Gli azzurri lottano per 40 minuti, ma perdono al termine di una partita complicata in un finale in cui l’ItalBasket non riesce mai a fare canestro: una sconfitta pesante, che condanna i ragazzi di coach Meo Sacchetti ad abbandonare il mondiale con una gara d’anticipo. Inutile il match di domenica contro il Porto Rico. Qualificate ai quarti di finale Spagna e Serbia
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Italia-Spagna 60-67
ITALIA: Abass 0, Belinelli 7, Biligha 6, Brooks 1, Datome 12, Della Valle 6, Filloy 0, Gallinari 15, Gentile 7, Hackett 5, Tessitori 1, Vitali 0
SPAGNA: Beiran 0, Claver 7, Colom 0, Fernandez 5, M. Gasol 2, J. Hernangomez 16, W. Hernangomez 4, Oriola 2, Llull 11, Rabaseda 0, Ribas 5, Rubio 15
Llull splendido nell'attaccare la difesa azzurra: +6 Spagna
Salta la difesa azzurra, Ribas arriva fino in fondo per il +4
Fondamentali questi due canestri "rubati" da Della Valle, la scintilla che serviva all'Italia in questa difficilissima ripresa
Sbaglia Gentile in post contro Llull, poi Della Valle in contropiede firma il -2 e la Spagna chiama timeout
Sbaglia Gallinari il libero, 46-42 a 2:49 dal termine del terzo quarto
Dei del basket che danno un segnale all'Italia: Willy Hernangomez sbaglia una schiacciata che avrebbe chiuso la partita, Gallinari dall'altra parte pesca il gioco da tre punti che ci tiene in vita
Della Valle mette palla per terra e arriva in fondo: 46-40
Bruttissima palla persa di Gentile, poi Rubio non punisce dall'altra parte. Biligha subisce fallo sul possesso successivo
Segna anche il libero: +8 Spagna adesso
Rubio attacca immediatamente Della Valle: canestro e fallo per il numero 9 spagnolo
Altra forzatura di Belinelli, che è a 2/11 in questa partita e va a sedersi in panchina. Dentro Della Valle nel massimo momento di difficoltà azzurro
Belinelli sbaglia in attacco e poi non regge in post contro Hernangomez: altri due punti per l'ala dei Nuggets, -5
Esce Hackett e dentro Gentile, playmaker di riserva degli azzurri
La Spagna ci grazia due volte, poi Datome segna una difesa non schierata: -3 azzurro
Sbaglia il primo libero Hernangomez, poi segna il secondo: 41-36
Ora fatica anche fisicamente l'Italia a tenere il passo della Spagna
Gallinari prova a sbloccarsi da tre ma prende solo il secondo ferro, poi Hernangomez mette in crisi la difesa azzurra e si va a prendere altri due tiri liberi di energia
Il Mondiale dell’Italia è già finito. La sconfitta contro la Spagna infatti condanna gli azzurri all’eliminazione dalla seconda fase della FIBA World Cup, visto che gli iberici e la Serbia sono ormai irraggiungibili nel Gruppo J della manifestazione. Rimane il rammarico per una sconfitta maturata solamente nei minuti finali di una gara combattuta dal primo all’ultimo minuto, senza riuscire a sfruttare il +10 maturato con il parziale iniziale di 15-5. Poi l’entrata della panchina spagnola guidata da Sergio Llull e una superiore intensità difensiva metta in campo dalla squadra di Sergio Scariolo ha cambiato la partita, dando vita a una battaglia portata avanti fino alle battute finali. L’Italia ha fatto enorme fatica in attacco — 35% dal campo con un terribile 4/20 da tre punti— ma è rimasta lì con il cuore di Paul Biligha (+5 di plus-minus, il migliore degli azzurri in 28 minuti di grande intensità) e la difesa di Daniel Hackett (8 rimbalzi, il migliore della squadra di Sacchetti). L’unico guizzo del secondo tempo di Danilo Gallinari (miglior realizzatore azzurro con 15 punti seguito dai 12 di Gigi Datome) è valso il +4 a 4:21 dal termine che sembrava potesse essere il punto di partenza della vittoria azzurra, ma si è rivelato quello di arrivo: da lì in poi la Spagna ha realizzato un parziale di 10-0 nei successivi 4 minuti che ha ribaltato la sfida, trovando gli unici due punti di Marc Gasol nel momento più importante della sfida e la precisione dalla lunetta di un Ricky Rubio altrimenti ben al di sotto delle sue potenzialità (4/11 al tiro e 7 palle perse).
Male Belinelli e Gentile, ora ultimo impegno con Porto Rico
Forse è proprio questo il rammarico più grande per gli azzurri: questa Spagna non era certamente imbattibile, tutt’altro, visto che anche la squadra di Scariolo ha tirato sotto il 40% dal campo (24/61), ha segnato solo 6 delle 23 triple tentate (26%) e ha perso tantissimi palloni (8 nel solo primo quarto, 15 alla fine). A tenere in piedi gli iberici sono stati i 16 punti di Juancho Hernangomez, sicuramente il migliore dei suoi insieme a un Victor Claver bravo nel togliere Gallinari dalla partita e a dare il suo contributo con 7 punti e 9 rimbalzi. All’Italia è mancato cinismo nel finale di gara, pagando oltremodo l’incapacità di trovare le proprie stelle (Gallinari ha tentato solo 9 tiri nella partita, 4 nel secondo tempo) e le brutte serate offensive di Belinelli (3/16 dal campo per 7 punti, pur con 4 rimbalzi e 4 assist) e Gentile (3/9 dal campo per 7 punti), oltre a una panchina che non ha fornito la scintilla richiesta da coach Sacchetti nella vigilia di questa partita. Ora l’ultima partita da giocare domenica alle 10.30 contro Porto Rico vale giusto per l’onore della firma, visto che entrambe le squadre sono già eliminate: per attendere il prossimo impegno ufficiale degli azzurri tutto è rimandato al torneo Preolimpico del prossimo anno conquistato con le vittorie contro Filippine ed Angola. Era l’obiettivo minimo di questa spedizione, si è rivelato anche quello finale.