Europei nuoto, quello che non dimenticherete di Roma 2022
Dalle sei medaglie di Ceccon al calore del pubblico del Foro Italico, passando per l'emozionante esibizione di Giorgio Minisini con Arianna Sacripante fino al record del mondo di David Popovici nei 100 stile. Sono solo alcuni dei momenti indimenticabili di Roma 2022, un Europeo che resterà nella storia della nazionale italiana di nuoto
- Indimenticabile. È l'aggettivo migliore per descrivere gli Europei di nuoto di Roma 2022. Una rassegna continentale che resterà nella storia per l'Italia con 67 medaglie vinte di cui 24 d'oro: nessuna nazione ha mai fatto così bene. "La Nazionale migliore di sempre" si diceva alla vigilia e i ragazzi azzurri hanno confermato le aspettative. Ecco i momenti che non dimenticherete di Roma 2022 che coinvolgono atleti italiani e non solo
- Sei medaglie al collo di cui quattro d’oro. Basterebbe questo per descrivere l’Europeo leggendario del giovane di Thiene, sul podio in dorso, farfalla e stile (con la staffetta). Il primo uomo nella storia della rassegna continentale a vincere titoli in tre specialità diverse. A due anni da Parigi 2024 l’Italia sogna in grande con lui.
- Si sa, Paltrinieri è insaziabile e da agonista puro qual è, avrebbe voluto vincere cinque medaglie in altrettante gare. È mancato un solo tassello per chiudere l’opera perfetta, quella 10km in acque libere conclusa al 7° posto. Dettagli, però, in un Europeo memorabile per Greg che ha vinto tre ori e un argento, salendo così a 17 podi europei in carriera. Dal 2012 a oggi, inoltre, il nuotatore di Carpi è sempre salito sul podio in campo europeo negli 800 e nei 1500. Semplicemente unico, ma con la voglia di alzare ancora l’asticella in futuro.
- Era l’Europeo di casa per lei, cresciuta a pochi chilometri dal Foro Italico. Nel 2009 era in tribuna da tifosa per sostenere il suo idolo Alessia Filippi, tredici anni dopo i ruoli si sono invertiti. Simona ha vinto in vasca, Alessia tifava per lei. Uno scenario da sogno per la Quadarella che ha conquistato la medaglia d’oro negli 800 e nei 1500 stile. A differenza dell’ultimo Europeo è mancato il tris con i 400: lì è arrivato l’argento, ma la romana ha dovuto fare i conti con Isabel Gose, tra gli astri nascenti del nuoto tedesco.
- Come Paltrinieri, Martinenghi ha messo al collo tre medaglie d’oro e un argento. Le gare al Foro Italico sono state l’ulteriore conferma della forza di Nicolò, tra i migliori ranisti al mondo. Nei 50 ha abbassato ulteriormente il record italiano (26’’33), nei 100 ha dominato dalla prima all’ultima bracciata
- Da sei anni è la regina assoluta in campo europeo nei 200 dorso (tre ori consecutivi nella specialità, come lei nella storia solo l’ungherese Egerszegi e la tedesca Sirch in passato), ma a Roma è riuscita a far di più, vincendo per la prima volta la medaglia d’oro anche nei 100. Con il suo sorriso ha illuminato il Foro Italico.
- La giovane tarantina ha ripetuto la stessa prestazione del Mondiale di Budapest: oro nei 100 rana, argento nei 50 alle spalle di Ruta Meilutyte. La sfida con la lituana, tornata ad altissimi livelli dopo un recente passato in ombra, sarà tra le più belle anche in futuro.
- Per misurare il livello di un intero movimento, il termometro migliore è la staffetta e in campo maschile l’Italia ha dominato in lungo e in largo. L’esempio è la staffetta mista: Ceccon, Martinenghi, Rivolta e Miressi hanno confermato l’oro mondiale, dando 5 secondi di distacco alla seconda classificata. Medaglia d’oro come quella degli uomini-jet Miressi, Ceccon, Zazzeri e Frigo della 4x100 stile.
- Nel ricambio generazionale post Cagnotto, l’Italia ha trovato in Chiara Pellacani la degna erede. La tuffatrice romana, che deve ancora compiere 20 anni, ha vinto cinque medaglie in cinque giorni, tra cui l’oro nel trampolino da tre metri. L’ultima a riuscirci in questa specialità? Proprio Tania Cagnotto nel 2016. Il futuro è suo.
