Eurolega 2024/2025: le prospettive di Milano e Bologna tra conferme e novità

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Le avventure europee di Olimpia Milano e Virtus Bologna si potranno seguire ancora su Sky Sport e in streaming su NOW. Lo scorso anno le Vu Nere si sono fermate al play-in: per migliorare bisogna ringiovanire un roster arrivato stanco negli ultimi mesi della stagione. L'Olimpia ha mancato l'accesso alla post-season due volte di fila e deve riscattarsi. Già tante mosse per la squadra di Messina in attesa degli ultimi tasselli dal mercato

Per la terza stagione di fila ci saranno due squadre italiane in Eurolega, l'Olimpia Milano e la Virtus Bologna. Se sulla prima non c'erano dubbi grazie alla sua licenza pluriennale, la seconda ha invece ricevuto di nuovo una wild-card. Meritata per quanto fatto nell'annata 2023/2024, in cui la Virtus è stata la più grande sorpresa della competizione, a lungo tra la seconda e la terza posizione in classifica, prima di frenare nel girone di ritorno e arrendersi solo nell'ultima partita del play-in contro il Baskonia. Le due società stanno operando sul mercato per rinnovare i roster, ancora distanti dall'essere completati, soprattutto per quanto riguarda Bologna. 

Olimpia Milano: tanti cambiamenti per il riscatto

Campione d'Italia per la terza volta consecutiva, ma ancora deludente in Europa. Il 2023/2024 ha visto sempre l'Olimpia nelle retrovie della classifica, fallendo nonostante uno sprint finale la qualificazione al play-in, obiettivo minimo anche quest'anno. Per centrarlo è stata presa una decisione coraggiosa non rinnovando il contratto all'ormai ex capitano Nicolò Melli. Una mossa sulla carta fatta per costruire meglio il reparto lunghi attorno al talento di Nikola Mirotic. Sarà lui l'ala grande titolare al fianco del centro Josh Nebo, arrivato dal Maccabi Tel Aviv per dare centimetri, protezione del ferro e quell'esuberanza atletica in area mancata spesso negli ultimi anni. Il cavallo di ritorno Zach LeDay, a Milano con successo già nel 2020/2021, garantisce sia una dimensione perimetrale che interna. Con il ritiro di Hines, l'addio anche a Voigtmann, Poythress e l'arrivo di Diop da Sassari per occupare uno slot da italiano, sul mercato si cerca ancora un centro con caratteristiche diverse da quelle di Nebo da affiancare agli altri italiani Ricci e Caruso.

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Mancherebbe anche un'ala piccola che possa dare il cambio a Shields, l'altro riferimento offensivo assieme a Mirotic. Rivoluzione invece nel back-court: il play Shabazz Napier non è stato confermato nonostante l'ottimo impatto a stagione in corso (partiti anche Baron e Hall). Sono arrivati in regia Leandro Bolmaro dal Bayern e da Kazan Nenad Dimitrijevic, MVP dell'ultima VTB League. Dalla G-League è stata invece pescata la guarda tiratrice americana Armoni Brooks. Affiancheranno gli italiani Flaccadori, Bortolani, Tonut e, chissà, forse il tedesco Lo. Il campione del mondo è ancora sotto-contratto, ma non sembra rientrare nei piani di Messina. Una sua eventuale cessione, evitando un Pangos-bis, potrebbe aprire le porte a un altro innesto. La sensazione è che, in mezzo a diverse scommesse, tra vice-Shields o nuova point guard si debba pescare un giocatore “autosufficiente”, in grado sia di costruire tiri dal palleggio per sè che di mettere in ritmo i compagni.

Virtus Bologna: momento di stallo, ma voglia di conferma

Una stagione dai due volti: strepitosa all'inizio e in calando nel finale, con la sconfitta al play-in e lo scudetto perso nonostante il fattore campo. Rispetto a Milano si è più indietro nella costruzione del roster, anche per l'incertezza sulla partecipazione all'Eurolega e sul rinnovo dello sponsor Segafredo, questioni risoltesi positivamente. Chiusa anche la vicenda Shengelia: il contratto in scadenza nel 2025 non è stato rinnovato, ma né il club né il giocatore hanno sfruttato la possibilità di uscirne in anticipo. Il georgiano sarà ancora affiancato dalla vecchia guardia italiana (Pajola, Hackett, Belinelli, Polonara) dal francese Cordinier, chiamato a un salto di qualità (parteciperà anche alle Olimpiadi di casa), e dai due centri Zizic e Cacok. Il primo, arrivato con grandi speranze a stagione in corso, ha avuto un impatto nullo e si attende un riscatto, il secondo invece deve riprendersi da un'operazione al ginocchio destro. Si cerca così un innesto che possa prendere il posto di Dunston, al quale non è stata esercitata l'opzione di rinnovo. Con l'addio anche a Mickey, c'è bisogno sia di un giocatore che apra il campo col tiro da fuori che di un centro che dia protezione difensiva e impatto fisico. 

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E sugli esterni? Belinelli e Hackett, spremuti nella stagione scorsa, sono arrivati comprensibilmente scarichi al rush finale con i loro 38 e (quasi) 37 anni. Non ci vuole solo un semplice sostituto di Lundberg, ma almeno un paio di giocatori che aiutino Banchi a centellinare l'uso dei due italiani, da impiegare obbligatoriamente anche in campionato. Sono necessari un trattatore di palla in grado di prendersi responsabilità offensive, come spesso ha fatto il danese lo scorso anno, e un altro esterno dal tiro affidabile, soprattutto sugli scarichi. Su quest'ultimo fondamentale pesano l'incertezza sul futuro di Dobric e la natura di una squadra con giocatori più a loro agio nell'attaccare l'area. Mancano all'appello un paio di italiani che prendano il posto dei partenti Abass e Mascolo: la guardia Visconti e l'ala Nicola Akele sono gli indiziati nonostante per ora non sia stato ancora ufficializzato nessun affare. Se dovessero essere azzeccati tutti i tasselli, sarebbe legittimo voler migliorare il risultato dello scorso anno. Vorrebbe dire solo una cosa, i playoff: due squadre italiane non si qualificano assieme da 20 anni. Le ultime furono Pesaro e Treviso nel 2005.