Da Sinner alla Davis: le grandi imprese del tennis italiano
Jannik Sinner è il primo giocatore italiano a vincere gli US Open grazie alla vittoria contro Taylor Fritz. L'ennesima perla che si va ad aggiungere alla collezione del nostro tennis moderno: da Berrrettini a Seppi, passando per Volandri, Sonego, Cecchinato e Musetti, fino all'impresa in Davis, ecco le partite degli ultimi anni da raccontare ai nipotini
- Il match perfetto contro il migliore di sempre. Filippo Volandri stende Roger Federer nel terzo turno degli Internazionali d'Italia 2007 e vola ai quarti di finale del torneo del Foro Italico. Il livornese vince 6-2, 6-4 battendo per la prima volta in carriera il numero 1 del ranking mondiale.
- L'exploit arriva alla fine di una partita impeccabile. Federer è lento, quasi impantanato nella terra rossa del Foro Italico: trovare la misura dei colpi da fondo è un rebus che rimane irrisolto. Volandri, invece, è perfetto: aspetta lo sbaglio dello svizzero e, quando serve, accelera senza consentire repliche. "È stata la partita perfetta", dirà Filippo in sala stampa.
- Una delle giornate più belle della storia del tennis italiano l'ha regalata Andreas Seppi, che all’11° tentativo ha sfatato il tabù Federer, eliminando dal torneo il Re con il punteggio di 6-4 7-6 4-6 7-6 in due ore e 57 minuti. Seppi fu il quinto tennista italiano ad aver battuto lo svizzero: l’ultimo era stato Filippo Volandri a Roma nel 2007.
- Le altre tre sconfitte sono molto più lontane e in campo c’era un Federer ancora ragazzino: nel 1999, non ancora 18enne, perse in Coppa Davis un incontro a punteggio ormai acquisito contro Gianluca Pozzi. Nel 2002, ventenne, si arrese in finale a Milano a Davide Sanguinetti e a Roma ad Andrea Gaudenzi. Nonostante un punto in meno (145-144), l'altoatesino ha sbarrato la strada al fenomeno svizzero, che nelle ultime 12 stagioni era sempre approdato almeno agli ottavi dello Slam australiano.
- I sedicesimi di finale dello Slam americano hanno scritto una pagina importante nella storia del tennis. Fabio Fognini ha rimontato due set a Rafa Nadal come solo Federer aveva fatto nel lontano 2005 a Miami: 3-6, 4-6, 6-4, 6-3, 6-4 i parziali, dopo quasi quattro ore di emozioni sull’Arthur Ashe Stadium.
- Quello visto contro il maiorchino agli US Open e sul cemento, non sulla terra rossa, superficie preferita del ligure, è stato probabilmente uno dei miglior Fognini di sempre, forse anche dello splendido tennista che nel 2014 ha trascinato l’Italia in semifinale di Davis battendo Andy Murray a Napoli avvicinandosi ai top ten.
- Ha fatto la storia Marco Cecchinato, in semifinale al Roland Garros. L'azzurro ha battuto nei quarti sul Suzanne-Lenglen il serbo Novak Djokovic, allora numero 22 della classifica mondiale e 20° favorito del seeding, vincitore nel 2016 e finalista nel 2015, 2014 e 2012, con i parziali di 6-3, 7-6(4), 1-6, 7-6(11) dopo una battaglia di tre ore e mezza.
- Dopo il primo titolo Atp conquistato a Budapest a fine aprile di quell'anno, il palermitano ha proseguito la sua favola parigina, diventando l'ottavo italiano a centrare la semifinale di uno Slam. (perdendo contro Thiem) L'ultimo a riuscirci era stato Corrado Barazzutti, sempre al Roland Garros. Cecchinato, prima dell'Open di Francia 2018, non aveva mai vinto una partita a livello di un Major nella sua carriera.
- Una lezione di tennis di 90' impartita al re della terra, nel giardino di casa sua. La semifinale del 1000 si può riassumere così, con Fognini capace di lasciare la miseria di 6 giochi all'11 volte vincitore, che non perdeva al Ranieri III da 4 anni e che era in serie positiva da 18 match.
- 63 punti a 46, un costante attacco e colpi che hanno infiammato i 10mila del Centrale, tutti ai piedi del numero 18 del mondo, che ha battuto per la quarta volta Rafa, in un monologo che raramente ha visto lo spagnolo dalla parte sbagliata della rete.