- Se al femminile c’è Chiara Pellacani, al maschile ha guadagnato la scena un altro romano. Marsaglia è riuscito in una vera e propria impresa conquistando l’oro nel trampolino 3 metri: in una specialità olimpica dei tuffi al maschile, infatti, l’ultima vittoria in campo europeo risaliva a Klaus Dibiasi nel 1974. A completare l’opera anche gli argenti nel trampolino 1m e il sincro 3m con Giovanni Tocci.
- Giorgio Minisini è stato il protagonista assoluto del nuoto artistico, vincendo quattro medaglie d’oro (due individuali e due in coppia con Lucrezia Ruggiero). Il campione azzurro, però, ha scritto anche la pagina più emozionante di questi Europei con una splendida esibizione durante il Gala insieme ad Arianna Sacripante, atleta con sindrome di down. I due si sono esibiti sulle note di “Imagine” e hanno lanciato un chiaro messaggio: lo sport è inclusione.
- Era il primo Europeo per l’Italia senza la Divina in vasca, presente al Foro Italico sotto la veste di madrina. Ha seguito i suoi compagni dalle tribune, li ha incitati e si è anche commossa per l’amico Luca Pizzini, bronzo nei 200 rana.
- Dopo l'argento nella 5km l'aveva detto: "Non mi accontento di un altro secondo posto nella 10km". Mimmo si è superato nell'ultimo giorno di gara, vincendo due medaglie d'oro nel giro di 7 ore. Ha dominato nella 10km ed è stato fondamentale nell'ultima frazione della staffetta mista (il Team Event) quando ha staccato un osso duro come l'ungherese Rasovszky
- Tuffarsi da un palazzo alto 9 piani in una piscina profonda sei metri e con lo stadio Olimpico di fronte. È lo scenario che hanno vissuto gli atleti dei tuffi dalle grandi altezze (27 metri per gli uomini e 20 per le donne), per la prima volta all’interno del programma degli Europei. Anche in questo caso l’Italia è stata protagonista con la medaglia di bronzo vinta da Alessandro De Rose.
- La Nazionale di nuoto più forte di sempre ha avuto il supporto di un pubblico straordinario. Negli undici giorni di gara sono state registrate oltre 55.000 presenze sulle tribune del Foro Italico. Una spinta in più che gli azzurri hanno sentito.
- L’aveva detto alla vigilia degli Europei: “Questa è la piscina giusta per fare il record del mondo”. Detto, fatto. Il 17enne rumeno ha infranto il record sui 100 stile che reggeva dal 2009, appartenente a Cesar Cielo Filho: 46’’86 per Popovici che ha poi vinto l’oro anche nei 200 stile. Un rimpianto? Non averlo visto nella finale dei 400 stile dove era entrato con il quarto miglior tempo.
- Una campionessa senza limiti. Neanche un intervento al gomito (a causa di una caduta sul ghiaccio a febbraio 2021) è riuscito a fermare la svedese che si è presentata a Roma fresca di tre medaglie ai Mondiali di Budapest. Al Foro Italico ha arricchito ancor di più il suo palmares con cinque medaglie: tre ori (50 stile, 50 farfalla e 4x100 mista), un argento (4x100 stile) e un bronzo (4x100 stile mista). A quota 28 medaglie europee, Sjostrom è la donna più vincente nella storia degli Europei: semplicemente leggendaria.
- Appena 16 anni e una medaglia d’oro (storica) al collo. È la storia di Lana Pudar, classe 2006, che ha vinto i 200 farfalla, diventando la prima atleta bosniaca a salire sul gradino più alto del podio agli Europei. In futuro sentiremo parlare ancora di lei.
- Nella piscina allestita sul Pietrangeli, solo due nazioni sono riuscite a conquistare medaglie d’oro: l’Italia e l’Ucraina. Otto vittorie per le ragazze ucraine che da marzo, a causa dello scoppio della guerra nel loro Paese, sono state ospitate dalla FIN al centro federale di Ostia e a Savona per preparare gli impegni internazionali. Sei medaglie le ha conquistate Marta Fiedina, oggi rientrata a Kharkiv, città nel pieno della guerra: "Orgogliosa di essere ucraina, so che la vittoria più importante è vicina".
- Il nuoto in acque libere ha dovuto fare i conti con il mare grosso di Ostia che ha portato allo slittamento del programma e, sabato, all’interruzione della 25 km. Su questa gara va una nota di demerito ai giudici: i nuotatori sono stati fermati dopo quasi 4 ore di gara e hanno atteso più di due ore prima della cancellazione. Niente medaglie assegnate perché il giudice capo non aveva la visuale corretta per valutare la posizione degli atleti nel momento della sospensione