Pozzecco resta allenatore della Dinamo Sassari: è dietrofront

Basket

Gianmarco Pozzecco e la Dinamo Sassari restano insieme, la annunciata separazione non avverrà: a confermarlo in una conferenza a sorpresa sono stati i due stessi protagonisti, il Poz e il presidente della società sarda, Stefano Sardara. Nessuna frattura, dunque, smentite le voci circolate nei giorni scorsi: "Ci siamo solo confrontati, come facciamo sempre. Ho letto cose vergognose, totalmente inventate", ha dichiarato Sardara

Colpo di scena a Sassari: Gianmarco Pozzecco resta l'allenatore della Dinamo Banco di Sardegna. Cogliendo di sorpresa tutti il presidente del club sardo, Stefano Sardara ha dato l'annuncio con una diretta sui social, senza nascondere lo stupore per come sia stato trattato a livello mediatico il confronto in atto col coach triestino, teso a

valutare se ci siano le condizioni per proseguire il percorso che in sedici mesi ha prodotto il primo trofeo europeo nella bacheca del club, una Supercoppa italiana e una finale scudetto.

Sardara: "Solo un confronto, nessuna frattura"

"Siamo rimasti sconcertati dell'approccio che il mondo che circonda la pallacanestro ha avuto", ha esordito Sardara, con riferimento alle indiscrezioni comparse sulla stampa rispetto all'eventuale interruzione del rapporto con l'allenatore. "E' partita una sequela di 50 sfumatura di c...te, si è detto che avevamo litigato e simili. Non bisogna pensare subito a retroscena scabrosi. Ho visto articoli vergognosi, alcune considerazioni non sono accettabili. Pozzecco resta a Sassari. Stavamo solo riflettendo e questo non vuol dire che ci stiamo tirando i piatti addosso. Gianmarco è un allenatore che ha fatto molto bene a Sassari. Anche il basket deve imparare a maturare". "La nostra priorità è preservare il nostro rapporto di amicizia, ha aggiunto Sardara - Litigheremo ancora? Sicuramente sì, ma non vuol dire che ci si lascia".

Pozzecco: "Viviamo entrambi lo sport in modo viscerale"

Dalle parole del presidente a quelle dell'allenatore della Dinamo: "Vivo lo sport in modo anomalo. Sin da quando sono ragazzo ho sempre giocato per emozionarmi e continuo a farlo ora da allenatore. A Sassari sono cresciuto molto dal punto di vista professionale, mi guardo indietro e vedo 15 mesi fantastici, trascinati da un'isola intera. Oggi capisco che cosa abbia spinto Gigi Riva in passato a fare determinate scelte. Io e Sardara viviamo la Dinamo Sassari in maniera viscerale, forse troppo, ma è così, continueremo a farlo nella speranza di tirarci dietro qualche piatto in meno".