LA FOTOGALLERY. Ben 150 chilometri di corsa nell’isola più piccola e più selvaggia dell’arcipelago di Capo Verde tra dune di sabbia bianca e distese di pietra lavica. Secondo posto per il veneto Buzzolan
La spettacolare cornice dell'isola di Capo Verde ha ospitato la 13esima edizione della Boavista Ultramarathon -
L'album delle competizioni più curiose
150 chilometri no-stop da percorrere in totale autosufficienza nel limite massimo di 40 ore -
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La gara ha preso il via alle prime luci dell’alba del 30 novembre -
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Tutti i partecipanti erano dotati di una riserva alimentare sufficiente per due giorni e un road-book fornito dall’organizzazione per trovare tutti i check-point, ossia i punti di controllo, dove rifornirsi di liquidi e riposare -
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Il tutto immersi in un paradiso terrestre, che alterna deserti di sabbia bianca a distese di pietra lavica -
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La vittoria è andata all’atleta locale Josè Daniel Cabral, che migliora il secondo posto dello scorso anno -
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Il secondo posto del tracciato di 150 chilometri è andato al veneto Corrado Buzzolan -
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Nel percorso di 75 chilometri Carmelo Nucifora ha conquistato la seconda piazza -
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