Premier League, i risultati della 20^ giornata: il City rialza la testa, poker United. Vince anche il Burnley

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Dopo l’ennesima vittoria del Liverpool e il ko del Tottenham, si chiude la seconda parte della 20^ giornata di Premier. Vittorie per Chelsea e City, che hanno battuto Palace e Southampton. Punti importantissimi in ottica salvezza per il Burnley, che ha piegato il West Ham. Ha chiuso la giornata lo United, che ha battuto nettamente il Bournemouth

IL CHELSEA SOFFRE, MA KANTE’ PIEGA IL CRYSTAL PALACE

PREMIER LEAGUE, RISULTATI E CLASSIFICA

Seconda parte della 30^ giornata di Premier League che sta per concludersia in questa ultima domenica del 2018. Dopo la lezione inflitta dal Liverpool all’Arsenal e il sorprendente ko casalingo del Tottenham contro il Wolverhampton, a scendere in campo sono stati Manchester United, Chelsea e City. Per quanto riguarda i ragazzi di Sarri, impegnati sul campo del Crystal Palace, tanta sofferenza e un successo di misura grazie alla rete decisiva segnata da Kanté al 51’. La squadra di Guardiola, invece, reagisce al momento difficile e piega per 3-1 il Southampton, mentre lo United continua a vincere e convincere con un secco 4-1 rifilato al Bournemouth con doppietta di Pogba (autore anche di due assist). La classifica, dunque, dice sempre Reds saldamente in testa a quota 54 punti. A sette lunghezze ecco il City secondo, che approfitta della sconfitta degli Spurs e li scavalca in classifica. Poi Tottenham e Chelsea a completare la zona Champions, con i Blues che si portano a soli due punti da Pochettino.

Southampton-Manchester City 1-3

10’ Silva (C), 37’ Hojbjerg (S), 45’ Aut. Prowse (C), 48’ Aguero (C)

Southampton: McCarthy, Ramsay, Bednarek, Stephens, Targett; Romeu, Ward-Prowse, Hojberg Lemina, Elyounoussi; Austin.

Manchester City: Ederson, Danilo, Kompany, Laporte, Zinchenko; Fernandinho, Silva, Bernardo; Sterling, Mahrez, Aguero.

Dopo i tre ko nelle ultime quattro giornate con Chelsea, Crystal Palace e Leicester, il Manchester City si rialza. Lo fa battendo per 3-1 il Southampton grazie alle reti di Silva, Aguero e all’autogol di Prowse. Un successo che permette ai ragazzi di Guardiola di scavalcare il Tottenham e di rimettersi alle spalle del Liverpool. Succede tutto nel primo tempo, con Bernardo Silva che porta in vantaggio i suoi dopo 10’. Triangolazione con Mahrez e stoccata perfetta dello spagnolo. Aguero fallisce il raddoppio al 22’, non riuscendo a sfruttare l’assist di Sterling. Così che al 37’ arriva il pareggio dei padroni di casa: Zinchenko si fa soffiare il pallone da Hojbjerg: il centrocampista vola verso l'area, buca la coppia centrale Kompany-Laporte e il suo destro in corsa fulmina Ederson. La gioia del Southampton dura poco, però. al 45' Sterling cerca la porta e la deviazione di Ward-Prowse batte McCarthy. Poi, sul cross di Zinchenko, Aguero di testa timbra il 3-1.

Manchester United – Bournemouth 4-1

5’ e 33’ Pogba (M), 45’ Rashford (M), 45+2’ Ake (B), 72’ Lukaku (M)

Manchester United: De Gea, Young, Bailly, Lindelof, Shaw; Herrera, Matic; Lingard, Pogba, Martial; Rashford.
Bournemouth: Begovic, Cook, Ake, Daniels; Ibe, Stanislas, Surman, Salguero; Brooks; Wilson, King.

Terza partita di Ole Gunnar Solskjaer alla guida del Manchester United e terza goleada rifilata dai Red Devils agli avversari. Dopo l’1-5 al Cardiff e il 3-1 all’Huddersfield, al Bournemouth non capita una sorte differente. Apre le marcature Pogba al 5’: Rashford delizia gli spettatori dell’Old Trafford con un’azione personale incredibile sulla fascia destra, entra in area dopo aver saltato due uomini e serve il centrocampista francese che a pochi passi dalla porta deve soltanto spingere in rete. Il raddoppio è ancora firmato dall’ex centrocampista della Juve, che di testa batte Begovic in uscita poco dopo la mezzora. Nel finale di primo tempo, ben due gol: prima il 3-1 dello United, fotocopia della rete iniziale, con Pogba che serve alla perfezione Rashford che segna da distanza ravvicinata; poi la rete della speranza di Ake che in pieno recupero risolve di testa un’azione da calcio d’angolo. Nella ripresa, arriva anche il gol del definitivo 4-1: lo sigla Lukaku, entrato da pochi minuti al posto di Rashford, ancora su assist di Pogba che lo mette a tu per tu col portiere avversario.

Burnley-West Ham 2-0

15’ Wood (B), 34’ McNeil (B)

Burnley: Heaton; Taylor, Mee, Tarkowski, Bardsley; Mcneil, Westwood, Cork, Guomundsson; Wood, Barnes

West Ham: Fabianski; Cresswell, Ogbonna, Diop, Antonio; Noble, Rice; Felipe Anderson, Arnautovic, Snodgrass; Perez

Successo fondamentale in ottica salvezza quello del Burnley, che batte 2-0 il West Ham. Arrivata dunque la reazione dopo le tre sconfitte consecutive con Tottenham, Arsenal ed Everton, che hanno spinto la squadra di Dyche in piena zona retrocessione. Il Burnley chiude la partita già nel primo tempo, riuscendo a gestire l'incontro nel secondo. La prima rete arriva al 15’ grazie a Wood su assist di Barnes, mentre il 2-0 lo sigla McNeil al minuto 34 grazie al passaggio decisivo di Westwood. Nel corso del match, Tom Heaton per il Burnley è stato comunque molto impegnato, disimpegnandosi molto bene quando chiamato in causa.

Crystal Palace-Chelsea 0-1

51’ Kanté (C)

Crystal Palace: Guaita; Wan-Bissaka, Tomkins, Sakho, Van Aanholt; Milivojevic, Kouyatè, McArtur, Schlupp; Townsend, Zaha.

Chelsea: Kepa; Azpilicueta, Rudiger, David Luiz, Alonso; Kanté, Jorginho, Barkley; Willian, Giroud, Hazard

Seconda vittoria consecutiva per il Chelsea che, dopo aver espugnato il campo del Watford, piega di misura il Crystal Palace. Ancora un successo in trasferta per Sarri, il settimo fin qui in Premier. Decisiva la rete di Kantè, che ha sbloccato il match al 51’, regalando tre punti d’oro ai Blues in ottica Champions considerato il ko dell’Arsenal ad Anfield. Il Chelsea domina per 80’, senza però riuscire a chiudere la partita. Così da lasciare intatte le speranze dei padroni di casa, che vanno vicino alla rete del pareggio con Wickham. Gara che si anima al 35’ con il palo su punizione di Willian, seguito dal legno colpito da Barkley in rovesciata. Dominio Blues, con oltre il 60% di possesso palla e zero tiri in porta subiti. La svolta poi ad inizio ripresa, con il lancio di David Luiz stoppato di petto da Kanté e indirizzato alle spalle del portiere avversario con un sinistro rasoterra.