Le rivelazioni dell'ex difensore dello United al Guardian: "Da giovane ero un pazzo. Ai tempi del West Ham bevevo dieci pinte di birra, poi passavo alla vodka. All'epoca la cultura era diversa, non si pensava solo al calcio. Sono stato fortunato a superare quel periodo della mia vita"
E' stato per anni una bandiera del Manchester United, club con cui ha vinto praticamente tutto, oltre a essere uno dei difensori più forti al mondo per al almeno un decennio. Rio Ferdinand, però, ha rischiato di distruggere la sua carriera ai tempi in cui era una giovane promessa del West Ham. Tutta colpa dell'alcool. "Quando ero più giovane, ero un pazzo. I ricordi della mia carriera sono confusi, la gente parla di alcuni momenti di gioco, io mi siedo e annuisco. Non ho idea di che cosa stiano parlando, non ricordo con precisione. A quei tempi esageravo spesso. Potevo superare otto, nove, dieci pinte di birra. Poi passavo alla vodka. Sarei potuto andare avanti a bere tutto il giorno", racconta l'ex difensore dei Red Devils in un'intervista concessa al Guardian. "A quei tempi c'era una cultura diversa rispetto ad oggi. Quando io – prosegue Rio Ferdinand – ero al West Ham pensavamo al calcio, ma anche a bere e ai nightclub. Alle persone che mi chiedono se ho qualche rimpianto da giocatore, dico che non avrei dovuto bere alcolici. Sono stato fortunato, ho avuto una capacità naturale per superare quel periodo della mia vita", ha concluso Rio Ferdinand. L'ex difensore dello United, oggi 40enne, ha dato l'addio al calcio giocato nel 2015 dopo l'esperienza con la maglia del QPR.