Dopo i trionfi di ieri, giornata avara di gioie per l'Italia ai Mondiali di Gwanju. La Pellegrini, comprensibilmente a corto di forze, non supera le batterie nei 100 stile dopo aver dormito soltanto tre ore. Delusione di Matteo Restivo, fuori dalla finale dei 200 dorso. Due record del mondo made in Australia, nei 100sl medaglia d'oro di un super Dressell
Torna in vasca la fuoriclasse Katie Ledecky dopo il suo forfait nei 1500 e nei 200 stile. Nella staffetta 4x200sl l’americana nuota in seconda frazione: 1’54”61 lanciato. La medaglia d’oro la vince l’Australia, con tanto di record del mondo (7’41”50). La 19enne Titmus – sconfitta da Federica Pellegrini nella finale dei 200- assume il ruolo di trascinatrice della staffetta aussie, nuota in prima frazione in 1’54”27. Medaglia di bronzo per il Canada con Penny Oleksiak che in ultima frazione ferma il cronometro in 1’54”36. Considerazione a margine, nessuna delle staffettiste in acqua avrebbe battuto la Divina Federica Pellegrini. La conferma di quanto sia stata impressionante la gara della fuoriclasse italiana per la conquista del suo quarto oro mondiale.
Pellegrini notte insonne dopo l’impresa, fuori dai 100
La stessa Pellegrini era tornata in acqua di prima mattina nelle batterie dei 100 stile senza riuscire a passare il turno. A corto di forze, ha nuotato il 22esimo tempo (54”68), rimanendo fuori dalle semifinali. Tutto molto comprensibile dopo l’exploit da leggenda del giorno prima: tra cerimonia di premiazione e antidoping la Pellegrini è tornata in albergo dopo la mezzanotte e, successivamente, ha voluto rivedere la sua gara per una analisi video con l’allenatore Matteo Giunta. Con alle spalle solo tre ore di sonno difficile chiedere di più nella gara dei 100. Il Mondiale di Federica non è finito, tornerà in acqua ancora nelle due staffette miste sabato e domenica.
Per la cronaca, nelle semifinali dei 100 del pomeriggio la svedese Sjostroem è la più veloce (52”43) davanti all’australiana Cate Campbell (52”71). Fuori, prima delle escluse l’ex campionessa olimpica, l’olandese Ranomi Kromowidjojo (53”43).
Niente finale per Restivo nei 200 dorso. Super Dressel nei 100 stile uomini
Per il resto la quinta giornata di gare dei Mondiali di Gwangju è avara di gioie per l’Italia, complice l’assenza di azzurri nelle cinque finali in programma. Le uniche speranze italiane erano affidate a Matteo Restivo impegnato nelle semifinali dei 200 dorso. Il 25enne friulano non riesce a brillare, una prestazione decisamente sottotono gli nega l’ingresso in finale. Chiude 14esimo (1’58”12). Un vero peccato per lo studente di Medicina che vive e si allena a Firenze: se avesse nuotato lo stesso tempo dello scorso anno, che gli valse la medaglia di bronzo agli Europei (1’56”29, record italiano), sarebbe stato terzo. Nella gara regina dei 100 stile maschile, è medaglia d’oro l’americano Caeleb Dressel con un crono impressionante: 46”96, primo al mondo con costume in tessuto ad abbattere il muro dei 47 secondi. Il record di Caesar Cielo del 2009 con super-costumone, 46” 91, ha i mesi contati. Il campione olimpico Kyle Chalmers deve accontentarsi della medaglia d’argento (47”08). Cadono due record del mondo, detto di quello della 4x200sl donne australiana, l’altro primato è merito del 21enne Matthew Wilson. Nella seconda semifinale dei 200 rana stupisce tutti, il suo 2’06”67 eguaglia il record mondiale stabilito nel 2017 dal giapponese Ippei Watanabe (2’06”67). Nei 50 dorso femminili l’americana Olivia Smoliga (27”33) ha la meglio sulla brasiliana Etiene Medeiros (27”44), argento. Il giapponese Dalya Seto aggiudica la medaglia d’oro nei 200 misti (1’56”14).