Mondiali Basket, infinito Luis Scola: secondo miglior marcatore di sempre

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Nel corso del primo quarto contro la Nigeria, Luis Scola ha superato Andrew Gaze diventando il secondo miglior marcatore nella storia dei Mondiali. Con 23 punti e 10 rimbalzi ha poi guidato l'Argentina al successo arrivando a quota 611, pur lontano dall'irraggiungibile Oscar Schmidt

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La leggenda di Luis Scola non accenna a diminuire, anzi. Nella partita contro la Nigeria il 39enne argentino ha raggiunto un traguardo storico, diventando il secondo miglior marcatore nella storia dei Mondiali, superando l’australiano Andrew Gaze. Alla sua quinta partecipazioni alla FIBA World Cup, l’oro olimpico di Atene 2004 – che compirà 40 anni il prossimo aprile – ha superato quota 595 di Gaze nel corso del primo quarto contro i nigeriani firmando il suo settimo punto della partita. Solo che non si è fermato lì, anche perché Scola è leader assoluto della nazionale albiceleste: il numero 4 ha chiuso con una doppia doppia da 23 punti e 10 rimbalzi, miglior marcatore dei suoi portando il suo totale a 611 punti nei Mondiali. Davanti a lui ora rimane solamente Oscar Schmidt, ma è improbabile che mai nessuno vada a toccare i 906 punti della “Mao Santa” brasiliana in 34 partite alla FIBA World Cup. "È impossibile raggiungerlo" ha detto lo stesso Scola al sito della FIBA. "E una piccola parte di me, se anche ci fosse la possibilità di superarlo, non lo vuole fare. Voglio che rimanga lassù, è un mio eroe e là deve rimanere".

Il messaggio di Gaze e la risposta di Scola: "Sono suo grande fan"

L’australiano Andrew Gaze ha lasciato un messaggio a Scola dopo essere stato superato: "Sei un giocatore fantastico da tantissimi anni. È un giorno triste per me, ma uno bellissimo per te. Sei un campione. Hai dato tutto te stesso per la nazionale per tantissimi anni e non potrei essere più felice per il tuo traguardo". Poi si è concesso una battuta: "A me sono servite solo quattro Mondiali per segnare quei punti, a te cinque". Scola, dal canto suo, ha risposto con un aneddoto alla leggenda dei Boomers: "Forse non lo sa, ma nel 1990 quando giocava in Argentina io ero sugli spalti a guardarlo. Sono uno suo grande fan, è uno dei più grandi di sempre: vedere il mio nome con il suo e quello degli altri è una cosa enorme per me. Me ne renderò conto meglio tra un paio di settimane o tra un paio di anni, quando mi dirò ‘Oh mio Dio, ho davvero passato un idolo'".