- Matteo Berrettini chiude il suo 2019 nel circus nel migliore dei modi, diventando il 1° tennista italiano a vincere un match in singolare alle ATP Finals. Non vi erano riusciti in precedenza nè Adriano Panatta nel 1975 nè Corrado Barazzutti nel 1978. Berrettini ha battuto 7-6, 6-3 Dominic Thiem nell'ultimo match del girone Borg, in un incontro che non aveva valore per la classifica, con l'austriaco già matematicamente primo e l'azzurro eliminato.
- Dopo aver perso con Djokovic e Federer, Matteo dimostra la costante crescita già intravista nelle uscite londinesi, battendo per la seconda volta in carriera quel Thiem che si era preso nel giro di 48 ore lo scalpo proprio dei due fenomeni.
- Impresa di Lorenzo Sonego che nei quarti dell'Atp di Vienna elimina in due set il numero 1 del mondo Djokovic. Sonego era stato ripescato dopo aver perso nell'ultimo turno delle qualificazioni. Per la prima volta in carriera il serbo è stato sconfitto conquistando meno di quattro games in una partita. L'ultima sconfitta di Djokovic contro un tennista fuori dalla Top 40 era stato contro Cecchinato al Roland Garros nel 2018.
- Il numero uno del mondo aveva vinto 37 partite e ne aveva perse solamente due (la finale del Roland Garros contro Nadal e gli ottavi degli Us Open contro Carrreno Busta quando fu squalificato per aver colpito un giudice di linea con una pallina). Sonego non ha nascosto la sua soddisfazione subito dopo il match: "E' stata la partita più bella della mia vita".
- Jannik Sinner ai quarti di finale del Roland Garros. Il 19enne di Sesto Pusteria, n.75 ATP ed esordiente assoluto nel Major francese, ha superato 6-3, 6-3, 4-6, 6-3 il tedesco Alexander Zverev, 7 ATP e sesta testa di serie, che negli ultimi due anni a Parigi aveva sempre raggiunto i quarti.
- Nonostante abbia perso qui il primo set del suo torneo (6-4), il campione Next Gen è impassibile porta a casa il successo più importante della carriera in tre ore di gioco. Diventa così il primo 2000 a entrare tra i migliori 8 in uno Slam.
- Un'impresa quella messa a segno da Lorenzo Musetti nel primo turno dell'"Abierto Mexicano Telcel", ATP 500 sul cemento di Acapulco. Il 19enne di Carrara, n.120 ATP, promosso dalle qualificazioni, ha eliminato per 6-3 2-6 6-4, dopo due ore e 22 minuti di lotta, l'argentino Diego Schwartzman, n.9 Atp e terza testa di serie, vincitore del titolo nella sua Buenos Aires.
- "C'è molto lavoro, molto sacrificio e credo di avere le lacrime agli occhi", ha detto Musetti nell'intervista in campo dopo l'abbraccio a coach Simone Tartarini. "E' stata la miglior partita che abbia mai giocato. Sono davvero orgoglioso di me stesso, ma ora lavorero' ancora di più e mi concentrero' sui prossimi match". Per l'italiano è il primo successo in carriera contro un avversario inserito nella top 10 del ranking.
- Uno storico Berrettini si qualifica in finale a Wimbledon: domato il polacco Hurkacz con i parziali di 6-3, 6-0, 6-7, 6-4. Matteo, alla prima finale Slam della carriera, diventa il primo italiano all'ultimo atto del Championships
- Dopo un inizio devastante, con due set portati a casa grazie a un parziale di 11 giochi a zero contro il malcapitato Hurkacz, il 25enne ha perso il tie-break del terzo, reagendo subito dopo con il break in apertura del quarto che ha, di fatto, deciso il match. Per l'Italia è la sesta finale maschile a livello Slam: dopo le quattro di Pietrangeli al Roland Garros (con due vittorie) e il trionfo di Panatta a Parigi nel 1976, adesso tocca a Matteo
- Vittoria stellare di Jannik nella semifinale del Masters 1000 sul cemento della Florida: l'altoatesino rimonta il set di svantaggio e vola all'ultimo atto del torneo statunitense. Un match destinato a entrare nella storia: di seguito gli altri trionfi 'epici' dei tennisti italiani negli ultimi anni.
