Come concludere le competizioni della stagione 2019/20 in questo anno? L'emergenza Coronavirus impone un'attenta riflessione, ecco perché il presidente della FIGC Gravina ha indicato tra le ipotesi il termine a settembre e ottobre. Tra le proposte giunte allo studio della FIFA c’è la chiusura della stagione entro dicembre e, successivamente, lo svolgimento dei campionati nell'anno solare. Si arriverebbe così al Mondiale 2022 da giocare in inverno
La domanda è la seguente: come terminare la stagione calcistica 2019/20? Obbligatoria la sospensione dettata dall’emergenza Coronavirus, stop che al risolvimento della crisi sanitaria tornerebbe ad accendere i riflettori sui campionati. Tornei da concludere in questo anno, come ha detto il presidente della FIGC Gabriele Gravina a La Domenica Sportiva: "L’unico modo serio di gestire un’emergenza di questo tipo è quello di chiudere le competizioni in questo anno. Serie A fino a settembre-ottobre? È una modalità per evitare di compromettere non solo la stagione 2019/20 ma anche quella 2020/21 perché, con la valanga di contenziosi ai quali saremmo sottoposti, si correrebbe il rischio di fare un campionato solo nelle aule dei tribunali". Partendo proprio dalle parole di Gravina, considerando che non si può a finire tra settembre e ottobre perché impatterebbe sul campionato successivo con l’Europeo sullo sfondo, la concentrazione di gare non sostenibile ha portato a un’idea, magari fantasiosa, ma già allo studio della FIFA. Ed è la seguente: chiudere la stagione entro dicembre e poi svolgere in campionati nell’anno solare. Si arriverebbe quindi al Mondiale 2022 che si giocherà in inverno. Soluzione difficilissima da mettere in piedi, ipotesi che vedrebbe i calendari così compilati da qui al 2022.
Marani: "Saggia l'ipotesi di Gravina"
Sulle dichiarazioni del presidente della FIGC è intervenuto anche Matteo Marani: "Prolungare di 6 mesi? Va registrato il fatto che c’è un costante spostamento in avanti di tutti. Lo ha fatto Gravina con un’ipotesi saggia indicando settembre e ottobre. Lo ha fatto anche Ceferin che inizialmente parlava del 30 giugno. Qui non comandano le istituzioni del calcio, ma il virus. Il progetto più sensato sembra quello della Fifa. Bisogna che questi campionati nazionali finiscano, per via dei contenziosi e dei ricorsi. Siamo di fronte ad uno scenario che obbliga a finire la stagione secondo le regole con le quali si è cominciato. Io credo che la Fifa su questo abbia ragione". Si potrebbe quindi ragionare su un calendario differente allineandosi al Mondiale 2022: "Finire questa stagione in autunno o inverno e poi ricominciare la seguente. Quello che gli argentini facevano con i tornei di Apertura e Clausura. Vedo tuttavia ancora troppo egoismo nel calcio, interessi di parte. Bisogna ricordarsi anche del calcio femminile, della B e della C oltre ai dilettanti. I problemi sono grandi in Serie A, ma sotto ancora più grandi. Il rischio è che non riparta l’attività".
Come negli altri sport
L’ipotesi del "calcio solare" rifletterebbe quella di altre competizioni che non si fermano a luglio e agosto: è così nel calcio sudamericano (Brasile, Colombia e Messico, oltre alla Copa Libertadores) ma anche la MLS, i campionati cinesi e asiatici oltre ad alcuni europei (Svezia e Norvegia). E nello sport in generale, si procede così anche negli Stati Uniti (MLB) oltre ai motori (Formula 1 e MotoGP), il tennis (entrambi i circuiti Atp e Wta) fino a ciclismo, golf e atletica. "È un’ipotesi che dobbiamo tenere in considerazione - ha proseguito Marani -, può realisticamente accadere. È la soluzione più probabile. Il gioco lo comanda la FIFA e non la UEFA: i 2,5 miliardi di euro messi in campo saranno il fondo che dovrà salvare il calcio mondiale".
"Coverciano il cuore del nostro calcio"
Se si dovesse arrivare a questa soluzione, le prossime tre stagioni si svolgeranno su due o tre annate? "Io credo che la FIFA voglia condensare tre in due arrivando a pareggio con il Mondiale 2022. Una stagione in più rappresenta costi da sostenere". Da tenere in considerazione anche la questione dei contratti in scadenza al 30 giugno, così commentata da Matteo Marani: "È un grande ostacolo quello delle date dei contratti, ma andrà superato. La FIFA sta ragionando come prolungarli: invece di allungare di uno o due mesi, dovrebbero arrivare a fine dicembre con le scadenze. Ma è una soluzione che va percorsa. Sto vedendo progetti di giocare fino ad agosto, mi sembra irrealistico. Come fanno le squadre a giocare ogni tre giorni in Italia e all’estero? Quando ripartiremo, dovremo fare i conti anche con la possibilità di un solo caso alla positività al virus. La tutela dei giocatori è la cosa più importante". In chiusura un pensiero a Coverciano, che da oggi ospita i malati in via di guarigione: “Nel dolore che stiamo vivendo è una notizia che allarga il cuore. È la casa del calcio italiano, il cuore pulsante del nostro calcio. Darà una mano all’emergenza sanitaria ed è una bella notizia. Il calcio può fare tanto. 'Nessuno si salva da solo', ricordiamoci le parole di Papa Francesco".