Capelli rossi, inchini e camicie strappate: la Pozzecco-story sembra un film
Il nuovo commissario tecnico della Nazionale è stato uno dei giocatori ed è ancora oggi uno dei personaggi più popolari della pallacanestro italiana. Geniale e irriverente in campo e fuori, "selvatico", come si è definito nella sua recente autobiografia. Un playmaker moderno e fantasioso, con un rapporto di amore e odio coi suoi allenatori. Dopo aver appeso le scarpette al chiodo, ha scelto quasi a sorpresa la panchina ed è arrivato ora su quella più prestigiosa...
POZZECCO IN LACRIME ALLA PRESENTAZIONE DA CT
- Friulano, classe 1972, dopo le esperienze a Udine e Livorno si consacra a Varese, dove gioca dal 1994 al 2002, vincendo nel 1999 lo scudetto della stella (il 10° per la squadra lombarda)
- Estroso e con un bagaglio offensivo notevole, non passa inosservato nemmeno per il look. I suoi capelli rossi e il cerotto sul naso diventano un simbolo degli anni Novanta in Italia
- Nel 1999 con Varese disputò il Mc Donald's Open, un torneo a suo tempo organizzato da Fiba e Nba. Rischiò di trascinare i suoi alla vittoria contro i San Antonio Spurs campioni in carica in America, incassando anche i complimenti di Tim Duncan
- Due anni dopo partecipò a una Summer League con i Toronto Raptors, ma non tentò mai l'avventura oltreoceano. Uno dei rimpianti della sua carriera, come ha affermato anche di recente
- Oltre che con Varese, è con la Nazionale che Pozzecco si è tolto alcune delle più grandi soddisfazioni della sua carriera. Come la vittoria contro gli Stati Uniti in amichevole a Colonia, il 3 agosto 2004. Finì 95-78 con tanto di inchino di Pozzecco al pubblico dopo un gioco da tre punti su fallo di Allen Iverson
- Il sogno olimpicò finì in finale contro l'Argentina. Ma l'argento resta una delle imprese più belle di Pozzecco e della Nazionale italiana nella sua storia
- La sua ultima partita fu gara 3 dei quarti di finale playoff al Pala Del Mauro di Avellino. Abbandonato il campo a pochi minuti dalla fine, venne sommerso dall'affetto di compagni, avversari, tifosi e...arbitri
- Charlie Recalcati è stato quello che lo ha capito più di tutti: hanno vinto insieme lo scudetto a Varese e l'argento olimpico. Lo stesso Recalcati non lo convocò però per l'Europeo del 2003
- I due si sono ritrovati anche da avversari quando il Poz ha iniziato la sua carriera in panchina
- Un altro tecnico con cui Pozzecco si è trovato benissimo è stato proprio Meo Sacchetti, l'uomo di cui prende il posto sulla panchina dell'Italia. I due sono stati insieme a Capo d'Orlando
- Dallo stesso Sacchetti è arrivato un in bocca al lupo social con questa affettuosa foto
- Non sono però state tutte rose e fiori con i coach. Oltre al litigio con Repesa a Bologna, anche quello con Tanjevic, ct della Nazionale che lo escluse dall'Europeo (vinto) nel 1999 e da quello del 2001: "Gufai la squadra, ero troppo deluso", disse in un'intervista a Sky
- Nel 2012 iniziò ad allenare, partendo proprio dall'Orlandina in A2, la squadra con cui aveva chiuso la carriera da giocatore. La portò in finale playoff per la promozione, persa contro Trento
- Nel 2014 il ritorno nell'amata Varese, ma l'esperienza durò poco: dimissioni a febbraio dopo un periodo di scarsi risultati. Epica la reazione dopo l'espulsione in un derby contro Milano: camicia strappata. Anche da coach il Poz non ha mai perso il temperamento che lo caratterizzava in campo
- Il vero capolavoro di Pozzecco coach è arrivato però a Sassari. Subentrato a stagione in corso nel 2019, con una striscia di imbattibilità lunga 22 partite fa conquistare ai sardi il loro primo titolo europeo, la Fiba Europe Cup, raggiungendo poi la finale scudetto dopo aver eliminato Milano 3-0 in semifinale
- Quest'anno è il vice di Ettore Messina sulla panchina dell'Olimpia Milano. Non una prima volta come assistente: lo era già stato al Cedevita Zagabria dal 2015 al 2017
- Il rapporto di complicità creato con i giocatori nello spogliatoio è una costante della sua carriera da coach ed è stato apprezzato anche al di fuori del mondo del basket
- Daniele De Rossi, aspirante allenatore, ha detto di avere Pozzecco tra i suoi modelli proprio per quest'aspetto. I due si sono anche confrontati in diretta su Sky: "Se vuoi diventare un bravo tecnico, fai il contrario rispetto a me", il consiglio in diretta del Poz
- Dopo la carriera in campo, ha collaborato anche con Sky come commentatore e conducendo la trasmissione "Rhythm and basket" con Mirela Kovacevic
- Su Sky sarà anche a settembre, durante gli Europei trasmessi da Milano prima e da Berlino, si spera, poi. L'obiettivo sarà quello di riconquistare una medaglia che all'Italia nelle competizioni internazionali manca da troppo tempo, proprio da quella magica estate del 2004