- Dopo due finali perse, il terzo tentativo si rivela quello giusto per Sinner che conquista il primo Masters 1000 della carriera a Toronto, battendo in finale l'australiano Alex De Minaur con lo score di 6-4, 6-1
- Un torneo iniziato con la vittoria nell'inedito derby con Matteo Berrettini e concluso in una finale lottata soltanto nel primo set e resa da Sinner a senso unico nel secondo, dominato in lungo e largo. Sinner diventa così il secondo italiano a vincere un Masters 1000 (dalla sua introduzione nel 1990) dopo Fognini a Monte-Carlo 2019
- Servono oltre tre ore di tennis perfetto e il sostegno di un pubblico strepitoso a Jannik Sinner per piegare il n°1 del mondo Novak Djokovic, sconfitto 7-5, 6-7, 7-6 nel 2° turno del girone Verde alle ATP Finals di Torino. Nel primo confronto diretto sul duro, Sinner ha interrotto la serie di 19 vittorie consecutive di Djokovic che non perdeva dalla finale di Wimbledon
- "Non esiste un posto più bello di Torino per battere il n°1 del mondo. Era la storia simile a quella con Medvedev, che non riuscivo mai a battere. Abbiamo fatto un percorso, qui sono riuscito a giocare i punti importanti nel modo migliore", ha detto Jannik a fine set. Sinner ha raggiunto le 59 vittorie in stagione, il numero più alto di match vinti da un italiano in un singolo anno nell'era Open. Con il secondo successo su un numero 1 del mondo in carica, Sinner ha completato la 15ma vittoria in 16 partite indoor nel 2023.
- Primo italiano nella storia in finale alle ATP Finals, Sinner ritrova quel Djokovic che aveva battuto cinque giorni prima. Stavolta, però, il rendimento del serbo è diverso così come il risultato. Doppio 6-3 per Nole che alla fine del match esalta Jannik: "Puoi vincere Slam e diventare n. 1 al mondo"
- Dal 1976 al 2023, da Santiago del Cile a Malaga. L'Italia vince la Coppa Davis interrompendo un digiuno che durava da 47 anni. Un successo storico per gli azzurri trascinati da Jannik Sinner, fenomenale soprattutto nella semifinale vinta contro la Serbia del n. 1 al mondo, Novak Djokovic
- Jannik Sinner diventa il primo italiano nella storia in finale agli Australian Open, battendo in semifinale il 10 volte vincitore Novak Djokovic con i parziali di 6-1, 6-2, 6-7, 6-3 in quasi tre ore e mezza di gioco. Il serbo non perdeva a Melbourne da 2195 giorni. Per l'azzurro è la prima finale Slam della carriera, il tutto senza concedere una singola palla break a Nole (mai accaduto prima a livello Slam). Sinner è anche il 1° italiano a battere il n°1 del mondo in un Major
- Jannik Sinner sorride dopo la storica finale conquistata a Melbourne: "E' stata una partita durissima. La tattica non la svelo, ci troveremo di fronte altre volte... La fiducia è altissima dal finale dello scorso anno, ho imparato tanto dalla sconfitta di Wimbledon contro Djokovic. In finale scenderò in campo con il sorriso e darò il massimo".
- L'altoatesino nella storia: conquista gli Australian Open battendo con una strepitosa rimonta il russo Daniil Medvedev con i parziali di 3-6, 3-6, 6-4, 6-4 6-3. E' il terzo italiano dopo Pietrangeli e Panatta a vincere un titolo Slam nel singolare maschile, che mancava dal 1976. Mai nessun italiano si era imposto a Melbourne: per Jannik è l'11° trionfo della carriera, sicuramente il più importante.
- Le prime parole di Jannik sono per l'avversario: "Hai giocato in maniera eccezionale, ogni incontro mi rendi un giocatore più forte. È fantastico giocare qui - prosegue - a casa mia sta nevicando... E' stato un torneo incredibile, una vittoria speciale. I tifosi sono stati pazzeschi, mi sono sentito a casa. Auguro a tutti i bambini di vivere questo sogno e di avere la possibilità che mi hanno dato i miei genitori. È tutto, ci vediamo il prossimo anno!".
- Dopo Melbourne, anche New York. Sinner diventa il primo italiano di sempre a vincere due major nello stesso anno conquistando anche gli US Open. Un successo più semplice per Jannik che ha battuto Taylor Fritz con il punteggio di 6-3, 6-4, 7-5 in poco più di due ore di gioco
- Grazie al titolo agli US Open, Sinner sale a quota 11.180 punti nel ranking ATP, con più di 4.000 punti di vantaggio sul primo rivale, Sascha Zverev. Nella storia della classifica computerizzata solo altri 5 tennisti avevano superato 11.000 punti: Novak Djokovic, Roger Federer, Rafael Nadal, Andy Murray e Pete Sampras.