L'allenatore del Manchester United critica la data in cui prende il via il campionato inglese: "Si è giocato il Mondiale, i ragazzi hanno bisogno di riposare"
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Con il Mondiale in procinto di chiudersi, è già tempo di concentrarsi sulla prossima stagione. I primi campionati che prederanno il via saranno quello inglese e quello francese. Due Paesi le cui rispettive Nazionali sono state tra le protagoniste della Coppa del Mondo arrivando, chi per un obiettivo chi per un altro, a giocare l'ultima sfida a ridosso dell'inizio dei tornei per club. Una situazione di cui si è lamentato José Mourinho, impegnato il 10 agosto per la prima giornata di Premier contro il Leicester. Il Manchester United ha infatti visto 11 suoi giocatori prendere parte alla competizione in Russia e ben 7 di loro sono arrivati fino in fondo. Tra questi l'unico che si giocherà la finale e potrà far ritorno ai Red Devils da campione del mondo è il francese Paul Pogba, mentre i restanti sei hanno concluso sabato la loro esperienza Mondiale con la finale per il 3/4° posto. La medaglia per il gradino più bassa del podio se la sono assicurata solamente Lukaku e Fellaini (quest'ultimo in panchina nell'ultimo match), mentre si sono accontentati della quarta piazza gli inglesi Jones, Lingard, Rashford e Ashley Young, anche lui non chiamato in causa durante la sfida alla Nazionale di Martinez. "Tre settimane di riposo penso siano il minimo di cui hanno bisogno il corpo e l'anima prima di tornare e pensare nuovamente al calcio - ha dichiarato lo Special One in un'intervista raccolta dal Daily Star -. Ciò significa che torneranno nel weekend in cui comincia la Premier e loro non saranno pronti per scendere in campo. Forse è diffiicle da capire, ma avremmo bisogno di un'altra settimana per preparare fisicamente tutti. Potremmo recuperarli anche prima e far giocare loro il primo incontro della stagione, ma rischierei poi di perderli e non averli a disposizione per i successivi 3-4 mesi". Mou dovrà cercare quest'anno di migliorare il secondo posto della passata stagione e soprattutto ridurre i 19 punti di ritardo con la quale ha concluso lo scorso campionato rispetto al City di Guardiola. Inoltre dovrà fare sicuramente meglio in Champions dopo la clamorosa uscita agli ottavi per mano del Siviglia. La stagione deve ancora cominciare, ma il clima inizia già a surriscaldarsi.