Due dei leader dello spogliatoio azzurro non nascondono il rammarico a fine partite e si prendono le responsabilità del caso, al termine di un'avventura che speravano potesse andare ancora avanti: "Sicuramente ho giocato una pessima partita, mi prendo pienamente la responsabilità di questo", racconta il numero 3 dell'ItalBasket
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Amarezza. Difficile trovare una parola diversa per commentare una sconfitta del genere, soprattutto dal punto di vista di chi le ha provate davvero tutte. Marco Belinelli ha sparato tutto ciò che gli è passato nelle mani, ma non è bastato: 3/16 dal campo, sette punti a referto e una responsabilità aggiuntiva con cui dover fare i conti: “Ci ho creduto fino alla fine. Purtroppo sono mancate tante cose. Sicuramente ho giocato una pessima partita, mi prendo pienamente la responsabilità di questo”. Non si nasconde il numero 3 dell’ItalBasket, che continua poi ad analizzare la sfida: “Abbiamo cominciato bene, molto aggressivi. La Spagna è una squadra che non demorde, che si passa bene la palla. Hanno iniziato a pressare a tutto campo. È brutto”. Un risultato diverso da quello raccolto quattro anni fa a Berlino, figlio anche di un ambiente particolare: “In quell’occasione il tifo fu decisivo. Quella partita l’ho giocata decisamente meglio. Oggi è andata male. Molta parte della pessima prestazione è colpa mia, mi dispiace”.
Datome: “Una grande occasione persa, l’attacco si è inceppato”
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il capitano Gigi Datome – che in attacco ha mantenuto un’efficacia e una resa migliore rispetto al giocatore dei San Antonio Spurs. “Questa partita lascia un grande rammarico – racconta ai microfoni di Sky Sport - abbiamo perso una grande opportunità. Non penso che noi fossimo la squadra favorita, né la più forte. Nonostante questo, abbiamo avuto un’occasione incredibile – con un attacco che ha fatto male per lunghi tratti. C’è parecchia delusione in questo momento”. Il tasto dolente resta l’incapacità nel finale di trovare il fondo della retina: “L’attacco negli ultimi minuti si è impantanato. Quando i finali sono così tirati, gli errori diventano cruciali. Nel bene e nel male. Mi prendo anche le mie responsabilità su quanto sbagliato dalla squadra nel finale. Mi è dispiaciuto quando nel primo tempo siamo andati sul +10, ma non siamo riusciti a tenerli lì – anche considerando il fatto che avessimo tanti falli a disposizione. Non eravamo in bonus, ma non abbiamo mai arginato il loro contropiede. Tenendo quel margine poteva essere una partita diversa. Mi viene da dire soltanto grande occasione persa”. Una di quelle che potrebbero non tornare più: “Non era la Spagna degli ori e degli argenti olimpici. Ripeto: in difesa ci siamo sbattuti tantissimo, in attacco invece le cose non sono andate”.