Premier League, insulti razzisti a Sterling in Chelsea-Manchester City: interrogato un tifoso

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L’episodio lo scorso 8 dicembre allo Stamford Bridge. La polizia ha individuato i responsabili e sta ascoltando il presunto colpevole. Al Mail la difesa di uno degli uomini: “Il mio non era un insulto razzista”

STERLING UOMO INVISIBILE, NON È IN DISTINTA MA SEGNA

MAITLAND-NILES: “VITTIMA DI INSULTI RAZZISTI, MA L’ARSENAL…”

Ora la polizia è sempre più vicina a far luce sul nuovo caso di razzismo in Premier League. Dopo la buccia di banana lanciata a Aubameyang da parte di un tifoso (bandito per quattro anni dagli stadi inglesi) è arrivato il turno di Raheem Sterling, vittima di un (per ora ancora presunto) insulto razzista durante la partita tra Chelsea e Manchester City andata in scena lo scorso 8 dicembre allo Stamford Bridge. Le immagini erano già state catturate anche durante la partita stessa: l’ala del City si avvicina alla tribuna laterale per una rimessa in gioco e volano parole grosse nei suoi confronti, alcune grossissime e su cui in Inghilterra non si transige. Ora la Metropolitan Police londinese sta usando anche le immagini a circuito chiuso per individuare i responsabili, già identificati anche se non arrestati. Nel frattempo il Chelsea ha proibito l'ingresso nel proprio stadio a quattro tifosi in attesa che venga completata l’inchiesta e la polizia sta interrogando il presunto colpevole.

La ricostruzione

Stando a quanto scrive in Inghilterra il Daily Mail uno dei tifosi individuati risponde al nome di Colin Wing, sessantenne, che già il giorno dopo il “fattaccio” diede allo stesso Mail la propria versione dei fatti. Insulti sì, ma non di tipo razziale. L’espressione utilizzata accanto all’insulto, secondo il suo racconto, sarebbe infatti stata “Manc” e non “Black”, ovvero “mancuniano” (di Manchester, ndr) e non “nero”. Dunque uno sfottò certamente pesante ma limitato, a suo dire, alla squadra di appartenenza del giocatore. "Il Chelsea trova tutte le forme di comportamento discriminatorio aberrante - ha invece fatto sapere il club londinese tramite in comunicato - e se ci saranno prove di titolari di biglietti che hanno preso parte a qualsiasi comportamento razzista, il club procederà con sanzioni severe, incluse squalifiche. Sosterremo inoltre pienamente eventuali procedimenti penali”.