
Manny Pacquiao, dal ring alla politica: la carriera da leggenda di 'Pacman'. FOTO
Il leggendario campione di pugilato, ritiratosi dalla boxe a 42 anni, è in corsa per diventare il prossimo presidente delle Filippine. Elezioni previste a maggio: “Combatterò la droga nel modo giusto. La Cina? Il nostro obiettivo è essere amici di tutti i Paesi” le sue dichiarazioni nel corso di un incontro con i suoi supporter nella capitale Manila

Manny Pacquiao, tra i più celebri pugili di tutti i tempi, ha appeso i guantoni al chiodo lo scorso settembre per candidarsi come successore del presidente delle Filippine Rodrigo Duterte

L'ex pugile oggi è ufficialmente in corsa per diventare il prossimo presidente del suo Paese: in un incontro con la stampa internazionale ha tracciato le sue proposte politiche

“Combatterò la droga nel modo giusto”. Il presidente uscente si è reso protagonista di una politica di repressione durissima per contrastare lo spaccio di droga. Il tema è assai delicato nelle Filippine, dal momento che attivisti per i diritti umani hanno accusato la polizia di aver sommariamente ucciso sospettati di spaccio di droga

"Cina? Saremo amici di tutti i Paesi". Un altro tema delicato della politica delle Filippine riguarda le dispute territoriali che interessano il Mar cinese meridionale: “Il nostro obiettivo è essere amici di tutti i Paesi”, ha detto Pacquiao nel corso di un incontro con i suoi supporter nella capitale Manila, in vista delle elezioni previste per il prossimo maggio

L'ADDIO ALLA BOXE. "È la decisione più dura della mia vita". Attraverso un lungo video postato lo scorso settembre sui propri profili social Manny Pacquiao ha comunicato l'addio alla boxe dopo 26 anni di carriera. Per il 42enne 'Pacman' - unico pugile nella storia ad aver vinto titoli in otto diverse classi di peso - inizierà una nuova vita in politica: si candiderà alla presidenza delle Filippine nelle elezioni del 2022 con un'ala del partito di governo (PDP-Laban).

CONGEDO SOCIAL. Nel video scorrono le immagini della sua carriera, raccolte in 14 minuti. "Mentre appendo i miei guantoni da boxe - scrive - vorrei ringraziare il mondo intero, specialmente il popolo filippino, per avermi sostenuto. Per me è difficile accettare che il mio tempo da pugile sia finito. Ma oggi annuncio il mio ritiro".

LO SCORE. Dopo l'esordio nel pugilato professionistico nel 1995 nella categoria peso mosca junior, il filippino è stato protagonista di 72 combattimenti, con uno score di 62 vittorie (39 per ko e 23 per decisione), 8 sconfitte e 2 pareggi: 12 i titoli mondiali vinti.

GLI INIZI. Nato poverissimo, comincia a boxare a 12 anni, ispirato dallo zio e dal match tra Tyson e Douglas. Lascia la sua casa nel sud delle Filippine e raggiunge Manila in nave per uscire da uno stato di povertà assoluta. Lavora anche come muratore per aiutare la mamma e i fratelli, ma è sul ring che troverà la gloria, portando in alto il nome del suo Paese nel mondo.

DA RECORD. Da dilettante vince sessanta incontri, perdendone solo quattro. E a sedici passa professionista: comincia così una carriera leggendaria e non solo nelle Filippine. A quasi vent’anni, nel 1998, sale sul tetto del mondo, conquistando la corona WBC dei pesi mosca. È il primo degli otto titoli mondiali in sei diverse categorie, se consideriamo solo le quattro sigle principali (WBC-WBA-IBF-WBO).

LE SUE 'VITTIME'. Se poi andiamo a vedere i nomi degli avversari battuti capiamo davvero la grandezza di questo campionissimo: Barrera, Marquez, Morales, Mosley, Bradley, Vargas, Broner, De La Hoya, Hatton, Cotto, Margarito, una lunga serie di pugili fortissimi che si sono inchinati a Manny, spesso dopo battaglie mozzafiato.

Con un introito di 500 milioni di dollari, l'incontro ha prodotto dei guadagni senza precedenti nella storia del pugilato, superando il precedente primato di 150 milioni appartenente alla sfida tra Mayweather e Saul Alvarez.

SENATORE DELLA BOXE. Membro del Congresso delle Filippine - come rappresentante della provincia di Sarangani - dal 2010 al 2016, quando viene eletto al Senato dopo essersi classificato settimo nelle elezioni. Con la conquista della corona WBO nel novembre 2016 è divenuto il primo senatore in carica, di qualsiasi nazionalità, a vincere un titolo mondiale di pugilato.

FAMIGLIA. Sposato con Maria Geraldine "Jinkee" Jamora dal 2000, hanno cinque figli e vivono nella città di General Santos, nella provincia di South Cotabato.

VECCHIO LEONE. Il 21 luglio del 2019, con la conquista del titolo WBA dei pesi welter, il filippino è diventato a 40 anni il più vecchio pugile ad aver ottenuto questo risultato: a farne le spese lo statunitense Keith Thurman per 'split decision'.

'PAC TOKEN'. Nel 2018 la Global Crypto Offer Challenge ha annunciato che il pugile avrà una sua criptovaluta, ribatezzata PAC Token. Aiuterà i sostenitori ad acquistare merchandising esclusivi dal campione classe '78, come i guantoni da boxe usati sul ring o la sua giacca, oltre a dare loro la possibilità di interagire direttamente con il loro idolo e partecipare insieme a lui a una serie di eventi.

ROCKSTAR. Fuori dal ring Manny sa anche godersi la vita, ha recitato in numerosi film e serie tv, incidendo pure alcuni album premiati con il disco di platino.

IL BASKET. Tra le sue mille avventure, anche quella di giocatore-allenatore di una squadra di pallacanestro della serie A filippina.

MANNY FOR PRESIDENT. A inizio settembre l'annuncio della candidatura alle elezioni presidenziali in programma nel maggio 2022. Uno dei punti principali del suo programma è la lotta alla povertà. La sua sfida più grande.