Coppa Davis all'Italia, le pagelle di Angelo Mangiante
i votiQuando scrivi la storia dello sport italiano i voti non possono che essere i più alti. Ma questa è anche l'occasione per celebrare e ringraziare un gruppo di grandi campioni e bravi ragazzi, guidati dal miglior capitano possibile (anche se non mi ha mai dato la formazione...)
10 Sinner
In 5 incontri ha perso solo un set. Ha battuto il tennista più forte di tutti i tempi, annullando tre match point. Ha concesso tre games al n.12 del mondo. Ha giocato il doppio costringendo gli avversari a mettersi l'elmetto per difendersi. Tecnicamente nessuno tira forte forte come lui. Devastante.
9 Arnaldi
Il punto con l'Australia vale oro. C'era una componente emotiva forte e ha vinto tra le lacrime di gioia e dolore. Mentalmente ha dimostrato di essere un guerriero vero. Tatticamente deve dare più ordine al suo gioco. Meno istinto e più margini di sicurezza da mettere in campo nei momenti decisivi. Ci riuscirà perchè ha testa e cuore.
9 Sonego
Perfetto per coprire le spalle a Jannik. La combinazione ideale. In campo e fuori. È sempre gentile ed educato fuori dal campo, Lorenzo. In campo è un fighter come pochi. Non ha paura di nulla. Colpi pesanti, gambe reattive. Versatile e maturo. Davisman nell'anima e doppista decisivo.
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8 Musetti
Un braccio da 10. Solo vederlo giocare vale sempre il prezzo del biglietto..Kezmanovic ha giocato la partita della vita, ma Bratislava è stata vita per l'Italia spingendoci fino qui. Il gusto estetico da artista e un arrivederci al 2019 da papà e da protagonista come merita.
9 Volandri
Ha la carica del vincente. Ha personalità. È reattivo nelle scelte. Non ha mai paura di sbagliare. Va d'accordo con Sinner e con l'ultimo di una squadra che non ha ultimi. Per lui sono tutti importanti. Gestore di risorse attento a tutti i dettagli. Psicologo e stratega. Si siede ora con il sorriso accanto a Nicola. Non gli do 10 solo perchè non mi ha mai dato la formazione in questi giorni, dopo tanti studi insieme alle Atp Finals. Anche per questo l'ho apprezzato ancora di più.