garros 2023. La polacca ha sconfitto Beatriz Haddad Maia in due set molto tesi con il punteggio di 6-2, 7-6 in due ore e dieci minuti di gioco, mentre la ceca è uscita vittoriosa da una battaglia di tre ore e un quarto contro la numero 2 al mondo Aryna Sabalenka, imponendosi per 7-6, 6-7, 7-5 e salvando anche un match point sotto 2-5 nel terzo set. 

Muchova-Sabalenka, livello subito alto

Nella prima semifinale, il livello è molto alto fin dai primi game: Sabalenka cerca di imporre il proprio pressing da fondocampo per sbalzare Muchova fuori dal campo, mentre la ceca prova a rallentare il ritmo per poi aspettare il momento giusto per scendere a rete e chiudere il punto. La numero 2 al mondo è la prima ad avere una palla break sul 2-1, ma è anche la prima a subire un break sul 4-4, complice la pressione esercitata da Muchova in risposta. Chiamata a chiudere il parziale con il servizio, però, la ceca non è cinica e, dopo aver sprecato un set point, viene riagganciata sul 5-5. Il tiebreak è la conclusione naturale di un set molto competitivo. Ad aggiudicarselo è la numero 43 al mondo, grazie a uno splendido rovescio lungolinea. Sabalenka accusa il colpo e parte a handicap nel secondo parziale, subendo immediatamente un break e finendo sotto 0-2. Al momento di piazzare l’allungo decisivo, però, Muchova si irrigidisce e rimette la bielorussa in partita, permettendole l’aggancio sul 2-2.

L’inerzia ora è a favore di Sabalenka che sul 4-3 strappa il servizio alla ceca. Muchova però non ci sta e anche lei mette a segno un immediato controbreak, riportandosi immediatamente sul 4-4. Anche il secondo parziale viene deciso al tiebreak: la numero 2 al mondo gestisce meglio il palcoscenico e, dopo più di due ore, sarà il terzo set a decidere chi sarà la prima finalista al Roland Garros 2023. Sabalenka sembra essere favorita sia psicologicamente che mentalmente. Muchova si salva una prima volta nel secondo game da 0-40, ma poi capitola nel sesto game, complice un dritto che finisce fuori di metri. La bielorussa sale fino al 5-2 e ha un match point in risposta, ma la ceca si aggrappa al proprio dritto e costringe la numero 2 al mondo ad andare a servire per la prima finale in carriera a Parigi. Sabalenka però trema e nonostante Muchova sia praticamente immobile per un problema alla gamba destra, subisce il controbreak a 15.

Con il serbatoio di energie al limite, la ceca può soltanto accorciare il più possibile gli scambi, ricorrere al serve and volley e al dropshot e sperare negli errori commessi dalla bielorussa: la tattica però paga e l’aggancio sul 5-5 è completato. La numero 2 al mondo, invece, è in confusione totale e, nel game successivo, dal 40-15 commette due doppi falli di fila, propedeutici al break che inevitabilmente subisce. Una incredula Muchova ha così la possibilità di chiudere una memorabile semifinale con il proprio servizio e, senza tremare, ci riesce al primo match point. Per la ceca, questa sarà la prima finale in uno Slam, un anno dopo aver lasciato Parigi in stampelle per una distorsione alla caviglia. 

L'altra semifinale: Swiatek-Haddad Maia

Nel momento in cui Swiatek e Haddad Maia scendono in campo per la seconda semifinale, a Parigi è già ora di aperitivo. La polacca, che parte con i favori di pronostico, inizialmente sembra un po’ distratta e subisce un break a zero, complice la profondità trovata dalla brasiliana con il proprio dritto mancino. Haddad Maia, però, dimostra subito la propria disabitudine in partite di questa importanza in uno Slam e restituisce subito il favore. Dal 2-2 Swiatek alza sensibilmente il livello e, grazie alla propria straordinaria capacità di trasformare la difesa in attacco, vince quattro game di fila, aggiudicandosi il primo parziale per 6-2 in 40 minuti di gioco.

Nel secondo set la numero 1 al mondo inizia a litigare con il servizio, mentre Haddad Maia ha il merito di rimanere in partita soprattutto mentalmente: la brasiliana interrompe l’emorragia di game persi e poi, un po’ a sorpresa, strappa il servizio a Swiatek, conferma il break e sale 3-1.

La polacca non ci sta e si riporta sul 3-3, ma continua a offrire palle break, soprattutto le tre che, sul 4-4, avrebbero mandato Haddad Maia a servire per il parziale. La polacca si salva e rimanda sulla brasiliana la tensione di dover rimanere in partita, ma la numero 14 al mondo gestisce perfettamente il momento sia sul 5-4 che sul 6-5, portandosi al tiebreak. Tiebreak che rispecchia fedelmente una partita nervosa: Haddad Maia ha un set point in risposta sul 6-5, ma affossa in rete un brutto dritto in palleggio, mentre Swiatek sfrutta il secondo match point. In finale ci va la polacca che, oltre a inseguire il quarto Slam in carriera e il terzo titolo al Roland Garros negli ultimi quattro anni, si garantisce di rimanere in vetta al ranking WTA indipendentemente dal risultato di sabato.