Overtime da estasi per la squadra di Messina che a Valencia interrompe la serie di cinque sconfitte consecutive in Eurolega con una tripla allo scadere di Vladimir Micov
Quarantotto ore dopo l’occasione persa in casa contro il Real Madrid, Milano vola a Valencia per giocare ancora una volta in un palazzetto deserto contro una squadra che ha una partita di vantaggio e che, come lei e per la verità altre cinque, si gioca uno degli ultimi posti per i playoff europei. Partita dura, e non poteva essere altrimenti, con le due squadre fanno a spallate fin dai primi secondi: Milano, come contro il Real ha in Moraschini una certezza che vale il primo allungo sul 9-2, annullato però dalle triple di Abalde e dal talento di Dubljevic che valgono il sorpasso valenciano. L’Olimpia allora cambia protagonisti: questa volta sono Gudaitis e un ritrovato Crawford che, con una grossa mano da parte di Rodriguez e di Scola, costruiscono un 15-5 di parziale che porta l’Olimpia a +9 per poi chiudere il primo tempo in controllo sul 28-36.
Ancora una volta, come spesso succede agli uomini di Messina, nel terzo quarto l’Olimpia fa fatica a ritrovare il ritmo e Valencia ne approfitta con le triple di Colom per rimettersi a -1. E’ una fase di partita che si gioca sul perimetro e di canestri se ne vedono pochi, segnano allora solo i lunghi e alla terza sirena la partita non ha ancora un padrone sul 48-48.
Il quarto periodo comincia con tre capolavori del Chacho per il nuovo vantaggio milanese, 48-54, ma il Valencia ritrova Abalde e il vantaggio torna agli spagnoli dopo un 7-0 di parziale. E’ un altro arrivo in volata per l’Olimpia che scappa a +5 con Micov e Roll, ma il Valencia impatta con Abalde a 14 secondi dalla sirena finale. Milano trova il vantaggio con Micov, gli spagnoli impattano con Abalde lasciando 3 secondi a Milano: il tiro del Chacho però è corto e si va al supplementare. Nel quale l’uomo del destino per Milano è Vlado Micov che con la tripla sulla sirena firma l’83-81 dopo aver recuperato 5 punti, chiudendo a 5 la striscia di confitte consecutive ma soprattutto rimettendo Milano in corsa per uno dei primi 8 posti della classifica, quelli validi per i playoff.