Ebouè, il Galatasaray gli offre di allenare l'U14. Terim: "Lo aiuteremo"

Calcio
Emmanuel Ebouè ai tempi del Galatasaray (Getty)

L'allenatore turco - appena tornato al Galatasaray - vuole dare un mano al suo ex terzino, ormai in difficoltà e in piena crisi economica: "Siamo stati informati della notizia, faremo tutto il possibile per aiutare un amico"

Basta leggere le sue dichiarazioni per capire la situazione: "Sono al verde, ho perso tutti i miei soldi nel divorzio con mia moglie. Ho pensato al suicidio, ogni tanto spengo la luce. Ho paura". Parole forti, da rabbrividire. Soprattutto considerando il personaggio: Emmanuel Ebouè, ex terzino dell'Arsenal con più di 200 presenze in maglia Gunner. Ora, però, è finito sul lastrico. "Lo aiuteremo, faremo il possibile". E la mano arriva direttamente dalla Turchia...

Terim: "Faremo il possibile per aiutarlo"

Non solo Arsenal, Ebouè ha giocato anche nel Galatasaray, 101 presenze e 5 gol dal 2012 al 2015. L'allenatore? Quel Fatih Terim appena tornato in panchina. Una bella coincidenza. Intervistato dalla CNN turca, l'ex ct della Turchia ha parlato così riguardo ad un possibile aiuto verso il suo ex giocatore, a cui è stata offerta la panchina dell'U14 per ricominciare a vivere (più vitto e alloggio): "Abbiamo sentito la notizia di Ebouè negli spogliatoi - conferma Terim - sono stato informato di quello che ha detto, faremo tutto il possibile per aiutare il mio amico". Due stagioni insieme, ora una nuova chance per l'ivoriano, ben voluto da tutti. Molti suoi ex compagni, infatti, hanno postato foto su Instagram per dimostrargli solidarietà, da Hasan Sas ad Ates. Ebouè ha teso la mano in cerca di aiuto, il Galatasaray gli ha offerto una nuova vita.

"Acceterei l'aiuto di tutti..."

Queste le sue parole al Sunday Mirror: "Solo Dio può aiutarmi. Accetterei l’aiuto di chiunque, ma se il mio vecchio club (l’Arsenal) volesse darmi una mano sarei veramente tanto felice. Magari potrei aiutare i giocatori più giovani". Un appello al mondo del football per Ebouè: "Quando vedo i miei ex compagni ancora nel mondo del calcio sono felice per loro, ma mi vergogno della mia situazione. Ci penso e mi dico che dovrei essere lì anche io, con loro”.